Autore: Brunella
Data: 07/06/02 09:37
Scusate, non voglio fare quella che arriva per ultima e da l'impressione di essere nata "imparata", però volevo affrontare con tutti voi un argomento, che è poi quello per il quale non ho mai messo un bite o fatto ortodonzia. Se ci rifacciamo alle teorie dei chakra, alla psicologia di Lowen e Reich (e non possiamo ignorarle, anche se discutibili!), al lavoro della Mèzières e soprattutto per esperienza, poiché ho frequentato un lungo corso di massaggio per integrazione posturale, non possiamo ignorare il fatto che la mandibola e la mascella oltre che a mordere servano anche a "trattenere". Io non credo a quanto dice la signora Adriana, che malocclusi si nasce. Malocclusi si diventa, nella maggior parte dei casi, per una serie di comportamenti difensivi messi in atto dall'infanzia. Comportamenti che hanno lo scopo di non farci "sentire": stringere la mascella per contenere la rabbia e/o la paura e da qui iperestensione del collo, irrigidimento della catena posteriore, retroazione della spalla e lateralizzazione con successivo movimento a spirale, fino a terminare in cifosi-scoliosi-lordosi. Fin qui ci siamo: dalla mascella deriva tutta una sintomatologia dolorosa che nel tempo si cronicizza. Ma un sano lavoro riabilitativo non può non tenere conto degli effetti dirompenti del sentire le emozioni fino a quel momento anestetizzate. Questa è la ragione per cui il collarino non serve a niente e non servono a niente i busti riabilitativi per la scoliosi, perché creavano solo individui dritti fuori e flosci dentro, incapaci di affrontare la propria emotività fino a quel momento compensata e nascosta da un corpo malsano. Personalmente io ho molta rabbia nella mascella. Da lavori diretti di massaggio e sblocco dei masseteri ho avuto modo di sperimentare come diventi dirompente. Un raddrizzamento manuale, con riporto in asse della mandibola, mi ha fatto, anni fa, letteralmente esplodere fisicamente. Certo, quello era l'obbiettivo della scuola in cui lavoravo, lo scarico fisico dell'emozione, ma ho imparato anche che lavorare con emozioni sconosciute e possederle all'improvviso nella loro integrità è come sedere su una polveriera. Immagino che il lavoro graduale proposto da Appim permetta anche uno sblocco graduale dell'emozione, ma il fatto che non se ne parli apertamente in questi post mi fa temere che forse non ci sia eccessiva consapevolezza dell'argomento. Maurizio lo affronta quando dice che sono spariti gli attacchi di panico: nel suo caso nella sua mascella rigida c'era più paura che rabbia. Adesso dov'è questa paura? Sparita? Repressa altrove? Io non credo nei miracoli e credo che un buon lavoro su se stessi debba tener conto di questo aspetto. Scusate la lunghezza del messaggio: volevo essere certa che arrivasse chiaro e diretto e volevo suggerire questo punto di riflessione per tutti.
Ciao
Autore: Luciano Baldetti
Data: 07/06/02 10:55
A ciascuno il suo, ognuno porta le proprie esperienze, le cose che tu cosi acutamente
osservi sono interessanti spunti di riflessione, io sono
un dentista e mi concentro su aspetti fisiologici e anatomici,
i pazienti autoriabilitanti si concentrano sulle proprie sensazioni
e sul proprio malessere spesso estremamente invalidante, forse un lavoro
riabilitativo di questo genere condotto in questo modo contribuisce anche
alla consapevolezza del problema, anche non cosciente, dare un nome od una
etichetta ad un sentimento o ad una emozione non vuol dire necessariamente
conoscerlo con maggiore profondità, se qualcuno si offre e si mette a disposizione
per portare anche il suo contributo
Autore: maurizio
Data: 07/06/02 13:35
Brunella, hai posto un problema davvero interessante a cui provero' a dare una mia spiegazione, avendo per anni studiato e praticato yoga a livello energetico.
Ti posso subito dire che, dove c'e' un allineamento energetico ovvero un'armonia di lavoro dei chakra,il corpo-mente si trova in stato di salute perche' tutto lavora secondo leggi fisiche e spirituali-psichiche ottimizzate.
Nel caso in cui si verifichi il famoso "sbilanciamento energetico" o perdita di armonia(tanto sbandierata da studiosi del settore),il corpo-mente inizia a risentirne ovviamente entrando in una fase patologica sia essa fisica che psichica.
Converrai con me che lo "sbilanciamento energetico e lo sbilanciamento mandibolare" suonano tutti e due come l'interruzione di un'attivita' che non e' piu' fluida come prima.......quindi patologica.
Lo sbilanciamento mandibolare, abbiamo dimostrato che indebolisce un lato del corpo(sempre quello di minor spessore dentario) e provoca lo spasmo muscolare dell'altro.........durante questa fase,ne risente la colonna cervicale(atlante -epistrofeo) oltre a tutto il resto della colonna vertebrale.
Si verifica cosi' un disallineamento dei famosi chakra con la perdita della famosa eutonia,ovvero,l'energia non scorre piu' in modo armonioso e il corpo-mente inizia a lavorare in modo non piu' armonico,il quale diventa poi,per effetto di stress e di sforzo fisico,patologico e cronico.
Riequilibrando la mandibola,si ripristina questo allineamento perso cosi' si acquista forza,energia vitale sia a livello fisico che psichico.
Spero sia chiaro....per me e' molto semplice il concetto, anche se non so scrivere ed esprimermi bene(chiedo scusa).
Questo e' il motivo della scomparsa degli attacchi di panico, della depressione,oltre a tutte le patologie fisiche.........ed e' anche il motivo per cui un beneoccluso sara' piu' robusto e si ammalera' molto meno di un maloccluso.
Ne parleremo ancora, ora devo scappare.
Buona giornata. Maurizio
Autore: Brunella
Data: 07/06/02 15:08
mauri, sei stato chiarissimo! comunque adesso mi confondi sulla tua posizione, o meglio sulle posizioni estreme che assumi, anche negli altri fora (ti ho seguito...). Se hai praticato yoga e dunque condividi l'impostazione energetica indiana, saprai che è di tipo ascendente: solo chi è stabile sulla terra può vivere le emozioni di pancia, raffinarle nel plesso solare, trasformarle in amore nel cuore, in espressività nella gola, in intuizione nella vista e infine in comunione col Tutto...invece l'impostazione data al vostro lavoro è di tipo discendente. Non che sia a favore dell'una o dell'altra, anche se propendo leggermente per quella ascendente, però ritengo che un lavoro efficace sia solo quello di tipo sincretico. La malocclusione si crea nel bambino solo dopo che ha messo i denti, cioè dopo i due anni, che esattamente il periodo in cui, dopo aver imparato a camminare (12-15 mesi, 1° chakra) inizia ad affermarsi nel mondo e anche ad arrabbiarsi (24 mesi, 2° chakra). Verso i 4 o 5 anni il bambino ha imparato a negoziare e ad esprimere sentimenti di affettività e dunque siamo allo sviluppo del 3° e 4° chakra. Con l'ingresso alle elementari inizia lo sviluppo del 5° e la piena capacità di affermarsi anche verbalmente e di influire sul mondo con il potere creativo della parola dialogica. Ed è proprio da questa fase che iniziano i problemi ai denti. Prima dei 7 anni non si interviene mai con l'ortodonzia. Ora, è forse un caso che le tappe evolutive seguano l'andamento dei chakra e dunque un percorso ascendente? E' chiaro che non si arriva dall'oggi al domani alla malocclusione o alla miopia, ma che sono il frutto di squilibri provocati nelle fasi precedenti. Non escludo che riallineare una mandibola non possa correggere anche un problema di appoggio plantare, ma non ne farei una fede assoluta. Io ho fatto le prove di forza contemporaneamente, sia dopo la verifica su pedana stabilomentrica, sia con la bocca aperta. Trovo che entrambi i percorsi siano validi. Spesso è il plesso solare il punto di disturbo: quando un bambino ha una mamma sempre arrabbiata o depressa, che non gli insegna a trasformare le emozioni di pancia, primordiali, in qualcosa di più costruttivo e civile, l'energia si blocca lì. Le emozioni forti non riescono ad essere mediate dal cuore e arrivano alla bocca con la loro potenza e se non c'è possibilità di esprimerle si cristallizzano per sempre in una morsa...ma forse questa è solo filosofia della malocclusione...un bacio a tutti
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Autore: maurizio
Data: 07/06/02 20:07
Brunella, sono in parte d'accordo con te, tuttavia,gli stessi indiani tendono ad unire e non a dividere..........mi pare strano pertanto che partano da un presupposto di ascendente o discendente.
Che sia ascendente o discendente,rappresenta solo un punto di vista;io intendo dire che se tu blocchi per esempio la comunicazione tra il chakra 5 e 6......per es. con l'estrazione di un molare......sicuramente il tuo flusso energetico si interrompera'.
Con questo non voglio dire che tutto sia creato dalla malocclusione,anzi!.......bisogna pero' dire che tante patologie ad eziologia sconosciuta potrebbero partire proprio dal disequilibrio energetico provocato dalla malocclusione.
E per dire questo,non occorre essere maestri yoga o luminari della scienza........un bambino di 6 anni lo puo' capire benissimo.
La mia domanda e': perche' si tende a occultare tutto cio' che fa bene?
La mia risposta e': per questioni economiche.
Meditate!Meditate!
Autore: VALTER
Data: 07/06/02 17:44
Io sono già intervenuto una volta per cercar di far capire a qcuno che non è eliminando il problema meccanico che si ottiene la guarigione.
Casomai lenendo il sintomo (doloroso) ne ha un beneficio anche la psiche .A questo punto si mette in moto la vix medicatrix, e cioè la capacità del corpo di assorbire i colpi e restaurare il normale flusso energetico che apporta benessere generale.
A parer mio Le persone che hanno problemi da maloclusione hanno di base un problema conflittuale profondo , e le origini sono da ricercare nei rapporti dell'essere e il mondo (praticamente dal concepimento). Questo vuol dire che i malocclusi hanno bene evidente un carattere tale da render il problema "morso" prevalente.
Detto questo credo che siate d’accordo se dispongo cronologicamente quest'ordine dei fatti.
- Tutto nasce nella coscienza
- il corpo energetico (aura) mostra i blocchi energetici che assecondano ciò che vogliamo veramente a livello cosciente
- il sintomo fisico arriva quando il problema conflittuale non viene risolto con un gioco di valvole (cakra) che compensano gli squilibri energetici provocati da uno stato d'animo particolare.
Digerito questo è evidente che se non si rimuove la causa scatenante non si arriva alla sparizione completa del sintomo, ossia alla guarigione.
Nel caso in cui non esista un lavoro parallelo di ricerca interiore di supporto alla correzione puramente materiale, stento a credere nella risoluzione del problema.
Posso casomai ipotizzare uno spostamento del blocco energetico a livello non manifesto su altri organi che mostreranno ( al primo momento di crisi) il loro sintomo tipico ricollegabile al cakra a essi correlato.
E' noto infatti che eseguire una pulizia pranica in maniera inadeguata possa causare altre patologie minori, e comunque facilmente rimovibili, da un terapeuta esperto. Altresì credo che eliminare un problema meccanico senza andare a vedere la salute della persona, dell'uomo intendo, non possa giovare a tutti i livelli di salute.
Non curiamo una parte dell'uomo, ma curiamo la sua esistenza.
cordialità
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Autore: maurizio
Data: 07/06/02 20:14
Ti spiego.......sarai sicuramente a conoscenza di un potere occulto che ha il controllo quasi totale delle menti del pianeta......ebbene, come fa una persona che non sa (o per lo meno non e' consapevole) quale sia il problema che gli mette il bastone tra le ruote?
Mettere mercurio in bocca alla gente,sbilanciare le mandibole di ognuno dopodiche occultare tutto.............rende le persone degli automi e piu' facilmente gestibili.......il paradosso e' che i dentisti hanno dei prezzi esorbitanti!
Lascia stare l'aura e quant'altro.....pensa piuttosto che paradossalmente ci viene imposto di camminare quando a livello inconscio ci vengono tagliate le gambe...........per forza che diventi depresso e vulnerabile.
Dimmi cosa ne pensi; credo di essermi spiegato! Se no, abbi pazienza!
Maurizio
Autore: Brunella
Data: 08/06/02 16:56
Il problema che mi ponevo era quello
delle emozioni imprigionate nella mandibola. Non sono convinta che il bilanciamento da solo assesti l'emotività
inespressa e poiché personalmente sono spaventata dalo scoppio di emozioni sconosciute e dunque parzialmente ingestibili,
mi chiedevo e chiedevo se altri si fossero trovati a fronteggiare questo problema e come l'avessero poi affrontato.
Che poi l'eziologia sia ascendente, discendente, centrifuga o centripeta, se ad essere sbilanciato sia il secondo o il
quarto chakra mi è del tutto irrilevante...non parliamo poi dell'aura. E' la stessa cosa che contesto ai reichiani:
ti sblocano i segmenti corporei, ti fanno sfogare lì per lì, ma poi, nel tempo, tutto ritorna come prima,
perché il malessere psicologico non è stato elaborato. Personalmente io seguo la strada delle integrazioni,
in tutti i campi, senza tanti bianco e nero ma con moltissimi grigi.
Autore: Valter
Data: 08/06/02 17:37
Io insisto nel dire che l'uomo và prima di tutto ascoltato. Ognuno , anzi diciamo chi ha un malessere ( tutti no?), esprime il suo stato d'animo, con le stesse parole che usa per descrivere il problema.
Ho citato aura e chakra per stare sul vs tono, però non posso prescindere dal vedere cosa sente la persona che ha un problema di qualsiasi natura esso sia.
Devo sapere cosa mangia, che lavoro fà, che hobbies ha, se ha figli, se da bimbo giocava con i coetanei, come dorme, che sogni fà, cosa pensa e come "colora" gli avvenimenti della sua vita.
Ognuno poi è a se stesso, non esiste uno uguale che viva le emozioni allo stesso modo di un'altro.
Ripeto che i passi per la guarigione, e intendo guarigione e non sparizione del sintomo evvidente, siano il riconoscimento del conflitto profondo , e poi la cura di ogni spigolatura dell'essere. Potrà seguire una disintossicazione da amalgame, un riequilibrio posturale, una cultura spirituale di ricerca, una dieta adeguata , una ginnastica mirata, ma ricordiamoci che il puzzle da ricomporre è uno!.
Autore: maurizio
Data: 08/06/02 18:33
Brunella, hai detto una cosa sacrosanta: alla fine tutto ritorna!
La medicina alternativa in genere,non ha piu' che un effetto "analgesico"...non ha il potere di togliere una causa o per lo meno non siamo ancora in grado di farlo(o non ce lo ricordiamo piu')........non guardare rabbie represse nella mandibola o che altro........i muscoli della mandibola,rimangono contratti a causa della ricerca continua del parodonto(recettori nervosi del sistema nervoso autonomo quindi che agiscono a livello inconsapevole) della stabilita' occlusale che si e' persa ,o per una estrazione o per un molaggio o per un'otturazione piu' bassa.
Quando cio' si verifica, il parodonto non sente piu' un appoggio uniforme cosi' va continuamente a cercare quella stabilita',stringendo appunto e costringendo i muscoli a contrarsi in cerca di una occlusione che non si ha piu' a meno che si ricostruisca la giusta occlusione(tramite controllo muscolare).
Da qui il cane si morde la coda......a meno che si intervenga(con il metodo appim per esempio), si andra' avanti finche' lo stato di tensione diventera' patologico e cronico..........nessuna rabbia repressa.............un puro ed evidente fattore di equilibrio muscolare-posturale.
Autore: VALTER
Data: 09/06/02 12:34
Questa è una interpretazione, la tua. Mi và pure bene sai!
la mia è una interpretazione diversa, sicuramente più difficile da raggiungere, ma certamwente risolutiva per la salute dell'uomo!.
Autore: maurizio
Data: 09/06/02 15:08
PIU' difficile .......e non hai aggiunto il resto..........piu' COSTOSA! e senza certezze di guarigione.
E' un bello slogan il tuo caro Valter.
Ao! Ma perche' volete sempre avere voi l'ultima parola?
Che uno sia calmissimo e l'altro venga qui a pubblicizzare la naturopatia ,ok! Per favore, pero',giochiamo a carte scoperte.
Io con questo non ci guadagno niente quindi............
Saluti!
Valter,dici tante belle cose ma non entri mai nel merito del discorso e soprattutto sei completamente sprovvisto di contenuti circa quanto diciamo.
La gente vuole delle prove......e' stufa degli slogan!
Noi siamo prove viventi.
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