Malattie e scienza medica





Le epoche più sane dell'umanità furono quelle in cui non c'erano rimedi materiali.

Il medico lancia una droga sulla malattia: a volte colpisce il segno, a volte lo manca.
I colpi mancati non vengono presi in considerazione,
i colpi messi a segno vengono preziosamente tesorizzati, contati ed eretti a sistema per farne una scienza.

Non sono tanto le medicine che guariscono quanto la fede del malato nel medico e nelle medicine.
Questi e quelle sono solo grossolani surrogati della fede spontanea nel nostro potere personale che essi stessi hanno distrutto.

Ci vorrà molto tempo prima che l'autoguarigione sostituisca la medicina, a causa della nostra paura, della mancanza di fiducia in noi stessi e della nostra fede artificiale nelle medicine che la scienza medica ha insegnato alla mente e al corpo, facendone la nostra seconda natura.

Le malattie si prolungano inutilmente e terminano con la morte più di quanto non sia inevitabile, perchè la mente del malato sostiene la malattia del corpo e vi si sofferma.

La scienza medica è stata per l'umanità più una maledizione che una benedizione.
Ha stroncato la violenza delle epidemie e scoperto una chirurgia meravigliosa, ma ha pure indebolito la salute naturale dell'uomo e moltiplicato le malattie individuali;
ha introdotto nella mente e nel corpo la paura e la dipendenza; ha insegnato alla nostra salute ad affidarsi non alla solidità naturale, bensì all'incerta e ripugnante stampella dei farmaci.

La scienza medica è bene intenzionata e coloro che la praticano non raramente sono pieni di abnegazione, ma quando mai la buona intenzione dell'ignorante scienza ha impedito loro di fare del male?

La scienza medica è, per il corpo umano, come un grande Potere che indebolisce con la sua protezione uno Stato più piccolo, o come un ladro caritatevole che atterra la sua vittima e la crivella di colpi affinchè questa possa consacrare la vita a curare e a guarire il suo corpo distrutto.

La medicina è necessaria ai nostri corpi malati solo perchè essi hanno imparato l'arte di non guarire senza medicine.
Ma anche così ci accorgiamo spesso che, per guarire, la Natura sceglie proprio il momento in cui i medici hanno perduto ogni speranza di salvare la vita.

Anche se tutti i rimedi fossero efficaci in sè e tutte le teorie mediche valide, come potrebbero consolarci di avere perduto la nostra salute e la nostra vitalità naturali?
L'albero upas (velenoso) è sano in tutte le sue parti, ma è pur sempre un albero upas.

Un tempo l'uomo era naturalmente sano; se gli fosse permesso, egli potrebbe ritornare a quella primitiva condizione; ma la scienza medica perseguita il nostro corpo con un' innumerevole armata di droghe e assale la nostra immaginazione con orde di microbi voraci.

Preferirei morire e farla finita piuttosto che passare la mia vita a difendermi contro l'assedio dei microbi fantasma. Se ciò significa essere barbari e ignoranti, abbraccio gioiosamente la mia tenebrosa oscurità.

I chirurghi salvano e guariscono tagliando e mutilando. Perchè invece non cercano di scoprire i rimedi diretti e onnipotenti della Natura?

Le medicine spesso guariscono il corpo (quando semplicemente non lo disturbano o lo avvelenano), ma solo se il loro attacco fisico alla malattia è sostenuto dalla forza dello spirito; se si può far agire liberamente questa forza, le medicine sono superflue.




Sri Aurobindo
Il Dio che sorride
Riflessioni e aforismi


   









Lo spirito in noi è il solo medico assolutamente efficace, e la sottomissione del corpo allo spirito, la sola vera panacea.

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