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| Sull'edentuliaLungi da me l’idea di sdentare e di avere una conseguente patologia dell’articolazione temporo-mandibilare (spacciata da altri come nevralgia del trigemino), dei collassamenti funzionali dell’osso mandibolare o mascellare da protesi mobile, delle mobilità dei denti residui indotte da dei ganci. Queste patologie “certe” dell’edentulia di fronte alle altre patologie ipotetiche… Sergio Formentelli Mondovì CN -------------- L'edentulia è un PROCESSO NATURALE DEL NOSTRO ORGANISMO che rifiuta un dente quando è compromesso e non mi risulta che "i nostri vecchi" se la passavano poi così male quando non c'erano i soldi per mettersi certe cose in bocca. Tieni presente che io sono per cavalcare la via del compromesso fino dove sia possibile perchè ho sempre accolto con apprezzamento le vostre argomentazioni di quanto sia importante PSICOLOGICAMENTE non avere la dentiera ecc.. e infatti mi sono fatto venire il mal di testa in questo anno passato a girare a destra e a sinistra per trovare tecniche di devitalizzazione biologiche e materiali biocompatibili per protesi fisse MA prova a far misurare all'ospedale tossicologico (medicina del lavoro) le urine di una persona con in bocca uno scheletrato al CROMO-COBALTO .................. Oppure prova a misurare la presenza batterica sottogengivale di un devitalizzato (ci sono dei kit americani) ........... Ficcare metallo a diretto contatto con i tessuti e con i punti terminali dei meridiani come per gli impianti continua ad essere a mio parere un "macigno" che ci si mette sulla possibilità di INVECCHIARE BENE. Preferisco ponti, se proprio necessario monometallici (titanio 99,9) fatti ad opera d'arte completamente coperti dalla ceramica e con nessun contatto con la gengiva. Le tue attenzioni oltre l'ossigeno sono sicuramente molto buone ma vedi per favore la mia risposta alla Simonetta poco fa. L'EDTA garantisce una buona redistribuzione celebrale. Il resto del discorso non l'ho capito. Io credo che la VERITA' esista e vada cercata con tutte le forze. Daniele |