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 L' INCREDIBILE
 Libero arbitrio, destino e...

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
jasmine Inserito il - 24 marzo 2011 : 19:20:18
Siamo padroni del nostro destino?

Per quel che ne è della mia esperienza tutto mi porta a credere che il nostro libero arbirio si situa entro un limite ben circoscritto

Molte situazioni sfuggono al nostro controllo e i nostri sforzi non sono sempre sufficienti a risolvere certi problemi.
Perche' alcuni nascono superdotati ed altri con handicap? Possiamo rispondere che e' l'eredita' o il karma per ammettere infine che la risposta ci sfugge.
I Maestri spirituali ci insegnano che l'abbandono e' l'unico modo per essere felici, un'accettazione totale della vita, il distacco e una fiducia assoluta.
Non siamo padroni del nostro destino ma cio' non ci impedisce di agire.
"L'abbandono nell'azione".Fare del proprio meglio e accettare i risultai come arrivano.
Accettare l'idea che esiste un piano perfetto e che fondamentalmente tutto e' bene.



12   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
garuda Inserito il - 20 febbraio 2014 : 16:16:20
Ciò che chiamiamo destino non è infatti che il risultato dell'attuale condizione dell'essere, della natura e delle energie che ha accumulato nel passato e che agiscono reciprocamente determinando gli sforzi attuali e i loro risultati futuri. Ma appena si entra nel sentiero della vita spirituale, questo vecchio destino predeterminato comincia a ritirarsi. Interviene un fattore nuovo, la Grazia divina, l'aiuto di una Forza divina superiore, diversa dalla forza del Karma, che può sollevare il sadhaka oltre le possibilità attuali della sua natura. Il proprio destino spirituale è allora la scelta divina che assicura il futuro

Dalle "Lettere sullo Yoga" - Libro 6 – cap. 28 – parte 1 -
ravi Inserito il - 14 novembre 2013 : 13:21:30
Questo mondo non è stato edificato con occasionali mattoni del Caso,
un dio cieco non è l’architetto del destino;
un potere cosciente ha disegnato il progetto della vita,
c’è un significato il ogni curva e linea

SAVITRI - Libro 6, Canto II,vv.818,821

miraluce Inserito il - 30 settembre 2013 : 18:12:53
130. Il Fato è la presenza di Dio fuori dello Spazio e del Tempo, di tutto ciò che deve ancora avvenire nello Spazio e nel Tempo; ciò che Egli ha previsto, il Potere e il Determinismo lo eseguono mediante il conflitto delle forze.
(Sri Aurobindo - Pensieri e Aforismi)

Domanda :"Se tutto è previsto, qual è il ruolo dell'aspirazione e dello sforzo umano?"La Madre : " su ogni piano ( fisico,vitale,e mentale) tutto è previsto; ma l'intrusione di un piano superiore (sovramentale e oltre) introduce negli avvenimenti un altro determinismo e può cambiare il corso delle cose: Ecco cosa può compiere l'aspirazione ....
Quanto allo sforzo umano, esso fa parte delle cose determinate e il suo ruolo è previsto nel gioco delle forze.

Commenti della Madre - 9.8.1969




amrita Inserito il - 08 agosto 2013 : 13:14:59
«Il problema del libero arbitrio e del determinismo è il più spinoso di tutti i dilemmi filosofici. Nessuno è stato capace di risolverlo — per la buona ragione che esiste sia un destino che una volontà; come pure esiste da qualche parte un libero arbitrio: l’unica difficoltà è in che modo snidarlo e renderlo effettivo. »

SRI AUROBINDO

Come sempre Sri Aurobindo non si cura di enunciazioni mentali, teoriche, ma di utilizzare le elaborazioni teoriche per la sadhana e quindi per la vita ... il problema non è quello di dibattere sul tema del libero arbitrio, come è successo per millenni tra i saggi, i filosofi ed i teologi, ma di comprenderne l'esistenza e di come renderlo effettivo ed esercitarlo realmente, oltre ogni finzione ed illusione ... Nota di Pino Landi
miraluce Inserito il - 14 maggio 2012 : 15:44:48
Quello che accade è sempre davvero, il meglio che poteva capitare?...
E' evidente che tutto quello che accade doveva accadere, non potrebbe essere altrimenti; secondo il determinismo universale tutto quello che accade doveva accadere.
La possibilità che accada il meglio possibile è un problema individuale: per qualunque tipo di individuo, una nazione o un particolare essere umano, tutto dipende d...all'atteggiamento personale. Se di fronte a circostanze che stanno per accadere potete assumere l'atteggiamento più alto possibile, se cioè mettete la vostra coscienza in contatto con la più alta coscienza alla vostra portata, potete essere certi che ciò che succederà sarà ciò che di meglio poteva accadere.


Mère - Colloqui sullo Yoga Integrale- Risposte e Aforismi 1930-1938

E' una questione di livello di coscienza. All'interno della coscienza mentale non possiamo comprendere il senso di ciò che accade, perchè siamo legati alla necessità del rapporto causa-effetto e d un visione lineare del tempo. Ponendosi in ...una "dimensione" coscienziale in cui il tempo è "esteso" e percepibile nel suo insieme ed inoltre non il rapporto causa effetto non è più esclusivo ma intervengono altre modalità (sincronicità ecc...) allora gli accadimenti appaiono in un insieme armonico in cui ciascuno ha un preciso motivo per manifestarsi o per non manfestarsi ... comprendere questo motivo consente la vera libertà dalla maccanica necessità dell'universo poichè ci libera dal determinismo ... ci riscopriamo depositari della Gnosi, la conoscenza che è anche libera cretività..

miraluce Inserito il - 21 aprile 2012 : 15:58:51

Soltanto restando in modo coscientee costante nel piano più elevato, cioè quello della Coscienza suprema, si può vedere come tutto è assolutamente determinato e, nello stesso tempo, a causa della complessa concatenazione di quei determinismi, come tutto è assolutamente libero.


Mère -Conversazioni - 3 Giugno 1953

karam Inserito il - 29 agosto 2011 : 11:54:44

e se potessimo...

Traveling without directions, leading with no path exposed.
Taking each step as if my eyes have been covered by a blindfold.
Following only the vibrations from within heart, guiding me which way to go.
I know I'll find my way, I'll never doubt my soul.
Each step I take is aimlessly composed without a care, as if I am walking on air.
Waking to the journey of life, a mysterious manifest orchestrated only by destiny... ~ Moushigian


anisha Inserito il - 07 giugno 2011 : 17:33:55

Se per libero arbitrio concepiamo un diritto personale di prendere delle decisioni separatamente da Dio, allora questo libero arbitrio e' un'illusione in piu' tra tutte quelle che governano il nostro mondo.
Tutti gli aspetti manifesti di Dio sono una manifestazione di Dio e non qualcosa di separato da Dio.

Anziche' una manifestazione di Dio, come e' nella sua essenza questa umanita' e' diventata il mondo di crescita dell'ego. Un senso personale del se' separato da Dio che e' nato da una visione duale separata dell'esistenza manifesta , l'io da una parte e Dio dall'altra.

Se consideriamo che ci sia un libero arbitrio, dovremmo tener conto, per infrangere l'illusione, di tutte le forze sottili soggiacenti che ci influenzano continuamente, come si e' accennato , e di conseguenza come queste formano il nostro io.

Come si puo' parlare di libero arbitrio allorquando siamo sempre connessi a un computer cerebrale il cui hard disc contiene pensieri-desideri-emozioni personali vissuti nel corso della vita?
e che il tutto e' all'origine delle nostre reazioni quotidiane verso la vita e verso gli altri esseri viventi?

Sarebbe ben sensato liberarsi da questa illusione dell'io da una parte e di Dio dall'altra e di lasciare che il nostro corpo e la nostra coscienza umana siano materia malleabile e dinamica della manifestazione di Dio anziche' questa attuale materia cristallizzata
d'un io umano che vuole un corpo immortale personale il cui abitante sarebbe sempre l'io umano e Dio solamente un grande arbitro universale.

Questo dio che dà e prende, che permette o che proibisce non e' Dio ma una formazione che gioca a essere Dio con la collaborazione degli esseri umani perche' questo dio e' riuscito a isolare, temporaneamente, il nostro universo dalla realta' divina.


niroshama Inserito il - 07 maggio 2011 : 11:32:45

I limiti della possibilita' di scelta.


In che misura siamo governati dal subconscio, dall'inconscio personale, da quello collettivo, dal gioco dei nostri condizionamenti?
Questo certamente il senso dell'espressione dell'antica saggezza orientale:
L'uomo si crede l'artefice delle sue azioni, ma segue invece i modi della Natura.

ahriti Inserito il - 21 aprile 2011 : 19:29:19

Su libero arbitrio e destino
Penso che tutto sia scritto, che ogni evento sia al suo posto, che al momento di entrare nel corpo abbiamo scelto un percorso adatto alla nostra evoluzione e certamente in spirito siamo in grado di conoscere meglio quel che ci converra' , non potrei concepire un Dio amore che ci mettesse alla merce' di qualsiasi cosa con un libero arbitrio che influirebbe sul nostro destinoPenso che ogni esperienza sia programmata, la nostra famiglia gia' scelta con quel che ne consegue.
L'impressione del libero arbitrio e' voluta, per farci avanzare, lo pensiamo ma non lo viviamo, e quando la nostra coscienza lo accetta , siamo integralmente entrati nel processo di agire con l'intelligenza del cuore, spontaneamente.
E' lo spirito che riprende i suoi diritti.
miraluce Inserito il - 14 aprile 2011 : 17:44:22

Un quesito che ci si pone tanto piu' nei momenti cruciali, di guerre, di violenze , di aberrazioni della nostra societa' , di catastrofi naturali .

Una riflessione dopo aver riascoltato l'intervista a Satprem nel documentario l'uomo dopo l'uomo qui postato

Soltanto qualche estratto, visto che ora c'e' la possibilita' di vederlo appunto anche in italiano su youtube.

"Siamo in una crisi evolutiva, stiamo morendo all'umanita' per nascere a qualcos'altro, tutto va in frantumi ovunque, tutto e' orribile ovunque, e' la stessa barbarie ovunque,

Ci e' stata fatta la grazia di infrangere ogni cosa, siamo messi a nudo per poter trovare la cosa che puo' sopravvivere.
E' la forza creatrice che puo' cambiare tutto.

Una volta, attraverso i vari sistemi, si poteva migliorare l'umano, ma non siamo piu' al punto in cui una miglior ideologia possa salvare il mondo.

Siamo a un punto molto piu' cruciale, essenziale dove non c'e' salvezza che attraverso cio' che si E'
Che si deplori la violenza, la gente che si abbuffa mentre altra muore di fame, tutto cio' fa parte dl momento evolutivo cosi' intensamente assurdo in cui qualcosa deve pur irompere per infrangere questa prigione.

Non c'e' nulla da deplorare perche' tutto e' deplorevole, l'unica soluzione e' il potere d'essere che e' il potere stesso di ogni specie, e se non si arriva a questa leva, a questa forza, a questo amore, perche' alfine e' di amore che si tratta, non c'e' salvezza.
Tutti questi mostri che sono li' per strangolarci con i loro armamenti, le loro super politiche servono solo a portarci a un punto assurdo dove qualcosa deve irrompere nella coscienza del mondo.

Diceva anche che evolviamo come tutte le specie ma noi uomini abbiamo la fortuna di averne coscienza e questo permette di aiutare e di accelerare il processo"

Possiamo forse dire che abbiamo un destino collettivo e un destino individuale ma che possiamo cambiare o accelerare il movimento del destino collettivo lavorando individualmente.





ravi Inserito il - 29 marzo 2011 : 18:01:33

Se guardiamo la natura , tutto si rimette all'Universo in uno stato d'abbandono.
Noi siamo spesso portati a porci delle domande.
E se non ci fosse veramente nulla da comprendere ma solo accettare l'immensita' di cui facciamo parte?
Potessimo lasciarci andare come foglia al vento che non si chiede dove la portera' il destino...
La natura non si e' posta dei limiti. Nascite e rinascite avvengono attraverso i cicli naturali. Ogni elemento esiste per permettere agli altri di esistere. E si, lasciarsi andare all'istante dove tutto e'.


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