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 L' INCREDIBILE
 Il risveglio e l'Io sono
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 15 aprile 2006 : 11:38:10  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La vigilanza e' spesso confusa con la coscienza diurna (stato di veglia).
Definisco piuttosto questa coscienza come uno stato di assopimento.
Quando le persone si svegliano al mattino, in realta' si addormentano.
Cadono in uno stato di transe monotono in cui questo mondo per loro esprime la Realta',
negano la Sorgente da cui tutto cio' che e', e' in corso di creazione ad ogni istante.
Gli esseri umani cercano degli "stati" e l'Illuminazione non e' uno stato. Uno stato e' temporaneo.

OM Parkin

garuda
Membro Medio



139 Messaggi

Inserito il - 18 aprile 2006 : 18:36:41  Mostra Profilo  Rispondi Quotando


E chiarisce:
Non e' che il risveglio sorgerebbe nella "mia "coscienza,
ma e' la "mia" coscienza che fa ritorno alla Sorgente,
e' un sentimento dell'io originale che si scopre
nelle dimensioni dell'intero universo.
E' la percezione del tutto nell'io.



Il tempo non è affatto quello che sembra.
Non scorre in una sola direzione,
e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Albert Einstein
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 22 aprile 2006 : 10:42:14  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Quando una persona realizza la sua natura non e' piu' una persona, quando si risveglia, vive una vita naturale che non e' ne' vita ne' morte, ma una sorta di incontro dei due, dove la nascita e la morte si annullano, non resta che cio' che e', cioe' le cose appaiono come sono in realta', naturalmente.
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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 26 aprile 2006 : 12:16:14  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando



Il ricordo di se'

E' strano
Ricordarmi quel che sono
e' dimenticare tutto quel che sono stato.
E' perdere la memoria di questa entita'
che si chiama "io" con un nome, un passato,
e pare....un futuro.

Ricordarmi quel che sono
e' perdere la traccia di quel che credevo essere,
e' diventare amnesiaco, non sapere piu' nulla
non poter piu' mentallizzare una vita
che non mi appartiene piu'
ed essere incapace di rinchiuderla
in un destino personale.

Ricordarmi quel che sono e'
ritrovarmi improvvisamente la vita stessa,
La Vita ... Figlia dell'istante in un tempo abolito.

Ricordarmi quel che sono
e' essere ora e per sempre
l'ignoto vibrante di un amore senza oggetto





ONESELF is us!
We are not “one of the many”,
we “ARE” the many!
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jasmine
Membro Attivo




266 Messaggi

Inserito il - 08 maggio 2006 : 18:37:34  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Siamo immersi nella trascendenza,
ci sentiamo isolati perche' cogliamo il mondo da dietro la gabbia di vetro.
Il risveglio e' il frantumarsi della gabbia.

Vuoi farti un regalo?
Non dirti chi sei.
Diventa uno sconosciuto.
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darika
Membro




93 Messaggi

Inserito il - 08 maggio 2006 : 18:47:43  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Quindi prendendo coscienza del fatto che tutto e' condizionato.

la bellezza è negli occhi di chi guarda.
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 09 maggio 2006 : 18:55:42  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si, in un certo senso, e' proprio nel movimento di questa presa di coscienza che tutto succede,
ma questa presa di coscienza non e' iniziata dalla constatazione del fatto,
ne' dall'idea della necessita' di una presa di coscienza.
L'obiettivo del risveglio viene sostituito dalla presa di coscienza.
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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 13 maggio 2006 : 16:13:52  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Il risveglio e' un atto interiore che ha da compiersi.
Crediamo infatti di essre attivi nella nostra coscienza, ma e' un'illusione.
Siamo completamente passivi.
Dal momento in cui ci si muove interiormente, anche in maniera infinitesimale, allora e' un terremoto, e' una commozione cosi' potente che ci si ritrova proiettati nella Realta'.
Un'esperienza al di la' delle parole, non perche' non ci siano parole per descriverla,
come per esempio per un colore sconosciuto che non sai come chiamare,
ma perche' accade al di fuori del mondo dove le parole hanno un senso.
Il risveglio e' un gesto e al tempo stesso la dissoluzione dell'ego e l'accoglienza di Cio' che E'.
E' il Vuoto e al tempo stesso la Presenza, e' qui ed ora e al tempo stesso l'eternita'.

Come ha detto Arnauld Desjardins -Essere attivamente passivo all'interno e passivamente attivo all'esterno-


ONESELF is us!
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we “ARE” the many!
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darika
Membro




93 Messaggi

Inserito il - 18 maggio 2006 : 12:53:54  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tornando al condizionamento

si pone la domanda -come uscirne?-
Difficile trovare una risposta soddisfacente.
Ma prendere coscienza delle cose cosi' come si mostrano,
della nostra stessa natura dove tutto e' impermanente,
interdipendente, senza esistenza propria,
ma dove pur tutto esiste in se' non permette
di assumere una miglior posizione per affrontarle?

la bellezza è negli occhi di chi guarda.
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 18 maggio 2006 : 13:09:07  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

E' quando non c'e' piu' posizione in rapporto a checchessia
che non c'e' piu' bisogno di affrontare,
ma va bene anche prendere atto che questa posizione
non conduce da nessuna parte.
Ad ognuno la sua via
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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 18 maggio 2006 : 14:01:31  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Gia' non è' facile prendere atto che questa vita che diciamo nostra e' solo un tessuto di menzogne, credenze, concetti, ecc...E' un atto di ardore e di coraggio!

Il nostro sguardo andra' nella giusta direzione quando l'esigenza interiore sara' cosi' forte e bruciante da spingerci verso
la verita' di chi siamo, al di la' del linguaggio della ragione.
Il risveglio non e' ragionevole, ne' logico, e' quello che noi siamo al di la' di ogni costruzione.

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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 23 maggio 2006 : 17:14:46  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Lasciarsi prendere dalla domanda impossibile "chi sono io?"
ci conduce alla dimora senza tempo che non abbiamo mai lasciato,
dove il "noi" non e' piu' qualcuno o qualcosa.







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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2006 : 19:38:03  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Racconto di un risveglio

"Il piu' bel giorno della mia vita -la mia nuova nascita in qualche modo,
fu il giorno in cuoi scoprii di non avere la testa.
Non e' un gioco di parole,una battuta per suscitare interesse.
Lo dico seriamente. Non ho testa.
Scoprii istantaneamente che questo nulla in cui avrebbe dovuto trovarsi una testa,
non era una vacuita' comune, un semplice niente.
Al contrario questo vuoto era molto abitato.

Era un vuoto enorme, riempito a profusione,
un vuoto che lasciava posto a tutto, all'alba, agli alberi,
alle lontane colline ombreggiate e al di la' di queste,
alle cime innevate simili a nuvole allineate
che percorrono il cielo azzurro.

Avevo perso una testa e guadagnato un mondo.
Mi sembrava di aver cessato di respirare,
assorbito da Cio' che mi e' stato donato.
Questo paesaggio superbo, intensamente raggiante,
nella chiarezza dell'aria, solitario, senza supporto alcuno,
misteriosamente sospeso nel vuoto e (in questo stava il vero miracolo,
la meraviglia e il rapimento totalmente esente da "io",
indipendente da ogni osservatore.
La sua presenza totale era la mia assenza totale di corpo e spirito."

Douglas Harding "Vivre sans Tete" Edition Le Courier du Livre

Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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karam
Membro Medio




141 Messaggi

Inserito il - 07 giugno 2006 : 17:09:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

I AM today—and tomorrow spent
I AM the place—where the future went
I AM the Sun—inside the Moon
The morning after—that comes too soon
I AM aware—and unafraid
I’ve done my work—my sins are paid
I ask for nothing—and I’m here to say
I AM the past—I AM today
I AM you—and YOU ARE me
Together now—we both are FREE!



On the path of love
Through the oceans of fear
The sounds of joy
Are all we can hear
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sunrise
Membro Medio




174 Messaggi

Inserito il - 23 giugno 2006 : 13:21:01  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Vivere qui ed ora e' al di là dell'ego.
E' cosi' che noi diventiamo prima Spettatore ( pur restando Attore).
Cessando di nutrire certi aspetti dell'ego, questi, trovandosi un po ' alla volta senza nutrimento, svaniscono.
Allora diventiamo Realizzatore, Creatore, perche' ci dirigiamo verso la nostra piena Coscienza Divina.
Allora la nostra Visione si allarga e le nostre scelte sono vere.
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 23 giugno 2006 : 13:38:31  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Non c'e' altra Realta' che l'istante presente.
Tutte le illusioni che poniamo come fondamenta dell'ego rimangono al di fuori di questa realta'.
Nel QUI ed Ora perdiamo l'illusione di cio' in cui ci identifichiamo.
La via piu' breve che ci viene indicata per accedere alla nostra propria Verita', e' quella dell'Amore.
Il solo luogo di comunione con l'Intimo e' qui ed ora, nel Silenzio Interiore.
E' cosi' che si fa la presa di coscienza della Presenza Divina Io Sono in un flusso continuo e atemporale di Coscienza Universale.
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