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 L' INCREDIBILE
 Dall'Agenda di Mère
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miraluce
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Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 19 febbraio 2014 : 17:43:39  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Si va all’Obiettivo

È davvero una Volontà Suprema che presiede all’operazione – che poi dosa le sue «gocce»..
Sarebbe proprio una buona cosa se questa oscurità e questa menzogna fossero finite per sempre !
......
Non posso più credere di essere su questo sentiero «così» a caso. Tutto è guidato, anche gli sbagli. Si va all’Obiettivo.





Satprem - Carnets d'Une Apocalypse - Libro 3- 13 Agosto 1983

In questo disegno si può notare che Satprem ha appena ricevuto una rosa dalla Madre .....
Agenda -24 settembre 1966

(Mère dà una rosa a Satprem)

Questa è la pace, bambino mio. La pace. (Ridendo) Se sapessi quanta ce n’è qui! (gesto sulla fronte e al di sopra).
Io parlo, ma in fondo... E come vuole il Signore... Come vuole il Signore. Forse Lui si diverte a vedere la faccia che fa la gente!

Agenda- 19 novembre 1966

(Mère dà a Satprem una rosellina rosa:)
Ho una bella rosa per te. Sai cos’è?
No, Mère.
Me l’immaginavo!
Che cos’è?
È la tenerezza vera: quella del Divino. Noi non sappiamo pensiamo sempre a qualcosa di molto umano. Invece non è niente di umano...
(Mère chiude gli occhi, restando in piedi molto concentrata)...
E’ una sensazione particolarissima.





Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo


Modificato da - miraluce in data 19 febbraio 2014 18:09:51
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miraluce
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Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 24 marzo 2014 : 17:44:40  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Satprem - Carnets d'une Apocalypse -3 novembre 1983

Stamattina, quel vecchio Dolore era qui. Ho frugato tutto il mio terreno, scavato e scavato per arrivare alla radice di questo Dolore. Si penetrava in profondità quasi senza fine e sempre più brucianti, quasi schiaccianti. Tutta la vita mi passava davanti, ma non erano le sofferenze o le ferite più evidenti quelle che bruciavano maggiormente. Era come una Ferita senza volto e senza tempo; era forse come un bambino che correva nel sole, con tutta la sua allegria, la sua sconfinata fiducia, poi…inciampa, è l’oscurità, il dolore incomprensibile – una fede o un’illusione che si attacca; tutt’a un tratto si apre sull’Incomprensibile. È la «vita». E questo attimo senza volto, senza luogo e senza tempo, sembrava discendere così lontano nel fondo di innumerevoli vite – ed era sempre uguale. ....E vedevo che tutto quel Nettare, quella Meraviglia che ho conosciuto non aveva toccato tutto questo, non lo aveva guarito – era molto triste. Chiedevo e pregavo per una vera Guarigione...... Stavo dentro profondità schiaccianti fra la notte e il Raggio bruciante. Cercavo di offrire tutto questo alla grazia e al Sole. ......
Semplicemente, anziché ripiegarsi su sé stessa in una implosione finale, la vecchio infelicità cercava di distendersi al sole della Grazia divina.
È come l’intera storia del mondo in un uomo e in un istante.
Tutti gli uomini rinchiudono questa stessa storia nelle loro cellule e nei loro cromosomi. Lo indorano con un po’ di filosofia, di scienza o di religione, ma è un fatto cellulare.
Se un punto microscopico potesse offrirsi, qualunque siano le «conseguenze»…
E tutt’a un tratto si incontra il Volto della morte.
Il nodo dell’infelicità sta lì.

"Tutti gli uomini rinchiudono questa stessa storia nelle loro cellule e nei loro cromosomi." ... Abbiamo dentro di noi la nostra storia evolutiva, ben fissata nelle nostre stesse cellule e celata dentro in fondo alle caverne dell'inconscio ... è tutto il materiale grezzo su cui dobbiamo lavorare, un lavoro immane ... ma possiamo farcela, perchè comunque l'evoluzione è indissolubilmente connessa all'involuzione e i suoi semi sono presenti in ogni fase, ciascuno al giusto punto di "maturazione" ... pertanto nel nostro stesso corpo, nelle nostre cellule c'è anche il nostro futuro evolutivo, ben fissata nella stessa materia del corpo e sopra i cieli del nostro sovraconscio ...

Tutto è già dato e già presente, ciò che muta è la coscienza, è lei che viaggia e che con la sua avventura determina modi e tempi della trasformazione. P.Landi








Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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amrita
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220 Messaggi

Inserito il - 26 marzo 2014 : 12:40:30  Mostra Profilo  Rispondi Quotando


Certe esperienze mi fanno pensare che il senso dei limiti fisici non sia per niente necessario alla vita fisica — è un senso che va imparato, ma che non è necessario.
Si è sempre creduto che un corpo definito, con un’individualità separata, fosse una necessità — invece non è una necessità. Si può vivere fisicamente senza, il corpo può vivere fisicamente senza un’individualità separata... Per il corpo così com’è, cioè lasciato alle vecchie abitudini e modi di essere, è molto difficile: all’interno si viene a creare un modo dì essere che somiglia molto a un disordine — è difficile.

Capisci, sorgono di continuo nuovi problemi, per tutto — TUTTO. Non c’è una sola attività del corpo che non venga rimessa in crisi da questo modo d’essere [l’assenza di limiti fisici].
I processi fisici non sono più quelli di prima, sono cambiati, però ai ‘nuovi’ il corpo non si è ancora abituato, non c’è ancora un modo spontaneo. Cioè non gli viene naturale, ci vuole un vigilare continuo della coscienza: per qualsiasi cosa, anche per mandar giù la colazione, capisci? Sicché la vita diventa un po’ difficile: soprattutto, soprattutto quando vedo gente.

Vedo una quantità di persone, quaranta o cinquanta tutti i giorni, e ognuno porta vibrazioni che richiedono una continua messa a punto da parte di quella specie di Coscienza che sovrintende all’esterno... E io vedo, sai, come tante persone che vengono da me stando male, che credono di essere o che sembrano malate, o che lo sono veramente.., beh, provocano al corpo un malessere concreto: perché il loro modo di essere è il vecchio modo di essere.

La nuova coscienza fisica [del corpo di Mère] potrebbe evitare facilmente di ammalarsi; e invece, ah, è di una tale difficoltà non cascarci! Bisogna mantenere, con una specie di concentrazione cosciente, un modo di essere che non è naturale per la vecchia natura, e che è evidentemente il nuovo modo d’essere. Stando in quel modo nuovo, però, il corpo potrebbe evitare di ammalarsi. Ma sarebbe una fatica d’Ercole.
E difficile.

Capisci, tutte le impossibilità, tutti i ‘non si può, è irrealizzabile’ sono stati spazzati via, però quello che è stato spazzato via è il PRINCIPIO: per il momento sta ancora solo cercando di diventare un fatto, un fatto concreto.
E successo molto di recente, all’inizio di quest’anno. Ma ci sono ancora tutte le vecchie abitudini — potrei dire novant’anni di abitudini. Però il corpo SA, lo sa che si tratta solo di abitudini.
Ma...

Agenda di Mère – libro undicesimo – 5 agosto 1970

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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 23 settembre 2014 : 16:00:26  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

* Convincere il subconscio *


Il subconscio è disfattista a causa della morte fisica. Vedi, il subconscio ha l’impressione che per quanti sforzi e progressi uno faccia, alla fine c’è sempre la morte, dato che fino ad ora è sempre andata a finire così. Sicché il lavoro che adesso si sta facendo consiste nel cercare di infondere nel subconscio la fede, la certezza nella trasformazione. Ma è... una lotta d’ogni istante.

Agenda di Mère – libro dodicesimo - 22 dicembre 1971

commento:

Le nostre parti più basse sono un grosso impedimento alla crescita, finché non sono "convinte" a collaborare con essa ... diventano allora una grande risorsa perché sono anche serbatoi di energia che può essere impiegata appunto per la crescita ... in luogo di "essere convinte" si può utilizzare il termine "purificarle", oppure "illuminarle" o qualunque altro sia funzionale all'argomentazione mentale che stiamo trattando ...
Ma in concreto si tratta di utilizzare la mente al suo massimo livello, lasciando che sia essa a prendere la direzione delle parti ad essa inferiori e non consentendo a queste di dominarla, con la paura, i dubbi e l'oscurità di cui sono pregne ... poi occorre abbandonare anche la mente, avendone compreso i limiti, impregnare la mente con le luci provenienti dai piani sovramentali, l'intuizione, le rivelazioni, le ispirazioni, i movimenti creativi ... Occorre poi far scendere qualunque luce fino nel vitale, nel corpo stesso e poi più giù, fino ad illiminare le grotte profonde del subconscio ...

Tutto ciò senza tregua, in ogni momento, perché tutta la vita è yoga e tutto serve per questo movimento di purificazione ed unificazione delle parti del nostro essere ...
...
I movimenti essenziali in uno yoga integrale sono due, che si fondono alchemicamente in uno armonico e unico : il surrender (femminile) di accoglimento della Forza che scende ed opera e l'aspirazione, lo sforzo (maschile) che "tira" la Forza e prepara le condizioni perché Essa possa operare ...

Buon lavoro a tutti noi
Pino Landi

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 20 ottobre 2014 : 17:48:07  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tutto è come deve essere *

Agenda di Mère – Libro quinto – 28 novembre 1964

ecco venire la comprensione di tutte le persone che ho incontrato nella mia vita e con cui ho vissuto più o meno a lungo: per quali ragioni, a che scopo, con che intenzioni si trovavano lì, quali azioni hanno compiuto e come hanno fatto il lavoro del Signore (senza saperlo, lo sa Iddio!) per preparare questo corpo ad essere pronto per la trasformazione. Tutto un concentrarsi di una perfezione sbalorditiva! Stupendo! E talmente `inumano´! Contrario a tutte le nozioni morali, mentali, di saggezza umana tutte le cose che sembrano più assurde, più folli, più irrazionali e irragionevoli, più `ostili´, tutto così me-ra- vi-glio--sa-men-te intrecciato, oh!... per costringere questo corpo a trasformarsi.
E con una visione così chiara di come mai... come mai non si è ancora trasformato. Ah, ce n´è ancora di lavoro da fare!
...
Questo corpo è RAPPRESENTATIVO: in quanto corpo individuale, rappresenta tanti modi d´essere terrestri...
L´ho visto molto chiaramente: qualche tempo fa, un anno o poco più, credevo che il pensiero, l´atteggiamento o le convinzioni di alcune persone vicine a me fossero in parte la causa di certe difficoltà, soprattutto per quel che riguarda l´età - e invece non è vero! Quello che pensano e sentono gli altri è proprio quel che ci vuole per agire in quel campo! Perché SERVE a insegnare al corpo quel che deve sapere: dov´è che si annida la sua mancanza di ricettività, dove la sua inerzia, dove... Ah, la schiavitù dell´abitudine a una certa vibrazione è una cosa terribile, terribile!


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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ravi
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200 Messaggi

Inserito il - 09 febbraio 2015 : 15:11:26  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
* identificazione nel corpo *
E´ da tanto che il corpo non si sente più separato da niente - da niente, niente. C´è anzi una specie di identificazione continua con le persone che gli stanno attorno... a volte piuttosto fastidiosa, ma che io vedo come un mezzo di azione (di controllo e di azione.

Farò un esempio: il 4, l´ultima volta che ti ho visto, il dottore è partito per l´America; ha fatto colazione qui (ti avevo detto che era molto emozionato), per la sua partenza gli avevamo organizzato una specie di festicciola. Stava seduto come al solito per terra, accanto a me, che sedevo a tavola, di fronte alla luce; gli servivano da mangiare e nel prendere i cibi si voltava ogni volta verso di me. Era in uno stato di emozione acuta, anche se in apparenza non si notava niente di niente: a vederlo era tranquillissimo, non diceva una parola, non faceva niente di straordinario; ma interiormente...
Beh, a un dato momento l´ho guardato per incoraggiarlo a mangiare, e così i nostri sguardi si sono incrociati... Allora da lui è venuta dentro di me un´emozione così violenta che poco c´è mancato, immaginati, non mi mettessi a singhiozzare! ... E sempre qui, nella parte bassa del ventre, proprio nel ventre, che avviene quest´identificazione col mondo esterno.

Questa zona qui (gesto al di sopra del centro del cuore) è dominante; l´identificazione invece avviene qui (nel ventre); nel cuore domina la Forza (Mère raddrizza la testa); mentre qui (nel ventre) sembra ancora... Si tratta del vitale inferiore, voglio dire del vitale inferiore DELLA MATERIA, del sottogrado vitale della Materia. E in via di trasformazione, è qui che il lavoro va compiendosi materialmente. Ma tutte queste emozioni hanno ripercussioni piuttosto sgradevoli... .... E allora di soluzioni... ce n´è una sola. Immediatamente infatti ho chiamato il Signore, ho messo qui (ventre) la Presenza del Signore e ho visto che si tratta di qualcosa di davvero CONTAGIOSO. Avevo ricevuto le vibrazioni, mi erano entrate dentro dritte senza incontrare nessun ostacolo, e così la risposta aveva un considerevole potere di contagio. L´ho visto subito, perché le vibrazioni del dottore si sono fermate. Mi ci sono voluti alcuni minuti per farlo, ma tutto è andato a posto.
Allora ho capito che questa apertura, questa possibilità di venire contagiata, era rimasta per servire come mezzo d´azione - per il corpo non è certo gradevole (!), però serve come mezzo d´azione.
Agenda di Mère - Libro 5-7 marzo 1964
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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 23 marzo 2015 : 00:06:38  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
SATPREM – “Carnets d’une Apocalypse” – libro Terzo - 6 settembre 1982
Ciò che più difficile da “comprendere” per l’ego del corpo; è che non si tratta di un movimento di concentrazione ma di espansione; non si tratta di impiegare della forza ma di lasciarla passare attraverso le maglie.
Un fiore comprenderebbe meglio.
Il frutto si ferma nel suo alveolo zuccheroso e si decompone.
Un movimento solare.
---
Il corpo come un setaccio ! Tanti canaletti dal quale si espande il respiro !
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Effettivamente un esercizio utile è quello di "sentire" il corpo espandersi e ritrarsi con il ritmo del nostro respiro fisico ... la coscienza fisica impara in tal modo ad espandersi, comprende che non è legata rigidamente al corpo ... è per altro un modo di iniziare a gestire in modo consapevole la forza su un piano un poco più "sottile" di quello puramente fisico ... come dice Satprem un modo di imparare ad "espadersi"
P.Landi
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ravi
Membro Attivo




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Inserito il - 03 luglio 2015 : 12:15:06  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
* il vecchio modo *

Non so se sia per la forza dell´abitudine, oppure per farmi capire o per farmi vedere qualcosa, ma ogni volta che si rifà vivo il vecchio modo di funzionare ho la netta impressione di perdere il vero contatto, che la Cosa Vera sfugga, al punto di chiedermi come uno possa andare avanti così senza impazzire! Ecco quello che mi stupisce adesso, questa impressione di impazzire. Cioè il vecchio modo di funzionare scricchiola da tutte le parti, s´inceppa, non ha più senso - it misses the point, insomma: non trova il centro. Non è la Cosa VERA, ma sempre solo un pressappoco che tenta di imitare qualcosa di inimitabile. E così mi domando: «Ma che succede? Non starò mica diventando pazza? Non starò per caso perdendo le mie facoltà?...». E poi mi rendo conto che non è affatto così! Qua in alto c´è sempre una concentrazione immutabile, INCROLLABILE, continua, onnipotente. Basta una goccia di Quello, una scintilla di Quello, e tutti i problemi si risolvono. E allora vedo chiaramente che si trattava solo di una dimostrazione pratica dell´INADEGUATEZZA del vecchio modo di funzionare - per farmi ben convincere che il modo solito è completamente inadeguato. Una dimostrazione piuttosto difficile da reggere, fra l´altro.
Agenda di Mère – libro Terzo - 27 giugno 1962

Ad uno sguardo esteriore il mondo pare "peggiorare", e molto in fretta ... e in ciascuno nasce una insofferenza verso il mondo quale appare, la vita quale appare, le condizioni quali appaiono ...
E' il "vecchio modo" che sta giungendo alla sua "conclusione" fuori e dentro di noi ... vi saranno sussulti tremendi del "vecchio" che non vuol lasciare spazio al "nuovo", come sempre è accaduto nei passaggi evolutivi ...
Ma questa volta non è un passaggio come tanti ce ne sono stati, in cui il "vecchio" si modificava e "migliorava" per mantenere comunque la sua sostanza: questa volta è un mutamento sostanziale e radicale in cui la vecchia menzogna sparirà totalmente ed il nuovo sarà la Luce e la Verità che si instaureranno finalmente sulla Terra . Non vi saranno più o cicli eonici che hanno imperato sulla terra, ma il tempo si condenserà in un attimo eterno: un attimo di Coscienza infinita in cui ere ed accadimenti saranno preesistenti ...

Beati coloro che partecipano consapevolmente a questa meravigliosa avventura ...
Pino Landi


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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 15 dicembre 2015 : 18:33:12  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
* c’è quella Cosa e basta *

Agenda di Mère – libro Dodicesimo - 9 giugno 1971

Non ci sei ‘tu’, non c’è nessun ‘bisogna aspettare’, non c’è più nessun ‘verrà a suo tempo’, non ci sono più tutte queste belle cose ragionevoli, non esistono più: c’è quella Cosa e basta (Mère cala il pugno con forza), come una lama di spada. Quella e basta. MALGRADO E CONTRO TUTTI: il Divino. Il Divino e basta. Tutto questo pasticcio di cattive volontà, di ribellioni, di... Tutta roba (Mère alza solennemente un dito)... che va spazzata via.
E’ la voce che dice che quella Cosa ci ucciderà e ci distruggerà è la voce dell’Ego: è Mister Ego che tenta di farsi scambiare per l’essere vero.
Il corpo però ha imparato che anche senza ego lui resta quello che è: perché esiste per Volontà divina e nient’affatto perché c’è un ego. Noi esistiamo per Volontà divina, non perché abbiamo un ego. L’ego è stato un mezzo: un mezzo di tanti secoli fa. Di tanti secoli fa. Ora non vale più niente, il suo tempo è finito. Ha avuto il suo momento, la sua utilità — ora basta, è passato, è alle nostre spalle. Adesso... (Mère cala il pugno): la coscienza è il Divino; il potere è il Divino; l’individualità è il Divino.
Questo corpo l’ha capito benissimo, l’ha sentito. Ha ‘realizzato’, come si dice in inglese, — realized, understood — che il senso di una personalità separata è ASSOLUTAMENTE, totalmente inutile, nient’affatto indispensabile alla sua esistenza, totalmente inutile. Il corpo esiste grazie a un altro potere, a un’ altra volontà che non è individuale, non è personale: la Volontà Divina. E diventerà quel che deve diventare soltanto quando sentirà che non c’è più differenza fra lui e il Divino. Ecco tutto.
Tutto il resto è falso — falso, falso, falso: è una Menzogna che deve sparire. Esiste un’unica realtà, un’unica vita, un’unica coscienza (Mère cala il pugno).’ il Divino.

(Mère guarda con grande intensità Satprem, che posa la fronte sulle ginocchia di Mère)
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garuda
Membro Medio



139 Messaggi

Inserito il - 21 dicembre 2015 : 14:28:51  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Esperienza di Satprem sulla respirazione

Satprem - Carnets d'Une Apocalypse -Libro 7-24 marzo 1987

Innumerevoli volte ho notato l’intima relazione tra questa Potenza e la respirazione. Voglio annotarlo come lo sperimento. Quando si arriva alla fine dell’espirazione, questa Potenza si insinua nella Materia come un cuneo, è in questo momento che la respirazione fa “han” come quella del boscaiolo che affonda la sua ascia, e i piedi ricadono sui talloni (per raddrizzarsi dopo sulle punte). E ogni volta si ha la sensazione concreta (tallonata e respirata o espirata) che questa Potenza – un po’ più di questa Potenza – letteralmente entri, si installi nella Materia generale sotto i piedi.
Questo è ciò che accade.
Tutto ciò si svolge automaticamente, senza volontà cosciente da parte mia. E’ la Potenza che determina il ritmo e il movimento.
Quando ci penso, è questo forse il significato del “è tutto uno” della mia visione. La Potenza (il cavallo) e il corpo si muovono con un solo movimento. E’ lo stesso ritmo.
E allora mi ricordo dei Rig Veda: “he sets flowing in one movement human strenghs and things divine”. (Egli fa scendere con un solo movimento le forze umane e le cose divine) (IX 70.3).
Ciò aveva un senso molto più preciso (concreto) di quanto immaginassi !
E’ sempre la stessa cosa: non si sa mai fino a che punto le esperienze dei Rishi, di Sri Aurobindo e di Mère siano precise e CONCRETE.

Il tempo non è affatto quello che sembra.
Non scorre in una sola direzione,
e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Albert Einstein
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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 29 dicembre 2015 : 16:37:31  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
*[Il corpo] deve imparare un nuovo modo di essere.*

L’umanità ha un terrore (probabilmente è stato necessario in un certo periodo, migliaia d’anni fa, non so), un terrore del Divino. Per l’animale umano, il Divino corrisponde alla propria scomparsa. E in realtà è la scomparsa dell’ego. Ma la scomparsa di questo ego qui [fisico]... Per tanto tempo il corpo ha creduto che con la scomparsa dell’ego sparisse anche l’essere, che sparisse anche la forma. Invece non è vero! Non è vero. Comunque adesso il corpo è pronto a vivere senza ego...
Il difficile è che le leggi solite della vita non valgono più.
Sicché da un lato restano tutte le vecchie abitudini, e dall’altro c’è da imparare la nuova cosa.
E’ come se le cellule del corpo... non le cellule: è come se l’organizzazione che crea la forma, che tiene unito l’insieme e gli dà quella forma che noi chiamiamo umana, dovesse imparare che può esistere senza sentirsi un’individualità separata. È strano: senza il senso dell’ego. Da migliaia di anni si era abituata a esistere separatamente solo perché c’era un ego — e invece senza ego il corpo continua a esistere... grazie a un’altra legge che non conosce ancora e... che per lui è incomprensibile. Non si tratta di una volontà, non è... Non so... è una cosa.. un modo di essere.
Anzi, miliardi di modi di essere.
[Il corpo] deve imparare un nuovo modo di essere.

Agenda di Mère – libro 12 - 5 giugno 1971

ONESELF is us!
We are not “one of the many”,
we “ARE” the many!
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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 30 dicembre 2015 : 15:45:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
SIAMO il Divino, che si è dimenticato di Sé.

Io la chiamo ‘Coscienza Suprema’ perché non voglio chiamarlo ‘Dio’...
È una parola talmente piena di... Sì, una parola piena di falsità.
Ma Dio non c’entra, è... Noi SIAMO — SIAMO il Divino, che si è dimenticato di Sé. E il nostro compito, il compito che abbiamo, è di ristabilire il contatto con... chiamalo come vuoi, non ha nessuna importanza.
E’ la Perfezione che dobbiamo diventare, e basta.
E’ la Perfezione, il Potere, la Conoscenza che dobbiamo diventare, nient’altro. Chiamalo come vuoi, non me ne importa proprio niente. Ma una cosa è necessaria: l’aspirazione. Bisogna tirarci fuori da questa melma, da questa stupidità, da questa incoscienza, da quest’orrendo disfattismo che ci schiaccia solo perché ce ne lasciamo schiacciare.
E noi abbiamo paura. Temiamo per la vita di questa roba qui (Mère si tocca la pelle delle mani), di questa specie di roba qui, come fosse tanto preziosa, perché vogliamo restare coscienti. Ma allora uniamoci alla Coscienza Suprema, e saremo coscienti in eterno! E’ questo IL PUNTO: questo.
Mi viene da dire: noi facciamo coincidere la nostra coscienza con ciò che è mortale, e poi abbiamo paura di morire … E allora io dico: facciamo coincidere la nostra coscienza con la Coscienza eterna, e avremo una coscienza eterna.
È una stupidità inenarrabile!
(silenzio)

Agenda di Mère – libro 13 - 19 luglio 1972

Bisogna... mettere tutto questo al servizio del Divino, sempre. Sempre. Con fede, con una fede assoluta: succeda quel che il Divino vuole. E’ il Divino.., io dico ‘il Divino’ perché so cosa intendo con questa parola: la Conoscenza suprema, la Bellezza suprema, la Bontà suprema, la Volontà suprema — tutto... tutto quello che si deve manifestare per arrivare ad esprimere.., quel che si deve esprimere.
(lungo silenzio)
Il mondo com’è ci disgusta — noi abbiamo il POTERE di cambiarlo e invece siamo così scemi da non saper abdicare alla nostra sciocca personalità per... perché si realizzi una simile Meraviglia.
Tutta quella roba se ne sta accumulata nel subconscio: tutto quel che avevamo ricacciato da noi se ne sta lì, e adesso dev’essere messo in contatto con la Forza trasformatrice.., perché finisca il tempo di quest’incoscienza.
Bambino mio...
(Mère s’immerge in contemplazione per una mezz’ora)
Ibidem


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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 13 gennaio 2016 : 19:31:57  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
E questo, è ASSOLUTO

Questo “qualcosa che sa” nel corpo, è anche (e di più) “qualcosa che ama”.
E non è “amore” in un punto o in un centro dell’essere: è innumerevole nel corpo e IRRESISTIBILE come un fenomeno geologico. E con la semplicità irresistibile di una pianta: “Ma siete Voi, il mio Sole ! Siete Voi, siete Voi …” E questo spinge – spinge – spinge verso Questo, a dispetto di tutto, non ci sono “questioni”, non c’è “male”, non ci sono impossibilità, non c’è il non c’è ! Siete Voi, siete Voi il mio sole ! Miliardi di piccole cose viventi al fondo del corpo, che spingono – spingono – spingono – tendono – hanno sete – sete – sete e poi è tutto. Siete Voi. E questo, è ASSOLUTO.
Libro 7 -18 marzo 1987

Satprem - Carnets d'Une Apocalypse


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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garuda
Membro Medio



139 Messaggi

Inserito il - 22 gennaio 2016 : 17:25:33  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
* E' una scelta tra la vita e la morte *

La Verità questo corpo l´ha vissuta stamattina in diverse riprese per alcuni secondi (che potevano essere delle eternità). Ma è evidente che se tutto fosse pronto perché `quella cosa ´ potesse stabilirsi, sarebbe l´onnipotenza.
E c´era una spiegazione così chiara, evidente, tangibile che mostrava com´è che succede di continuo - di continuo, di continuo dappertutto. E a meno di non farne l´esperienza non si può neanche capire, in nessun modo, la differenza: tutte le parole sono soltanto un pressappoco. Ma al momento in cui è vero... (Mère sorride beata)... Impossibile sapere se è durato oppure se non è durato: finite queste distinzioni. E niente elimina niente, è questo il più stupendo! C´è tutto, niente viene eliminato. E’ solo un fenomeno di coscienza. Perché in quel momento tutto quello che esiste diventa vero, e allora... Non elimina niente dalla Manifestazione, voglio dire; non c´è neanche il senso di un´eliminazione della Menzogna: la Menzogna semplicemente non c´è, non esiste. Tutto può restare esattamente com´è; non si tratta più che di una questione di scelta. Tutto diventa una questione di scelta: scegli una cosa oppure un´altra... E in uno splendore di gioia, di bellezza, di armonia, in una pienezza di coscienza luminosa in cui non esiste più oscurità - non esiste più. Ed è davvero, per così dire, una scelta tra la vita e la morte, tra coscienza e incoscienza (ma non quella che noi chiamiamo `incoscienza´, l´incoscienza del sasso, no). Uno non può sapere neanche cosa sia la coscienza finché non ha sperimentato `quella cosa
Sarebbe così bello poterla esprimere a parole - a questo punto sì che capisco i poeti! È come se quella Presenza ineffabile dicesse: «Lo vedi che Io ero sempre presente, ma tu non lo sapevi!». Qualcosa di vissuto nel fondo delle cellule: «Lo vedi, lo sai che sono sempre stata con te, ma tu non lo sapevi». E allora... (Mère resta a sorridere in contemplazione)... E appena un nonnulla - che cambia tutto.
È così che un morto può rivivere. Proprio in questo modo, grazie a questo cambiamento.

Agenda di Mère – Libro settimo - 31 agosto 1966

Il tempo non è affatto quello che sembra.
Non scorre in una sola direzione,
e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Albert Einstein
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ravi
Membro Attivo




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Inserito il - 17 giugno 2016 : 18:15:31  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

* Il corpo chiede di partecipare *

Agenda di Mère – libro Ottavo – 22 novembre 1967

Gli esseri umani hanno sempre cercato di diventare divini, ma nella mente e nel vitale: la storia dell’antica spiritualità insomma, che si ripete da secoli e secoli. Stavolta invece si tratta del CORPO. È il corpo a chiedere di partecipare. E’ un progresso assoluto ...

... Le cellule del corpo stanno diventando qualcosa di cosciente, di assolutamente cosciente.

Una coscienza indipendente, che non dipende affatto dalla coscienza vitale o mentale: è una coscienza del corpo.

(silenzio)

È quella mente fisica che Sri Aurobindo aveva descritto come un’impossibilità, come qualcosa che continuava a girare su se stessa e che avrebbe sempre continuato a girare su se stessa — incoscientemente, appunto, come una specie di macchina —, adesso si è convertita, si è fatta silenziosa, ha ricevuto l’ispirazione della Coscienza. E ha incominciato a pregare: con quelle stesse preghiere che prima erano monopolio della mente…

… Ma visto che succede in un corpo, può succedere in tutti i corpi!
Io non sono mica fatta in modo diverso dagli altri!
La differenza sta nella coscienza e basta. Il mio corpo è fatto esattamente della stessa sostanza, degli stessi elementi, mangia le stesse cose, è costruito nello stessissimo modo.
Ed era altrettanto stupido, altrettanto oscuro, altrettanto incosciente, altrettanto ostinato di tutti gli altri corpi al mondo.


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