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sunrise
Membro Medio
174 Messaggi |
Inserito il - 20 gennaio 2007 : 13:41:46
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Non c'e' ne' passato ne' futuro. C'e' solo il presente. Ieri era il presente mentre lo sperimentavi, e domani sara' il presente quando lo sperimenterai. Infatti l'esperienza avviene solo nel presente.
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merevita
Membro Medio
178 Messaggi |
Inserito il - 23 gennaio 2007 : 16:46:37
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Si manifesta l'urgenza di capire subito, non di rinviare la comprensione a domani. Il domani e' per i pigri, per i disimpegnati, i ritardatari. Se siamo interssati a qualcosa dobbiamo farlo iimmediatamente. |
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jasmine
Membro Attivo
266 Messaggi |
Inserito il - 24 gennaio 2007 : 11:53:07
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Questo ci richiama alla consapevolezza del momento di adesso attraverso l'osservazione vigile per cogliere la nostra azione ai diversi livelli consci e inconsci. E se riusciamo a entrare in quell'attimo di assorbimento totale possiamo uscire da quello che e' il nostro vissuto del tempo. |
Vuoi farti un regalo? Non dirti chi sei. Diventa uno sconosciuto.
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 27 gennaio 2007 : 17:21:32
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Che cosa resta una volta che tutte le nostre storie d'amore si son sgretolate sul muro grigio del tempo? Resta in fondo al cuore, la nostalgia del vero Amore. Come un profumo dimenticato che si ripresenta: quello del nostro Essere atemporale che non dipende da nulla e da nessuno per essere Amore, cio' che e' da sempre. |
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 02 febbraio 2007 : 18:59:01
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Vi propongo questo testo:
Il silenzio del tempo o il tempo abolito. Aboliamo il tempo e il gioco e' fatto. Nella pratica, che cosa significa l'abolizione del tempo?
Basta leggere Krishnamurti per comprendere. Supponiamo che io comprenda e che tenti di dirvi: " il tempo psicologico non esiste." Mi ci sono voluti anni per comprendere questa verita' L'agitazione mentale esige tempo per calmarsi da sola.
Sta di fatto che il tempo non esiste, il divenire psicologico prende fine, non c'e' piu' domani per divenire chicchessia Questo fa paura. Da un lato il vuoto, l'ignoto e dall'altra l'entita' io con tutto il suo passato, le sue esperienze, la sua cultura, il suo sapere...in divenire. Non e' poco.
Qui so, la' non so piu'. Qui poggio sui piedi, la' su nulla. Qui mi annoio da morire, a ristrettezza,la ripetitivita', il rumore incessante, la banalita', l'ipocrisia, l'ipocrisia sociale. la violenza ecc, ecc. La' silenzio, vuoto. Qui torno alla mia storia personale, la meschina storia, la' si gioca perpetuamente la storia cosmica della creazione, dell'Amore...
Quanti anni mi saranno necessari per comprendere che il tempo e' un'illusione?
Allora voi mentre leggete queste righe siate coscienti dello spazio attorno a voi, di un cielo al di sopra di voi, della sua immensita', della sua profondita', della sua bellezza, voi siete questo
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sunrise
Membro Medio
174 Messaggi |
Inserito il - 17 febbraio 2007 : 17:52:21
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Bello il testo. Krishnamurti con la sua chiarezza ci invita a penetrare il qui per dissolverlo nel la'
La pesantezza e la futilita' di vivere il processo del tempo
"La speranza e' il domani, il futuro, la voglia di felicita', il miglioramento dell'oggi, l'andare avanti; e il desiderio di avere una casa piu' bella, e' il sogno di realizzazione sociale, di un mondo migliore...." La speranza appartiene solamente al futuro? Non sta anche in cio' che e' stato, nella stretta del passato?... La speranza e' nel processo del tempo.
E' il desiderio di continuita' per cio' che e' stato piacevole e per quello che potra' essere migliorato e reso piu' bello; e il suo opposto e' l 'assenza di speranza, la disperazione. Noi oscilliamo tra speranza e disperazione: affermiamo di poter vivere perche' c'e' la speranza. Il futuro e' la speranza di ogni politico, di ogni riformatore e rivoluzionario, di colui che ricerca la virtu'....
Diciamo di vivere di speranza. Ma e' davvero cosi'? E' forse vivere quando il futuro o il passato ci dominano? Possiamo chiamare "vivere" il movimento del passato verso il futuro? Quando siamo in balia delle preoccupazioni per il domani stiamo forse vivendo?
L'assenza di speranza e la disperaione si palesano quando il domani diventa estremamente importante. E se cio' che sara' assume una grande importanza tu vivi per il futuro e dipendi dal futuro, allora il passato e' il mezzo della disperazione : per la speranza del domani tu sacrifichi l'oggi; ma la felicita' e' sempre nel qui ed ora.
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original_sound
Nuovo Arrivato
Regione: Emilia Romagna
2 Messaggi |
Inserito il - 17 febbraio 2007 : 22:23:28
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se voi conosceste mia cognata... tutte le volte che mi vede vuole sapere che programmi e progetti ho per il futuro, mi interroga con una tale insistenza e per me è una vera tortura... voi mi capite! e pensare che fa reiki
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jaya
Membro Medio
167 Messaggi |
Inserito il - 20 febbraio 2007 : 15:37:27
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Il nostro vissuto del tempo, inganno planetario inoculato da famiglia e societa' e' il sortilegio che ci avvolge, e' la rete che ci tiene prigionieri. Quando ti predisponi ad uscire dalla cappa che ti sovrasta trovi sempre qualcuno che ti s-tuona il vecchio ritornello del - che farai - domani? - Puoi fermarti ad osservare la tua reazione e chi ti sta davanti. L'osservazione e' sempre importante. - Puoi fare una battuta ironica o spiazzante. Quando sarai padrone della situazione verra' da se'. Ma intanto escogitiamo qualcosa di energetico-giocoso.
- Puoi rispondere "per ordine dell'imperatore".... "cio' che deve accadere accada" oppure "tutta l'energia dell'universo si concentra in questo punto". Potrebbe avere qualche risvolto interessante:-)
http://www.reiki.info/Simboli-Reiki/Choku-Rei.htm
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Open your mind and you will heal your heart. |
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ahriti
Membro Medio
130 Messaggi |
Inserito il - 24 febbraio 2007 : 16:18:43
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e in altra occasione potrai intonare: che sara' della mia vita che sara'.... e proseguire con l'original sound -guarda caso- ommmm e nei successivi incontri se persistesse il ritornello ripetitivo semplicemente puoi riprendere l'om che racchiude cio' che e' stato, cio' che e' e cio' che sara'.
Se ci sara' qualche nuovo risvolto, puoi informarci:-) |
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 06 aprile 2007 : 17:56:38
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K spiega che quando si parla di eliminare il tempo non s'intende il tempo cronologico ma le esperienze accumulate, le reazioni, le memorie, le tradizioni, tutte le accumulazioni del subconscio.
La mente ha infiniti strati. La realta' non puo' appartenere al tempo -dice- quindi non vi possiamo accedere con la mente che e' frutto del tempo.
Si puo' liberarsi del background quando il processo del pensiero giunge al termine e il falso sara' riconosciuto come falso.
Questo si potra' raggiungere quando, attraverso l'osservazione, lo speriementatore e l'esperienza si riveleranno essere lo stesso fenomeno.
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maeva
Membro Medio
175 Messaggi |
Inserito il - 23 aprile 2007 : 16:52:08
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La mente dunque e' condizionata dal passato e si proietta nel futuro percio' non e' capace di vedere il fatto cosi' come e' ora nel presente. Quindi per liberarcene K ci dice che bisogna riconoscere il falso come tale e cioe' il processo analitico che e' sempre rivolto al passato. Nel considerare di imprimere un diverso movimento alla mente mi risuona sempre "ma come?"
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E' il destino di ogni bocciolo di fiore aprirsi e sbocciare nello splendore
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 24 aprile 2007 : 17:13:03
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La chiave starebbe proprio nell'osservazione che non e' un movimento costante. Vi e' un intervallo tra i due pensieri, e' un intervallo spontaneo come nell'oscillare di un pendolo che si produce senza costrizione.
Se si osserva veramente con attenzione, si vedra' che sebbene la risposta, il movimento del pensiero sembri tanto rapido, vi sono alcune lacune. Tra due pensieri vi e' un periodo di silenzio che non si pone in relazione col processo del pensiero. Tale intervallo non appartiene al tempo e la scoperta di questo intervallo, la sua piena sperimentazione, liberera' dal condizionamento.
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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jasmine
Membro Attivo
266 Messaggi |
Inserito il - 04 maggio 2007 : 12:38:38
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In effetti, gli spazi vuoti sembrano essere momenti privilegiati come punto di osservazione, come anche gli spazi tra le righe, gli spazi tra le parole o, come suggerisce Castaneda, l'avvallamento che unisce due colline, due nuvole, o gli spazi tra le foglie all'ora del tramonto... |
Vuoi farti un regalo? Non dirti chi sei. Diventa uno sconosciuto.
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 19 maggio 2007 : 11:31:21
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Anche tra due respiri c'è uno spazio vuoto e lo scoprire e il fondersi in questo spazio e' andare alla sorgente della vita. O un 'intensita' nell'osservazione che assorbe tutti i nostri sensi. Osservare con gli occhi, il naso, gli orecchi... Arrivare alla coscienza del testimone che si percepisce come osservatore dell'azione che si svolge dentro e di quella che si svolge davanti, la risposta interna all'esterno. |
Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 12 giugno 2007 : 13:10:02
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Anche Eric Baret ci invita a penetrare il significato dell'istante presente:
La spiritualita' e' immergersi nell'istante senza volerlo manipolare o utilizzare. Essere disponibile. Allora questo atteggiamento di disponibilita' libera la situazione. Vi renderete conto che la situazione si rifrisce sempre al vostro ascolto, al vostro silenzio. Dal punto di vista spirituale non ci sono conflitti, nulla da risolvere. C'e' unicamenrte accettazione, celebrazione dell'evidenza.
Non c'e' nulla da rifiutare. Se vi si presentano delle situazioni, questa gioia vi abita indipendentemente dalle situazioni favorevoli. Quando siete felici per una tal ragione, mettete da parte la causa e datevi alla felicita'.
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 07 gennaio 2008 : 18:54:10
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Siamo sempre a pensare che domani sara' meglio di oggi e cosi' e' difficile rendere migliore il momento presente e intanto domani resta sempre domani. Il disagio che viviamo in questa tensione verso non e' certo un modo di vivere molto funzionale, e'comunque il nostro condizionamento. Un aiuto a vivere l'adesso, aprendosi alla responsabilita' del momento presente e' l'osservazione del nostro corpo, dei suoi meccanismi, della sua vita interna, in primis appunto il respiro...
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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