Autore |
Discussione |
miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 27 novembre 2008 : 18:03:33
|
Rimineralizzazione
Gia' nel thread teeth regeneration Karam aveva dato riferimenti sul fosfato di calcio amorfo. Ho consultato gli abstracta del sito del governo USA trovando molti riferimenti in merito, alla voce remineralizing
Calcio fosfato amorfo -precipitazioni sottili non cristalline con facilita' a trasformarsi in Idrossiapatite e' un agente riminerailizzante per tessuti carenti di mineralizzazione....
CALCIUM PHOSPHATE SALTS IN ORAL COMPOSITIONS SUITABLE AS A TOOTH REMINERALIZING AGENT
Amorphous calcium phosphate (ACP), a highly soluble, non-crystalline calcium phosphate with propensity for facile conversion to hydroxyapatite (HA), has potential as a remineralizing agent for defective mineralized tissues. Recent studies have shown that polymeric composites derived from dental acrylic polymers and stabilized ACP powders showed sustained release of calcium and phosphate ions over extended periods of time.
http://www.msel.nist.gov/structure/polymers/techactv95/biodnmd.html
Example 18 Calcium Release Study
vedere patent [0106][0107] La formulazione attraverso cui verrebbe rilasciato e' il chewing gum con indicazioni precise dei tempi di rilascio a seconda del caso. L'additivo/veicolante di fumaric acid consentirebbe la cessione di maggior quantita' di calcio del citric acid Esiste anche una formula in gel sempre con indicazioni precise sulla somministrazione.
si possono vedere varie pagine qui per es. http://appft1.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO2&Sect2=HITOFF&p=1&u=%2Fnetahtml%2FPTO%2Fsearch-bool.html&r=0&f=S&l=50&TERM1=teeth&FIELD1=&co1=AND&TERM2=remineralizing&FIELD2=&d=PG01
sempre dal sito www.uspto.gov
Nel thread teeth regeneration si era accennato a un particolare chewing gum -recaldent- americano, piuttosto costoso.
Chi vuol collaborare puo' approfondire la ricerca. Qui da noi qualcuno avra' avuto l'idea di produrre una formula analoga?
Traduttore freetranslation
|
Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
|
Modificato da - miraluce in data 27 novembre 2008 21:30:39 |
|
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 19 dicembre 2008 : 21:10:24
|
Ho trovato questo prodotto contenente fosfato di calcio amorfo, senza zucchero, però ti propongono dei gusti, io preferirei senza Penso che sia come il recaldent, costa un tot se consideri poi le spese di spedizione. Non ho trovato come chiedere informazioni al venditore, se clicchi ti chiede nome utente, ma quale? Ti deve iscrivere a ebay per quel che ho capito. Forse sarebbe meglio trovare qui da noi qualcosa del genere. Suvvia qualcuno si adoperi a dare un contributo!
http://cgi.ebay.it/GC-TOOTH-MOUSSE-FREE-RAPID-UK-DELIVERY_W0QQitemZ320291521757QQihZ011QQcategoryZ67422QQcmdZViewItem
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
|
|
antonella
Membro Master
Città: milano
848 Messaggi |
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 22 dicembre 2008 : 12:13:55
|
Grazie antonella per la partecipazione alla ricerca. Penso sia bene dedicare un po' di tempo in questa direzione.
Ho chiesto in farmacia ma il prodotto non risulta essere in catalogo. Dal link che hai segnalato si nota che ogni regione ha un rappresentante di cui e' indicato solo il numero di cellulare. Dal che si evince che al momento sono solo gli studi odontoiatrici autorizzati a metterlo in uso. Si potrebbe suggerire a qualche produttore italiano di elaborare un chewing gum del tipo recaldent.
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
|
|
antonella
Membro Master
Città: milano
848 Messaggi |
|
antonella
Membro Master
Città: milano
848 Messaggi |
|
miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 24 dicembre 2008 : 12:37:35
|
Non so se si tratti dello stesso ma qui vedo -fluoride- credo sia meglio evitare fluoro. Poi diffido anche di diossido di titanio e ossido di zinco che pur tuttavia sono usati come additivi in molti prodotti, non solo per denti.
|
Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
|
|
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 27 dicembre 2008 : 11:29:13
|
Visto che in farmacia non conoscevno la mousse ho chiesto se avevano un dentifricio contenente fosfato di calcio e mi hanno mostrato il biorepair, ho comprato la formula plus che contiene il 33% in piu' di micro repair. Fra le indicazioni e' scritto che ripara lo smalto cedendo particelle di idrossiapatite - Ora, dagli abstracta del sito del governo Usa, quando si parla delle formulazioni che cedono fosfato di calcio amorfo, s'intende che il prodotto deve agire per qualche minuto in bocca (vedi gel o chewing gum), il che non sembra essere il caso di un dentifricio. Tra gli additivi c'e' l'acido citrico conme veicolante. Il migliore dalle pagine degli abstracta indicate sopra, sarebbe l'acido fumarico che rilascerebbe una maggior quantita' di particelle. Sul tubetto non è indicato che contiene menta e questo mi sembra scorretto, visto che ci sono persone che non gradiscono il gusto o che usando omeopatia devono evitarla. Poiche' era indicato il nome del sito ,www.biorepair.it , avevo pensato di fare queste osservazioni invitandoli a rivolgere la produzione verso un gel del tipo tooth mousse indicando loro i link qui sopra, compresi gli abstracta. La cosa si complica anche per chiedere info perche' devi compilare un formulario e poi alla fine niente di fatto. Non so perche' creino tante complicazioni. Trattasi di un laboratorio di Forli' che collabora con il laboratorio di biochimica dell'universita' di Bologna. Eventualmente si potrebbero trasmettere a quest'ultimo le segnalazioni, invitandoli a creare anche altri formulazioni oltre al dentifricio.
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
|
|
Flo
Membro Senior
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
356 Messaggi |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 13:06:03
|
Caro amico, vorrei darti qualche informazione sul brevetto di prodotti siano essi medicinali, dentifrici,colluttori: dopo anni di studi, di medici, biologi, farmacologi e un congruo numero di sperimentazioni andate a buon fine si presenta il prodotto per il brevetto che non viene dato senza prove ed eventuali altri studi. Poi il richiedente deve dimostrare di poter produrre in ambiente protetto, con continuità di formula, c'è la fase marketing di grosso onere finanziario e... finalmente troviamo il prodotto in vendita. Puoi a questo punto immaginare perchè i tuoi suggerimenti non siano accolti: non essendo accompagnati da studi, suggerimenti documentati, figura adeguata (ricercatore in medicina, farmacologia ed altro, laboratori adeguati, prove scientifiche che ne asseverino lo scopo. Si dovrebbe ripercorrere tutto l' iter. |
|
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 17 gennaio 2009 : 19:21:06
|
quote: dopo anni di studi, di medici, biologi, farmacologi e un congruo numero di sperimentazioni andate a buon fine si presenta il prodotto per il brevetto che non viene dato senza prove ed eventuali altri studi.
Cara Flo, mi chiedo se tutta la pubblicita' sui dentifrici sia sperimentata e verace da quelli che ti promettono denti bianchi a quelli di mai piu' carie. E che dire di quelli al fluoro o degli altri che mettono in risalto la non presenza di fluoro? Sul fluoro: Fluoride (often found in drinking water and used in dental offices) actively interferes with DNA repair enzymes. In the lab, a fluoride concentration of one part per million reduces DNA repair enzyme activity by 50%. Altri continuano a raccomandarlo. Gli uni e gli altri brevettati e dunque con sperimentazione? Io dico che quando la campagna pubblicitaria e' avviata, anche se si scopre il contrario, gli interessi in gioco fanno si che si proceda. Ma come puo' essersi dimostrato il contrario di quel che ora si afferma?
L'igienista raccomanda l'uso di un colluttorio al fluoro, perche' ha detto che in 20 anni di esperienza ha visto essere il solo che funziona (colletti scoperti)
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
|
|
Flo
Membro Senior
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
356 Messaggi |
Inserito il - 18 gennaio 2009 : 10:10:36
|
Caro Esseno, vorrei spiegarti come vanno le cose: la casa farmaceutica fa il prodotto, presenta la documentazione al Ministero della Sanità che la esamina e l' accetta o la rigetta. Ottenuto il nulla osta, che è stampato sul prodotto con un numero e la data dell' autorizzazione, il prodotto viene commercializzato, pubblicizzato su riviste specializzate, inviati depliants, e talvolta, alcuni campioni omaggio agli operatori, poi c'è spesso il passaggio degli informatori. A questo punto il terapeuta può iniziare a prescrivere il medicinaleche è sempre corredato di foglietto illustrativo con la presentazione di eventuali effetti collaterali. E' chiaro che, a volte capita il caso di intolleranza o altro che dovrebbe essere segnalato dal paziente al suo medico prescrittore, il quale a sua volte deve segnalarlo in apposito stampato all' AIFA Come vedi il medico che prescrive si sente tutelato dalla presenza di tutti questi passaggi: come medico ha il dovere, quando prescrive, di tener presente lo stato del paziente, eventuali interazioni con altri farmaci che il paziente assume o stati patologici di altra natura. Ecco perchè io sono contro i consigli telefonici, quelli dati nei forums, il consiglio dell' amica che ha preso il tal prodotto che le ha fatto tanto bene; il paziente deve essere visto, l' aspetto, il comportamento danno già delle indicazioni, deve essere fatta un' anamnesi il più possibile completa: a volte il paziente non parla di alcuni sintomi perchè non li ritiene importanti, ma lo sono per il medico. Per quello che riguarda il fluoro la diatriba risale a parecchi anni fa e il problema non è ancora stato risolto: vero che il fluoro è anticarie ( in alcuni paesi si fluorizzavano,non so ora, le acque potabili erogate dai rubinetti, veniva aggiunto al latte..). Il fluoro ha la capacità di legarsi all' idrossiapatite dello smalto trasformandolo in fluorapatite, inattacabile dalla carie.
Sono un pò scettica opinione personale sull' utilità dello sciacquo perchè non so se lo scambio possa avvenire così semplicemente.... se c' è placca, tartaro, carie come raggiunge lo smalto?
Io, personalmente, lo applico sui denti mediante ionoforesi, dopo detartrasi completa.
|
Modificato da - Flo in data 18 gennaio 2009 10:12:34 |
|
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 19 gennaio 2009 : 12:46:40
|
Cara Flo il tuo ultimo post non e' esattamente una risposta alle mie considerazioni. Ti sei allargata oltre perdendo di vista il mio preciso riferimento. Se rileggi, mi riferivo alla tua frase secondo cui il brevetto non viene dato senza prove. Allora uno si chiede se i dentifrici al fluoro -ora condannati e purtuttavia brevettati - abbiano dato prova di quel che promettono... Qui mi limitavo all'ambito dei dentifrici. Si potrebbe altresi chiedersi se le creme antirughe pur brevettate, diano l'effetto che decantano e pubblicizzano. In conclusione non credo proprio che un brevetto sia una garanzia di niente, se non di preservare la propria formula.
Quanto al fatto dello sciacquo che non ritieni positivo , immagino tu ti riferisca all'uso di biorepair, perche' di questo si parlava Cioe' lo applichi sui denti e lo fissi con la ionoforesi dopo igiene? Ho capito bene? Allora sarebbe una cosa che si fa alquanto raramente, diciamo ogni tre mesi. Non si potrebbe dunque parlare di uso quotidiano che e' quello che ci interessa se vuoi mirare a qualche risultato.
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
|
|
Flo
Membro Senior
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
356 Messaggi |
Inserito il - 19 gennaio 2009 : 13:02:51
|
Se rileggi, mi riferivo alla tua frase secondo cui il brevetto non viene dato senza prove. Si, il brevetto viene dato con prove che ne asseverino l' efficacia. Per quel che riguarda eventuali problemi (vedi diatriba sul fluoro), in mancanza di prove certe il brevetto non decade. Si potrebbe altresi chiedersi se le creme antirughe pur brevettate, diano l'effetto che decantano e pubblicizzano. Le creme antirughe non sono assimilate ai medicinali. Non si potrebbe dunque parlare di uso quotidiano che e' quello che ci interessa se vuoi mirare a qualche risultato. Se vuoi un uso quotidiano va bene così: io mi riferivo alla fluorizzazione topica professionale.
|
|
|
esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 19 gennaio 2009 : 19:24:58
|
Si son letti in varie sedi i danni delle acque fluorizzate. Nel dentifricio takionic -direi formula di Acerra, visto che c'e' il suo nome, si mette in rilievo: non contiene fluoro.
P.S. il non sciacquare a cosa e' riferito?
|
"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
Modificato da - esseno in data 19 gennaio 2009 19:28:06 |
|
|
Flo
Membro Senior
Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino
356 Messaggi |
Inserito il - 21 gennaio 2009 : 11:14:02
|
quote: Messaggio inserito da esseno P.S. il non sciacquare a cosa e' riferito?
Caro Esseno, non trovo il contesto della frase che ho quotato dal tuo post.
Capisci che il fluoro immesso nell' acqua potabile raggiunge tutta la popolazione che usa quell' acqua: sani malati, bambini, anziani intossicati... Chiaramente finisce nell' acqua della pasta, come nel caffè, nel tè, e via dicendo, questo per la presenza e per la quantità? Nelle discussioni io cerco sempre di anteporre il buon senso perchè purtroppo nella storia della scienza a volte si sono dovuti fare dei passi indietro e in medicina è successa la stessa cosa. La terra è piatta, no, la terra non è piatta, dico la più banale che mi viene in mente per non innescare diatribe infinite. Ho già scritto in precedenza che abbiamo perso il 'granu salis' Per rimanere nel' ambito odontoiatrico abbiamo usato ed usiamo colluttori disinfettanti e così uccidiamo anche i batteri utili che alberghiamo in bocca, questo va bene in certe situazioni e non per sempre. Adesso qualcuno l' ha capito e ha prodotto un medicinale utile a ripristinare la flora batterica utile nella bocca. Con questo non voglio dire che i colluttori disinfettanti siamo da proscrivere, ma vanno usati quando servono, per il periodo in cui servono... dobbiamo smettere di essere ''assolutisti'' se mi permetti questo neologismo.
|
|
|
Discussione |
|
|
|