Autore: Guido Piantieri
Data:   01/08/02 11:52

Cara Adriana,
la mia dentista mi ha detto questo:
"Se io dico al mio paziente che non deve fare nessuna cura, nessuna
operazione ma solo una pulizia dei denti, sono una dentista onesta.
Però, il paziente va da un altro dottore che gli dice. "devi operarti".
E così il mio paziente pensa che questo dottore è più bravo di me, perché lo opera. Allora io perdo il paziente. Allora cosa faccio?
Lo opero io senza dirgli che non aveva bisogno dell'operazione".
Cara Adriana, non so se mi sono fatto capire, bo.
Ciaoo


Autore: Luciano Baldetti
Data:   01/08/02 12:11

Quello che dici ha un suo fondo di verità,viviamo in un contesto sociale in cui ci si lascia facilmente abbindolare dalle chiacchiere a dalla coreografia, l'immagine del medico bravo è quella del piacione che compare abbronzato nei vari talk show televisivi , in ambito gnatologico spesso la ridondanza di apparecchiature tecnologiche ( pedane stabilometriche, kinesiografi, elettromiografi) serve più allo spettacolo che alla terapia.
Ma io ho fiducia che la serietà dei professionisti e l'intelligenza dei pazienti alla fine avranno la meglio sui ciarlatani.
Diceva Abramo Lincon che puoi ingannare tutti per qualche tempo, puoi ingannare qualcuno per sempre, ma non riuscirai mai ad ingannare TUTTI per TUTTA la TUA VITA ...
E forse meschino ammetterlo ma sai quando metti in guardia qualcuno sulla eccessiva "aggressività" di alcuni operatori sanitari questo non ti da retta, e poi magari torna ammettendo che avevi ragione .... alcune soddisfazioni non le danno i soldi..... il brutto è che delle volte il malcapitato paziente non ci rimette solo i soldi ma pure la salute SIC



Autore: Raimondo
Data:   01/08/02 14:06

Colgo l'occasione (leggendo il titolo) per poter dire la mia sull'onestà dei dentisti. Purtroppo, già da molti anni (e ne ho "solo" 30), ho seri problemi con la masticazione perchè i miei denti si sono deteriorarti molto in fretta già durante la mia adolescenza. Non sto ad elencarvi i miei problemi, ma vorrei proporvi due quesiti di carattere etico sul mestiere del dentista in senso generale.
1) Come per la lotta contro il cancro non ci si muove per individuare le cause e, eventualemnte, eliminarle, così nella lotta contro le carie il dentista è l'ultima spiaggia di un percorso che dovrebbe fermarsi, nella maggior parte dei casi, prima. Mi spiego meglio. Basterebbe eliminare certi cibi, l'esposizione a fonti inquinanti, le sigarette ed adottare dei piccoli accorgimenti per ridurre sensibilmente molte malattie, tra le quali anche la carie. Purtroppo oggi assistiamo a spot televisivi in cui madri fotomodelle fanno mangiare ai loro figli chilogrammi di torte e pasticci di tutti i colori, tanto poi hanno il loro dentifricio che, come i nostri eroi, arriva alla fine e salva tutti. Mi sembra che questi passaggi pubblicitari siano un po' troppo sottovalutati se non, in certi casi, appoggiati. Dove sono i medici? Perchè non si fanno sentire?
2)Frequantando, in passato, diversi studi dentistici, ho notato come molte informazioni fossero date in modo completamente diverso dai medici. Alla fine ho pagato tutti, ma nessuno (nessuno) di questi dentisti si è mostrato "umanamente" interessato alla mia situazione ed alle domande che ponevo. Come se non bastasse un rapporto, ormai collaudato, di paziente-medico (io in basso e LORO in alto), le risposte che mi han dato tutti questi medici erano delle "bufale incredibili". Tutti hanno risposto alla mia richiesta di spiegazioni sulla tossicità dell'amalgama con un invito a non pensarci: "non c'è nessun fondamento di verità, in Svezia è bandita? lo fanno solo per promuovere altri materiali, si tratta di semplici operazioni di mercato."

Io trovo che se queste categorie (medici) vogliono continuare a mantenere un rapporto di superiorità rispetto al paziente, per via della loro professionalità, dovrebbero allora garantirla questa professionalità. Innanzitutto formarsi come dei seri "professionisti" e non dei ciarlatani quali adesso sono. Perchè finanziare questo comportamento offensivo verso il "paziente"? Malgrado tutti i miei problemi legati a carie e masticazione ho deciso da tempo di "Spazientirmi".



Autore: Adriana
Data:   01/08/02 23:16

Guido,
ognuno si deve comportare secondo coscienza.
Chi ne ha si comporta in un certo modo.
Chi non ne ha in un altro.

Bisognerebbe non avere bisogno di soldi.
Bisognerebbe sapere fare il proprio lavoro meglio di altri, non perché rende bene, ma perché piace.

Bisognerebbe che i pazienti nascessero sani e che imparassero fin da giovani a capirsi e a controllarsi da soli, in modo da alimentare il meno possibile
il business che ruota attorno ai malati.
Business che poi dovrà essere comunque sostenuto - anche nei momenti di crisi....anche a costo di compromessi.

Bisognerebbe che i Medici nascessero con una mentalità da medici e non da commercianti.

Un saluto a te e alla tua dentista.



Autore: Adriana
Data:   02/08/02 00:22

Raimondo,

se noi pazienti riusciamo a portare a termine la nostra riabilitazione nonostante lo scetticismo dei Medici ;
se costoro negano la validità delle nostre affermazioni e metodiche;
se la situazione è questa....
significa che la Medicina non sa discernere, non sa sperimentare, non ha coraggio, è nel buio, è in confusione, è nell'errore e rimanda la soluzione dei mali attuali del mondo al momento in cui la Ricerca Genetica darà i suoi frutti....

Non sanno risolvere lo sbilanciamento di un corpo e di una bocca...
e vogliono avventurarsi nella Ricerca Genetica....

Se i pazienti capiscono e i Medici no... cosa significa ?

Significa che chi ha fiducia nella Medicina di oggi si mette nelle mani sbagliate... fa da cavia... fa il loro gioco... Probabilmente molti sono in buona fede, ma sbagliano. E allora ? Un medico che sbaglia in buona fede che medico è ? Rovina una vita, due vite, mille vite... Mille medici che sbagliano ....
Mille per mille = un milione di malati cronici...
al posto di un milione di individui attivi, non eterni certo; ma destinati a vivere sani a lungo, a lungo.....


In Europa, in America questa è la situazione.
C'è tutta questa massa di gente matura e di anziani benestanti e di invalidi da sfruttare economicamente secondo i ritrovati della "scienza" gente con queste artrosi deformanti...... con infiniti disturbi collegati ...

C'è lo sfruttamento del malato sbilanciato di corpo, che malato vero e proprio all'inizio non era certo; ma che lo è diventato poi per errore di diagnosi, di terapia, per l'accumulo di medicinali, per l'eccesso di cure...


Autore: shakti
Data:   07/08/02 02:44

Sarebbero molti gli aspetti da considerare, dalle scorrettezze più grossolane a quelle più sottili e più subdole.
Vediamo alcune cose che non cataloghiamo di norma sotto l'eticchetta di "onestà"

- C'è il dentista che ama sottolineare ad ogni occasione che lui è un esperto gnatologo, uno dei pochi iscritti della città all'associazione italiana di gnatologia. Il paziente ancora alle prime arrmi nel valutare la competenza in merito, crede sia un titolo di merito che presupponga una specializzazione. Scopri poi che chiunque può iscriversi, basta pagare la quota.
Nella pratica questo "esperto" fa solo molaggio, così alla carlona, senza punti di riferimento, una cartina in bocca e via, in pochi minuti sei rovinato, cuspidi azzerate.
Incompetenza certo.
Ma dov'è l'onestà?
E' sincero con se stesso e col paziente chi non considera il proprio limite distruggendo la bocca del malcapitato?

L'otodontista che ti sposta i denti come fossero birilli anno dopo anno per cinque lunghi interminabili anni, senza arrendersi al suo limite, è onesta? E' onesto chi ti rassicura che tutto è ok mentre le radici si stanno rissorbendo?

Sono onesti dentista e ortodontista quando non ti prospettano che finirai con le arcate splintate? Con due ferri in bocca?

L'ortodontista che, smontandoti l'apparecchio, miracolosamente trasforma una terza classe in una prima, ignorando l'esistenza dei condili, è onesto? E quando dopo conseguente dissesto sparisce facendo il ponzio pilato è onesto?

Il dentista che ti fa un bite rifiutando di ascoltare le tue percezioni ( ti zittisce aggressivamente) e poi ti manda il sistema in tilt è onesto?
Vede il fallimento ma non ti restituisce l'anticipo. Non ha nemmeno avuto le spese di laboratorio perchè te l'ha fatto direttamente in bocca!.

E quello che si fa pagare tutto in anticipo e quando il bite ti ha provocato un collasso diventa irreperibile, è onesto? E quando sposa la tesi psicosomatica per giustificare il suo fallimento è onesto?
Mettiamoci pure l'ignoranza delle connessioni (ma possiamo poi sempre tollerarla? ) ma la malafede la tocchi con mano,
gliela leggi in faccia ormai. Bara con se stesso e ti proietta tutti i suoi problemi ...ovviamente psicosomatici...

E quello che pubblica la tua storia dettagliata sulla sua rivista senza il tuo consenso è onesto? Ti ha fatto pure un regalo. Ha decretato ai quattro venti (senza averti nemmeno mai visto) che sei un tipico caso psicosomatico.
E' onesto fare diagnosi senza vedere la persona? E' onesto fare una aprioristica difesa della categoria ai danni di un paziente?


Non procediamo oltre.
Ma quante saranno le storie in cui disonestà, incompetenza, leggerezza e presunzione vanno sotto braccio?

Nelle cause per danni subìti che posto occupa l'onestà?
Siamo allo zero point.