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 L' INCREDIBILE
 Sullo yoga integrale
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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 10 maggio 2012 : 17:22:56  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La coscienza cosmica è quella in cui scompaiono i limiti dell'ego, della mente personale e del corpo, e si diventa consapevoli di una vastità cosmica che è uno spirito cosmico, o che ne è impregnata; si diventa inoltre consapevoli del gioco diretto delle forze cosmiche, delle forze della mente universale, delle forze della vita universale, delle energie universali della Materia e delle forze sovramentali universali.

Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 8 - pag. 93

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 14 maggio 2012 : 16:12:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Solo se si entra nella Coscienza cosmica si cominciano a vedere le forze all'opera e le linee su cui operano e ad avere qualche barlume del Sé cosmico, della Mente e della Volontà cosmiche...

… La Verità cosmica
è la visione delle cose da parte di una coscienza cosmica in cui le cose sono viste nella loro vera essenza e nella loro vera relazione con il Divino e l'una con l'altra …

… La Verità divina è la Verità dell'Essenza, della Coscienza, del Sé, della Conoscenza, della Luce, del Potere e della Beatitudine divini. È qualcosa da cui deriva il cosmo con tutti i suoi movimenti, ma è più del cosmo.



Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 20 – parte 8 - pag. 96-97

Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 30 maggio 2012 : 17:24:28  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La facoltà particolarizzante della Mente diventa Ignoranza solo quando si separa dai principi superiori di cui essa è un potere e quando agisce non soltanto con la sua tendenza caratteristica, ma anche con una tendenza ad escludere il resto della conoscenza, a particolarizzare innanzitutto, soprattutto e sempre e lasciando l'unità come un vago concetto da avvicinare solo in seguito, una volta completata la particolarizzazione, attraverso la somma dei particolari. Questa forma d'esclusione è lo spirito stesso dell'Ignoranza.

Sri Aurobindo, La Vita Divina - la Conoscenza e l'Ignoranza -

Bellissima descrizione del modus operandi della mente raziocinante, che funziona in modo del tutto dualista, separando sè stessa da ciò che desiderebbe conoscere, analizzando, separando le parti, classificando ... quando si limita a queste operazioni e resta nel campo dell'analisi, allora produce tecnica e non conoscenza ... Occorre che la mente riconosca, assieme ai sui pregi, anche i suoi limiti ed accolga l'esistenza di una visione di sintesi, unitaria, che non è solo la somma delle parti, ma anche dell'essenza ... e nell'essenza cogliere l'unità di tutte le cose, mente compresa ...


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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 09 giugno 2012 : 11:54:26  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Sri Aurobindo è venuto sulla terra non per fornire un insegnamento o una fede in concorrenza con fedi o insegnamenti anteriori,
ma per mostrare come superare il passato e aprire un sentiero concreto verso un futuro imminente e inevitabile
Mère
22 febbraio 1967
#9829;


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 12 luglio 2012 : 11:35:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

#8206;22. Agli uomini in costante yoga che Mi adorano senza pensare ad altro, apporto sicurezza e protezione .

commento di S.A.
Su questa terra e non fuori di essa dev'essere trovata la suprema Divinità; è qui che la natura divina dell'anima dev'essere sviluppata partendo dall'imperfetta natura fisica umana per scoprire, mediante l'unità col Divino, l'uomo, l'universo e l'intera verità dell'essere, per essere vissuta e farne una visibile meraviglia. In tal modo si completa il lungo ciclo del nostro divenire e si giunge allo scopo supremo.
Questa è l'occasione che la nascita umana offre all'uomo senza possibilità di sosta, finchè il risultato finale non sia raggiunto.
Non vedere altro che il Divino, essere ad ogni momento in unione con Lui, amarlo in tutte le sue creature, trovare in tutto la felicità divina, è la natura dell'esistenza spirituale dell'amante di Dio

Sri Aurobindo - Lo Yoga della Bhagavad Gita- Cap IX

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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 13 luglio 2012 : 12:21:28  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dobbiamo riconoscere Kurukshetra per quello che è: dobbiamo sottometterci alla legge che condiziona la vita alla morte, prima di poter trovare la nostra via verso la vita immortale; dobbiamo aprire gli occhi, con uno sguardo meno spaventato di quello di Arjuna, alla visione del Signore del tempo e della morte e cessare di negare, di odiare il Distruttore universale o di indietreggiare davanti a Lui.

Sri Aurobindo- Lo Yoga della Bhagavad Gita -Kurukshetra

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niroshama
Membro Medio




144 Messaggi

Inserito il - 17 luglio 2012 : 17:19:00  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Considerare l'idea della rinascita e le circostanze della nuova vita come una ricompensa o una punizione di punya [meriti] o di papa [demeriti] è una rozza idea umana di "giustizia", assai antifilosofica e antispirituale e che distorce il vero scopo della vita.
La vita, qui in questo mondo, è un' evoluzione e l'anima cresce con l'esperienza, sviluppando attraverso di essa questo o quell' aspetto nella natura; e se vi è sofferenza è proprio per fare questa esperienza, non per un giudizio inflitto da Dio o dalla Legge Cosmica per gli errori o le cadute che, nello stato d'ignoranza, sono inevitabili.



Sri Aurobindo – Lettere sullo Yoga
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 25 luglio 2012 : 12:43:19  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Va detto che esiste un'idea falsa e molto diffusa sulla reincarnazione.
Gli uomini immaginano di essere "loro stessi" a reincarnarsi, e questo è un errore evidente. E' vero che alcune parti dell'essere si amalgamano con altre e continuano così ad agire attraverso un nuovo corpo, ma non è il loro essere tutto intero che si reincarna, per la semplice ragione che gli uomini chiamano "me stesso" non una reale entità individualizzata, ma una personalità esteriore, la personalità fatta dal nome e dalla forma esterna.

La Madre- Colloqui sullo Yoga Integrale -1930-1938

Molto importante la distinzione che La Madre fa fra entità individualizzata e personalità costituita dal nome e dalla forma esterna.

Ogni livello di coscienza ha il suo livello di identificazione ed ogni identificazione rappresenta la "realtà" che viviamo.
Se ci identifichiamo negli ego avremo una "realtà" mutevole in ogni momento e saremo entità separate in un contesto esteriore a noi, quindi aggressivo ed inquietante: evidentente una realtà limitata e falsa. Se ci identifichiamo con l'Essere Psichico la nostra "realtà" cambia, sarà stabile e percepiremo la nosta essenza come parte del tutto ed il tutto in noi, in una armonia vibratoria che potremmo legittimamente chiamare Amore.
Le parti scisse hanno una esistenza illusoria, è il nucleo Divino che procede attraverso le esperienze per evolvere e manifestarsi.
Questo è il senso della reicarnazione, così come è il senso di tutto il "gioco" divino della Emanazione, e non si svolge nel falso tempo lineare mentale, ma nell'attimo eterno della Cosceinza Divina ... così come la "creazione" avviene ad ogni istante per "condensazione" dal non-Esistente all'Esistente, così la reincarnazione avviene, come diversa manifestazione di coscienza, in ogni istante.

Commento di P.landi

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niroshama
Membro Medio




144 Messaggi

Inserito il - 08 agosto 2012 : 12:51:22  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
quote:
Messaggio inserito da ravi
Molto importante la distinzione che La Madre fa fra entità individualizzata e personalità costituita dal nome e dalla forma esterna.


Mi ha richiamato questa bella pagina sul processo di individuazione
http://www.merkabaweb.net/individuazione.htm



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garuda
Membro Medio



139 Messaggi

Inserito il - 29 agosto 2012 : 11:44:03  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Quanto alla Madre e me, abbiamo dovuto provare tutte le strade, seguire tutti i metodi, superare montagne di difficoltà, portare un fardello di gran lunga più pesante del vostro o di chiunque altro nell’Ashram e fuori, subire condizioni di gran lunga più difficili, combattere battaglie, sopportare ferite, aprire strade attraverso paludi, deserti e foreste impenetrabili, vincere masse ostili: un lavoro quale, sono certo, nessun altro ha compiuto prima di noi. Perché la Guida del Cammino, in un lavoro come il nostro, deve non solo far discendere, rappresentare o incarnare il Divino, ma rappresentare anche l’elemento ascendente dell’umanità, portare tutto il fardello dell’umanità

Sri Aurobindo -Lettere sullo Yoga - Cap XXIII - Parte VIII-Pag 120


Il tempo non è affatto quello che sembra.
Non scorre in una sola direzione,
e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Albert Einstein
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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 06 settembre 2012 : 10:54:29  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Una rivelazione dal di dentro o una discesa dall'alto: questi sono i due modi sovrani della siddhi yoghica…
… Proprio per questo nel nostro yoga insistiamo sempre, come condizione indispensabile perché la sadhana dia i suoi frutti, su un’"apertura”: un'apertura della mente, del vitale e del fisico interiori verso l'interno verso le parti più profonde in noi, e un'apertura verso l'alto, verso ciò che è al di sopra della mente.

Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 21 – parte 2 - pag. 223-224


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 17 settembre 2012 : 17:26:52  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


In questo yoga il movimento avviene dall' alto verso il basso :
all' inizio i due centri della testa, poi il centro del cuore, quindi quello ombelicale e infine gli altri due.
Se l'esperienza superiore, con la sua coscienza, conoscenza e volontà superiori, si stabilisce dapprima e pienamente nei tre centri superiori, dopo è più facile aprire i tre centri inferiori senza creare troppo scompiglio.

DAlle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 21 – parte 3 - pag. 234


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merevita
Membro Medio




178 Messaggi

Inserito il - 26 settembre 2012 : 13:36:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Le forze ostili vengono tollerate nel mondo solo perchè
mettono alla prova la sincerità dell'uomo .
Il giorno in cui l'uomo diverrà completamente sincero,
esse scompariranno perchè non ci sarà più
alcun motivo del loro esistere

Conversazioni III- 13 Marzo 1949

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 06 ottobre 2012 : 20:02:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
La coscienza di verità deve penetrare tutto l'essere, dominare gli impulsi e calmare la mente fisica agitata.
Queste sono le condizioni preliminari della manifestazione.

***
Soltanto quando non siamo più agitati noi possiamo fare la vera azione al momento vero e nel modo vero.

Mère- Colloqui sullo Yoga Integrale


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 07 ottobre 2012 : 22:20:36  Mostra Profilo  Rispondi Quotando

Sull'altra sponda della coscienza cosmica esiste, e possiamo raggiungerla, una coscienza ancor più trascendente ,- che trascende non solo l'ego, ma il Cosmo stesso,- contro la quale l'universo sembra stagliarsi come un'immagine insignificante su uno sfondo incommensurabile. Quella coscienza sostiene l'attività universale, o forse la tollera; abbraccia la Vita con la sua immensità, oppure la respinge dalla Sua infinità

Sri Aurobindo- La Vita Divina - Libro I- Cap III -Pag 25


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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