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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 10 marzo 2012 : 18:29:14
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Non un cambiamento ma una trasformzione radicale dell'uomo, della vita e della materia. La nuova specie - il dopo uomo...
Mettiamo qui citazioni - esperienze di Sri Aurobindo, Mère e Satprem per comprendere il processo n atto
Scrive Sri Aurobindo: Uso il termine trasformazione in un senso speciale, quello di un cambiamento di coscienza radicale, di una specie particolare, concepito in modo da produrre un passo in avanti, completo, sicuro nell'evoluzione spirituale dell'essere, di una qualità più grande e più elevata, di uno slancio e di una totalità più grandi di ciò che è avvenuto quando l'essere mentale è apparso per la prima volta nel mondo animale vitale e materiale.
Se una minima cosa non si concretizza o se almeno non si fa un vero inizio su questa base, un progresso fondamentale in direzione di questo compimento, allora il mio scopo non è raggiunto. Una realizzazione parziale, qualcosa di mescolato, di non definitivo, non soddisfa quello che esigo dalla vita e dallo yoga. Vedi e continua qui
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Modificato da - amrita in Data 12 marzo 2012 12:34:10
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niroshama
Membro Medio
144 Messaggi |
Inserito il - 16 marzo 2012 : 12:27:07
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Per l'uomo ordinario che si limita alla superficie del suo essere, l'esistenza psicologica è relativamente semplice. Un piccolo ma rumoroso coacervo di desideri, qualche bisogno intellettuale ed estetico, talune preferenze, qualche idea dominante in una turbinosa corrente di pensieri sconnessi, un certo numero di esigenze vitali più o meno imperiose, un alternarsi di stati di salute e di malattia, un seguito disordinato di gioie e di pene, di turbamenti e vicissitudini rapide e leggere, e di sconvolgimenti e ribellioni della mente e del corpo. Ma non appena discendiamo profondamente in noi stessi, lo yoga obbliga ad immergersi nelle profondità dell'anima, ci troviamo immersi in un mondo complesso ed ignorato.
Sri Aurobindo - La Sintesi dello Yoga Vol. I, Pag. 72
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 17:14:37
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Una delle basi stesse dello yoga consiste appunto nel divenire coscienti della grande complessità della nostra natura, nel vedere le diverse forze che la muovono e nel far sì che essa sia sotto il controllo di una conoscenza che la guidi.
Dalle "Lettere sullo yoga - Libro 4 – cap. 20 – parte 1 - pag. 11
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 17 marzo 2012 : 18:26:40
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L"io' reale - se volete usare questo termine - non è 'distinto e individuale', cioè non è un ego separatore nettamente delimitato, ma è vasto quanto l'universo e anche di più, e può contenere in sé l'universo
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 1 - pag. 14
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 19 marzo 2012 : 11:56:40
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Il corpo, un punto nel mare del mio essere. S.A
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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Modificato da - miraluce in data 20 marzo 2012 13:12:33 |
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 20 marzo 2012 : 12:04:24
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La nostra intera natura e il suo contorno, tutto ciò che compone il nostro essere individuale e quello universale, sono pieni d'abitudini e d'influssi che si oppongono alla nuova nascita spirituale. In un certo senso noi non siamo altro che una complicata massa d'abitudini mentali, nervose e fisiche, tenute insieme da qualche idea dominante, desiderio, associazione - amalgama di tante piccole forze che sempre ritornano secondo talune direttive.
Lo yoga si propone nientemeno che di spezzare l'intera formazione del passato e del presente costitutiva dell'uomo comune mentale e materiale, e di creare un nuovo centro di visione ed un nuovo universo di attività atti a far luogo ad una umanità divina, e ad una natura ... superumana.
Sri Aurobindo- Sintesi dello Yoga, Vol. 1, pagg. 69 in forum
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 21 marzo 2012 : 11:22:38
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Non è indispensabile essere un asceta; basta imparare a vivere interiormente, nell'essere interiore invece che in superficie, scoprire l'anima o la vera individualità velata dalle forze mentali e vitali di superficie, e aprire l'essere alla Realtà supercosciente.
Sri Aurobindo- Lettere sullo Yoga
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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merevita
Membro Medio
178 Messaggi |
Inserito il - 23 marzo 2012 : 18:10:26
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La vita spirituale procede direttamente mediante un cambiamento di coscienza un cambiamento dalla coscienza ordinaria, ignorante e separata dal suo vero sé e da Dio, a una coscienza più grande in cui si trova il proprio vero essere e si viene prima in diretto e vivente contatto con il Divino per poi unirsi a Lui. Per il ricercatore spirituale questo cambiamento di coscienza è l’unico oggetto della sua ricerca e niente altro ha importanza.
Sri Aurobindo -Lettere sullo Yoga- Vol II-Parte -Capitolo VII
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 26 marzo 2012 : 16:42:41
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Lo scopo centrale dello yoga integrale deve essere la trasformazione del nostro modo di pensare, di vedere, di sentire e di essere, superficiale, limitato e frammentario, in una esistenza interiore ed esteriore integrate, e la trasmutazione dell'ordinario modo umano di vita nella divina maniera di vivere. Il dono di tutta la nostra natura al Divino è il mezzo per raggiungere questo fine supremo. Tutto deve essere offerto al divino dentro di noi.
Sri Aurobindo -La Sintesi dello Yoga Vol. I; Pag. 84
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 26 marzo 2012 : 17:13:09
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L'interiorizzazione e l'introspezione sono indispensabili per la crescita e la trasformazione. L'interiorizzazione inizia con il portare l'attenzione dall'"esterno" all'"interno" del nostro essere, poi a prendere sempre più coscienza del "p...aesaggio" di quel mondo, delle energie che lo pervadono, fino ad unificare "interno" e "esterno" in un unico "campo" su cui è possibile esercitare la vera volontà che si coniuga alla vera conoscenza . L'introspezione è l'esplorazione costante e sincera del mondo interiore.
Sri Aurobindo - La Sintesi dello Yoga Vol. I, Pag. 72
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Modificato da - amrita in data 03 aprile 2012 17:27:24 |
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niroshama
Membro Medio
144 Messaggi |
Inserito il - 27 marzo 2012 : 17:24:32
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La Mente agisce mediante rappresentazioni e costruzioni, separando e tessendo assieme i dati che ha costruito; può creare una costruzione sintetica e vederla come il tutto, ma quando cerca la realtà delle cose si rifugia nelle astrazioni: non ha la visione concreta, l'esperienza, il contatto che il mistico e il ricercatore spirituale inseguono. Per conoscere il Sé e la Realtà in modo diretto o vero, essa deve diventare silenziosa e riflettere un po' della loro luce, oppure superare se stessa e trasformarsi, e questo è possibile solo se una Luce superiore discende in essa o se essa stessa ascende in una Luce d’esistenza superiore, se l'assorbe in sé o s'immerge in essa.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 2 - pag. 23
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 02 aprile 2012 : 12:02:39
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In tutta la serie dei piani o gradi di coscienza non vi è da alcuna parte un vero abisso; vi sono sempre gradazioni intermedie collegate tra loro, e si può salire un grado dopo l'altro.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 2 - pag. 29
C'è una evidente analogia con la meccanica quantistica: la natura ondulatoria e quantica dei fenomeni e della sostanza coesiste senza contraddizione ed è correlata all'"osservatore". Analogamente vi è sia una sorta di "salto quantico" nella sostanza dei piani, sia una gardualità senza soluzione d icontinuità ... la coscienza si muove come vuole e come è più proficuo per colui che la esperisce
qui l'illustrazione di un aspetto.
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2012 : 17:17:16
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Ciò che accade nella vita ha sempre, dietro di sé, movimenti e forme preesistenti nei piani vitali occulti; ciò che avviene nella mente presuppone movimenti e forme preesistenti nei piani mentali occulti. Questo è un aspetto delle cose che, più progrediamo in uno yoga dinamico, più diventa evidente, preminente e importante.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 2 - pag. 31
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 05 aprile 2012 : 13:15:48
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Vi sono molti piani nella sua creazione, molti passi della Shakti divina. Alla sommità della manifestazione di cui facciamo parte, esistono mondi di esistenza, di coscienza, di forza e di felicità infinite, su cui risiede la Madre come Potere eterno senza veli. Là tutti gli esseri vivono e si muovono nella più ineffabile pienezza ed unità invariabile, sempre al sicuro tra le sue braccia.
Più vicini a noi sono i mondi di una perfetta creazione supermentale, nei quali la Madre è la Mahàshakti supermentale, potere d'onnisciente volontà e d'onnipotente conoscenza divina, sempre evidente nelle sue opere infallibili e spontaneamente perfette.
Là tuttI i movimenti sono passi della Verità, tutti gli esseri, anime, poteri e corpi di Luce divina, esperienze dei mari, £lutti e onde di un ànanda assoluto ed intenso. Ma i mondi nei quali noi dimoriamo sono quelli dell'ignoranza, i mondi della mente, della vita e del corpo, incoscienti della loro origine, e di cui la terra è un centro significativo e la sua evoluzione un movimento decisivo. Anche questo mondo, con la sua oscurità, le sue lotte e le sue imperfezioni, è sostenuto dalla Madre universale, mosso e condotto dalla Mahàshakti verso la meta.
Sri Aurobindo - Libretto " la Madre"
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 30 aprile 2012 : 17:49:22
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Quando si vive nell'essere interiore, si è consapevoli di una coscienza che comincia a diffondersi nell’universale, mentre la coscienza esteriore non è che un movimento superficiale proiettato dalle forze universali.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 5 - pag. 83
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 05 maggio 2012 : 17:40:31
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La coscienza esteriore è rinchiusa nei limiti del corpo e in quel pezzetto di mente e senso personali che dipendono dal corpo;vede solo l'esterno, vede solo le cose. La coscienza interiore può vedere invece dietro le cose, è cosciente del gioco delle forze, personali o universali, perché è in contatto cosciente con l'azione universale.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 6 - pag. 88
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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