|
| Lettera al dentista 21 maggio 2012 inizio della lettera Al compimento del quarto anno dal mio ingresso nel tuo studio. Caro Luigi ti avevo accennato alcune volte che Federzoni dopo aver fatto 5 bites ad una paziente sempre con nuove variazioni e misurazioni, riconoscendo che non riusciva a trattare il caso (applicando il metodo che lui stesso insegna), l'ha portata personalmente da altro collega. Non era ancora trascorso un anno dalla presa in carico della suddetta. Alla vigilia della conclusione del 4° anno con te mi scrivi che non ti senti in grado di procedere da solo nel trattamento del mio caso e che cercherai 1 o più colleghi che ti supportino per potermi dare qual beneficio che fino ad ora non sei riuscito a darmi.. Questo prendere atto ...è avvenuto dopo la mia ennesima supplica di leggere attentamente le pagine web in cui illustravo la mia situazione con dovizia di immagini, perchè ti fosse chiara e potessi di tanto in tanto osservare e valutare, cosa che mi rendevo conto di volta in volta non succedere mai, date le tue reiterate resistenze/dimenticanze/rimozioni che non potevano consentire una visione d'insieme. Mi sono adoperata in tutti i modi per essere collaborativa con la mia percezione, esperienza vissuta e pareri di colleghi, prima quelli con cui mi ero rapportata prima di venire da te, poi con i nuovi consultati quando le tue modalità d'intervento si palesavano deficitarie. Tante le occasioni per comprendere, integrare, allargare la visione. Dopo la visita di Redana, visto che pensavi di telefonargli per un'informazione ti chiesi di porgli la domanda relativa al bite su cui aveva espresso parere.. Ogni volta era...non ho avuto tempo, mi sono dimenticato, lo farò...e continuavi a procedere con quel bite che nessuno approvava senza curarti di capire il perchè, ero frustrata dalla non curiosità e dal non interesse ( nemmeno quando il collega di Bologna mi disse che il bite così alto mi aveva creato un rapporto asimmetrico tra la parte alta e quella bassa del viso - verif. anche da foto) Sempre ostinato coi soliti ritocchi in tutte quelle giornate che mi passavo lì. Certo ti sei adoperato, ma ricalcando sempre gli stessi passi, senza voler allargare lo sguardo. Rivendicazione di una personale densa esperienza gnatologica o solo espressione di chiusura? Eppure quando sono venuta da te e ti ho chiesto se te la sentivi veramente di prendemi in cura, la tua risposta affermativa si completava con - per me è una sfida e un motivo di crescita personale. Come ti feci notare altre volte, inascoltata, una tale espressione comporta la disponibilità ad allargare il proprio campo conoscitivo/operativo laddove necessario, il non rimanere abbarbicati alle proprie certezze soprattutto dopo il reiterarsi di sbagli evidenti che ne testimoniano la poca fondatezza. ~~~ Prima con il bite, poi con la nuova ortodonzia, emeriti professionisti consultati che hanno dato pareri confermando la mia tesi sul gioco delle forze di cui non si stava tenendo conto, non hanno avuto la tua considerazione...finchè tutto il dissesto è stato palese...e poi...e poi... Un percorso così accidentato non ha mai richiamato una riflessione nonostante i miei stimoli, richieste, episodi sintomatici di non lieve entità che nemmeno sembravano sfiiorarti.. Diciamo un procedere un po' disinvolto... Tanti i momenti che potevano offrire spunto per un confronto. Un dente che va ad assestarsi con la rorttura dello splintaggio? strana ipotesi che poteva esser verificata chiedendo un parere ai colleghi nelle tue mailing list, o al tuo insegnante ... se già non fosse stata sufficiente la mia esperienza che ti avevo riferito Hai continuato a sostenerlo per un tot di tempo anche durante il conseguente trattamento ortodontico quando i vari da me interpellati confermavano l'assurdità della visione, e tu a ripetere.. -ma ti hanno detto perchè allora il dente è andato indietro e non in avanti? (per l'appunto indietro fuori occlusione) Deleterio l'attaccamento alle proprie posizioni quando l'evidenza ne manifesta l'incongruenza. Questo è un esempio, ma tutti gli altri momenti sono stati così, sempre l'ancoraggio a un procedere che si rivelava scorretto, nemmeno l'impronta su cui ti avevano segnato distorsione...sbaglio di procedura ortodontica.. c'è voluto altro...e altro e altro.. E intanto un tiramolla che non si farebbe nemmeno su un modello....fino a che si è imposto lo stop... Non ti sei mai riconosciuto un malessere insofferente per es. quando hai fatto quell'impronta a bitorzoli o in altri momenti fino alla mascherina? Ti resta da vedere se questo aspetto poco amorevole lo hai riservato solo a me o se è un tuo leitmotiv. In entrambi i casi merita indagine. Questo rifaccio presente per dirti che non puo' trattarsi solo di inexpertise, ma di una mancanza di volontà di fondo che si è adagiata in una leggerezza demolitiva per il paziente, e dispendiosa di tempo inapaggante e inappagato anche per te. Tante volte ti ho scritto in modo accorato, altre volte l'ho fatto de visu, mai un segnale nè da lontano nè da vicino, anzi... pIù gli sbagli, più aumentava l'insofferenza nei niei confronti. Ogni passo non corretto, soprattutto in una situazione tanto delicata, dovrebbe suscitare apprensione e conseguente maggior impegno nella ricerca e maggior attenzione/partecipazione al vissuto del paziente che pur nella gravosità della situazione che sostiene, si rende sempre attivo nell'adoperarsi a ricercare...per colmare un vuoto...e a presentare /aggiornare la situazione in pagine web (quanto tempo!) onde sia chiaro il procedere, laddove dimenticanza spesso si manifesta...(nemmeno la gratificazione di una presa di visione) ~~~ Quando per più di un mese non volevi riconoscere lo spostamento del canino perchè rifiutavi di fare quel benedetto clic che ti apriva la pagina delle foto (e di lì cominciò il mio tour per altri studi) ritenendo alquanto anomalo questo atteggiamento di negazione dell'evidenza ti chiesi di esplorare dentro di te magari con l'aiuto di persona competente onde poter comprendere qual tipo di avversione potesse mai consentirti un ristagno...e questa sorta di nonchalance...(eravamo nel 2010 e quel che poi ne conseguì è scritto se non ricordato...) Risentito hai risposto che non avevi bisogno di suggerimenti in tal senso , perchè in grado decidere da solo.....non considerando l'altra parte, coinvolta in un gioco poco benevolo... Ora che succede? Dopo tanta preghiera hai deciso di leggere quella storia che lasciavi scorrer via ignorando il mio sforzo per fartela presente? Tutta la situazione che vivevi a pezzi rimuovendoli di volta in volta, ti è apparsa in una visione unica e l'hai vista dal di fuori come se appartenesse a un altro? Hai preso atto (non dico preso coscienza) dopo 4 anni, che non mi hai portato beneficio e ti predisponi a cercare colleghi che ti supportino ? Un po' tardivo direi.. Quando sono venuta la prima volta -maggio 2008 -mi hai fatto un test kinesiologico per vedere se dopo la logorante vicenda che avevo vissuto avessi ancora una forza e un intento di ricominciare, sembravi rassicurato da questo. Nel corso degli anni che ne sarà stato di questa energia che ad ogni viaggio, rimboccandomi le maniche, dovevo riattivare, inciampo dopo inciampo? Mai venuto in mente di fare altri test di verifica? Si perde lo stimolo quando si reitera lo sbaglio per leggerezza? Si dà spazio a un laisser aller quando il paziente è stremato? Quando dopo il primo filo stabilizzante messo senza aver visto il canino in torsione, mi sono fermata per andare a consutare altri professionisti, una tua collega mi disse di concludere in fretta per il rischio che si stava correndo e che se fosse capitato a lei di far ricadere un paziente in ortodonzia in tali condizioni non avrebbe dormito di notte, manifestando quella sensibilità da cui nessun professionista dovrebbe essere esente. Il tuo collega di Rimini mi chiese se in casa avevo qualcuno che mi potesse sostenere nella situazione che vivevo e se il dentista... Altri, come loro manifestarono apprensione (ed era il 2010) L'unico a tirar avanti con la solita routine nonostante tutto quel che era successo , era sempre quello che mi aveva in cura. E a chi si meravigliava del perchè ancora viaggi nonostante le aspettative...il mio -che altro posso fare se nessuno può assumersi quel che altri hanno posto in essere? Non ti sei mai sentito più responsabilizzato per questo incastro in cui mi son trovata? Che succede ora? Forse il prevedibilmente inevitabile, dopo un tal procedere? Dopo che ho sgambettato a manca e a destra per Bologna e altre città mentre tu immoto rimanevi, restio a scambi-confronti-aggiornamenti ora manifesti bisogno di supporto Che è ? Stanchezza, presa di visione, presa di coscienza, improvviso scrupolo? Non più di qualche mese fa mi hai ribadito che dopotutto, il mio caso non era il più complesso e che ce n'erano altri, per cui nessuna priorità, nè precedenza nemmeno per la distanza..dopotutto mi fissavi pure gli appuntamenti!.. Con questo tipo di atteggiamento era chiaro che uno studio a tavolino della mia situazione era l'ultima cosa che ti potessi mai apprestare a fare e l'evidenza era lì .. Spero che almeno le ultime impronte che ti ho lasciato non siano finite nel cestino come altre. Certo ti è sfuggito il conto di quanti colleghi ho contattato da quando mi son trovata nei pasticci durante questo faticoso percorso. Diciamo dai 30 ai 40 visti nei mesi della prevenzione. Una decina consultati in altre città in altri periodi, non so quanti quelli contattati via web a cui ho sottoposto anche le pagine con foto... Se qualcuno fosse stato in grado di propormi qualcosa di accettabile avrei magari risparmiato altri danni e forsennati viaggi per procacciarmeli con quanto ne consegue. Ultimamente, dopo la mascherina poco benevolente, dando una scorsa agli ultimi eventi, un tuo collega mi ha ha detto che l'unico consiglio che mi può dare ora è di fare un pellegrinaggio a piedi alla Madonna di S.Luca. Ma la caviglia mi segnala ancora stanchezza...(il corpo manifesta). Tempo fa ti ho detto che ogni viaggio diventava un macigno. Tante volte ti ho detto di toccare il fondo ora dico di averlo anche sfondato... Che cosa mi proponi ora? Chi cerchi e dove cerchi? Che cosa chiedi? Uscita da questa ortodonzia? Altro trend gnatologico dopo ulteriore dissesto? Sistemazione danni da ortodonzia...? Rigenerazione ossea? ponti molari inferiori? Placca più congrua? Metaltest? Supporto allo stress correlato? Qualcuno capace di dare attenzione alla globalità? Chi puo' prendersi in mano il cerino acceso? Qualcuno tanto bravo, forte e magari indifferente al rischio di vedersi in mano quel che non si vorrebbe? 4 anni sarebbero stati troppi anche per un buon fine, figurarsi per arrivare alla condizione in cui mi trovo.. Pensi mi siano rimaste ancora risorse...in tutti i sensi, materiale, fisico, mentale, psichico....? Mi vedi a prendere ancora il treno per non so dove e ricominciare daccapo con non so chi? Ti immagino dirti - accidenti a quella volta che...Un po' fuorviante, perchè più pertinente sarebbe - accidenti a tutte le volte che...mi son concesso di sbagliare persino in apparenti piccole cose che sembrano scontate..senza pormi troppi quesiti...senza pensare che sarebbe arrivato il momento della verifica...in cui tutto l'operato si palesa... Gioco disinvolto ma alfine crudele sfociato nel miserere della mascherina e in una sorta di dichiarazione di fallimento, è il fallimento di un modus operandi. Luigi l'altro te stesso non è solo la tua famiglia, è il prossimo, il paziente su cui operi e uno sguardo prioritario andrebbe al danneggiato. Vista la difficoltà ad identificarti con me, posso chiederti che cosa avresti fatto se al mio posto ci fosse stata tua madre o tua moglie a prendersi bus e treno per Bologna per qualche centinaio di volte nell'arco di 4 anni...? Mi fermo.....Ben prima di questa scadenza saresti corso dal collega come minimo, a prenderlo per il bavero... E' ancora da rinviare o pensi sia giunto il momento di predisporti ad acquisire lo stato di presenza? Si dice che non sia mai troppo presto nè mai troppo tardi per..(chissà) sperando che la vita ci manifesti anche ora uno sprazzo della sua eternità. Opera sempre al massimo delle tue possibilità e affida i risultati al Supremo. Mère. 14 giugno 2012 foto prima e ora valplast lettera agosto-settembre torna indietro |