|
Terapisti e terapieIl mondo della new age propone terapie e terapisti di ogni genere. Come scegliere e quale il criterio? La risposta non può essere univoca visto che ogni essere umano è diverso dall’altro. La verifica di norma si fa sempre dopo l’esperienza. Ci sono tuttavia alcuni fattori che possono essere evidenziati: Esistono terapie dure dove si usano modalità di lavoro piuttosto forti anche un po’ violente. Potreste sentirvi dire che sono efficaci, che bisogna andare al di là del dolore anche se state per svenire o altro che sia. Sconsigliamo questo tipo di scelta perchè il corpo, la coscienza del corpo non ama la violenza. Il corpo va considerato come il nostro bambino interiore e come tale va sostenuto, nutrito e manipolato dolcemente. Quanto al dolore bisogna saper distinguere il dolore gradevole da stiramento, distensione o scioglimento da quello fastidioso che crea insofferenza e contrazione. Quest’ultimo anche se al momento può sembrare di sblocco, non fa altro che mandare più in profondità le nostre tensioni compresa l’emozione di rabbia. E’ auspicabile che il terapeuta abbia la percezione dell’energia e non crei sblocchi bruschi e repentini sovraccaricando altre parti del corpo. Solo una sottile sensibilità puo’ far cogliere se il paziente sta assimilando o reprimendo. La fine del trattamento richiede sempre una pausa di "equalizzazione": è una fase molto importante in cui si armonizza l’energia che è stata smossa. E’ quindi il caso di diffidare di chi vi invita a mettervi subito in piedi. Sembra più che ovvio che la terapia non debba essere interrotta da telefonate: tale sconnessione non gioverebbe a conservare integro il flusso d’energia sia del paziente che di quello che s’instaura fra i due. Chi riceve il trattamento non deve mai sentire che l’attenzione del terapista va altrove. C’è da considerare che lo stesso tipo di terapia puo’ a volte essere praticata in modo molto diverso da due diversi terapisti.
emily thomas
|
|