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 L' INCREDIBILE
 Lo yoga del sonno e del sogno
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2013 : 17:19:27  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

C'è uno yoga del sonno e del sogno, raccomandato sia da Sri Aurobidndo che dalla Madre, che hanno per altro fornito innumerevoli indicazioni per praticarlo. Questo yoga ha come finalità l'evitare di scivolare nell'incoscienza durante il periodo di sonno, ma di continuare consapevolemente la propria sadhana anche durante questo periodo. Viene qui fornita la prima e più importante indicazione per lo yoga del sonno: una coscienza ampia e desta, durante la veglia, può essere mantenuta tale anche durante il sonno attraverso la volontà ed una specifica tecnica ... occorre però intanto averla realizzata ...

Potremmo segnalare qualche tecnica.
- L'intento di restare coscienti nel momento in cui si scivola nel sonno, possibilmente senza muoversi così come al risveglio per ricordare (not so easy)

Iniziamo dalle tecniche da usare la sera prima di dormire....
Perfetta l'indicazione di mantenere una precisa intenzione e volontà di restare coscienti di quanto accade nel sonno ... Occorre pertanto, nel periodo precedente il sonno, interiorizzarsi,richiamare e far scendere nel vitale nella mente e nello stesso corpo, la Quiete e la Pace ... Indurre il silenzio nella mente e iniziare poi a "lavorare" sulle immagini ipnagoniche che giungono alla mente nel momento in cui questa comincia a cedere al sonno ... queste immagini sono solitamente indotte da suggestioni inconsce o anche esterne a noi, occorre invece renderle perfettamente coscienti ed in sintonia ed armonia con il nostro lavoro e la nostra condizione coscienziale - Pino Landi

miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 03 dicembre 2013 : 18:51:20  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Nel sonno si passa molto comunemente attraverso una lunga successione di stati di coscienza sempre più profondi, fino a raggiungere lo psichico e riposarsi in esso, oppure di stati di coscienza sempre più elevati, fino a raggiungere il riposo in qualche silenzio e pace.
Pochi minuti passati in tale riposo costituiscono il vero sonno che ristora; senza di esso ci si riposa solo a metà.
E quando vi avvicinate all'uno o all'altro di questi mondi di riposo, cominciate ad avere sogni superiori ...

Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Libro 5- Cap XXIV-Parte 7




Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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jasmine
Membro Attivo




266 Messaggi

Inserito il - 05 dicembre 2013 : 17:00:02  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
" Per una sogno perfetto, la prima cosa che dovete fare è spegnere il vostro dialogo interno", l'emissario di sogno mi disse una volta, "Per migliori risultati nello spegnere il dialogo interno, mettere tra le dita cristalli quarzo lunghi circa due o tre pollici o una paio di ciottoli di fiume, lisci e sottili. Piegare le dita leggermente e premere i cristalli o ciottoli e le dita tra loro. "
L'emissario ha detto che perni metallici, se fossero delle dimensioni e larghezza di un dito, sarebbero ugualmente efficaci. La procedura consisteva nel pressare almeno tre elementi sottili tra le dita di ogni mano creando così una pressione quasi dolorosa tra le mani. Questa pressione ha la strana proprietà di intercettare del dialogo interno. La preferenza espressa dall'emissario era per cristalli di quarzo, ha detto che hanno dato i migliori risultati, anche se con la pratica tutto era adatto.

" Addormentarsi in un momento di totale silenzio garantisce un ingresso perfetto nel sognare ", ha detto la voce dell'emissario " e garantisce anche il potenziamento della propria attenzione di sogno.
"
Castaneda







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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 08 dicembre 2013 : 17:24:57  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Durante il sonno, la maggior parte delle persone entra soprattutto nel piano vitale, perché è il piano più vicino a quello fisico e dove è più facile rimanere. Si entra sì anche nei piani superiori, ma o ci si rimane brevemente o non ci si ricorda. Ritornando infatti alla coscienza di veglia, si ripassa attraverso il vitale inferiore e il fisico sottile, e siccome è lì che avvengono gli ultimi sogni, ci si ricorda più facilmente di essi.
Gli altri sogni vengono ricordati solo se sono rimasti fortemente impressi sulla coscienza che li registra, o se ci si sveglia immediatamente dopo uno di essi, oppure se si è imparato a essere coscienti nel sonno, cioè se si segue coscientemente il passaggio da un piano all'altro. Alcuni si esercitano a ricordare i loro sogni restando immobili al momento del risveglio e risalendo all' indietro il filo dei sogni.

Sri Aurobindo- Lettere sullo Yoga- Libro 5- Cap XXIV- Parte VII





Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 22 ottobre 2015 : 18:43:25  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Saper utilizzare i sogni
Quando ero a Calcutta, ho sognato che una persona vestita di bianco si avvicinava al mio letto tenendo in mano un fiore da Lei chiamato «nuova creazione» (la tuberosa). In quel periodo non conoscevo il significato del fiore. L' ho saputo soltanto dopo il mio arrivo qui. La forma che ho visto Le assomigliava.
I sogni sono molto interessanti, specialmente se si sa come utilizzarli.
Mère - Conversazioni -15 Febbraio 1951


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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tara
Membro




54 Messaggi

Inserito il - 26 ottobre 2015 : 18:35:16  Mostra Profilo Invia a tara un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Esperienza notturna di Mère bambina
--------------------------------------------------
Quando ero bambina - verso i tredici anni e per circa un anno - tutte le sere, dopo che mi ero coricata, mi pareva di uscire dal mio corpo e di sollevarmi in linea retta al di sopra della casa, poi della città, molto in alto.
Mi vedevo allora vestita di un magnifico abito dorato, più lungo di me; e mano a mano che io salivo, questo vestito si allungava stendendosi circolarmente attorno a me per formare come un tetto immenso sopra la città.
Allora io vedevo sbucare da tutte le parti degli uomini, delle donne, dei fanciulli, dei vecchi, degli ammalati, dei derelitti: essi si radunavano sotto l'abito disteso, imploranti soccorso, raccontando le loro miserie, le loro sofferenze, le loro pene.
In risposta la veste, flessibile e viva, si allungava verso ognuno di loro, e dopo averla toccata, essi venivano consolati o guariti, e rientravano nei loro corpi più felici e più forti rispetto a quando ne erano usciti.
Niente mi pareva più bello, niente mi rendeva più contenta; e tutte le mie attività della giornata mi sembravano scialbe e grigie, senza vita reale, rispetto a questa attività notturna che per me era la vita vera.

Mère - Prières et méditations - 22 février 1914







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sunrise
Membro Medio




174 Messaggi

Inserito il - 04 novembre 2015 : 17:39:09  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Il sonno deve essere gradualmente trasformato in riposo yoghico

Dalle "Lettere sullo Yoga" - Libro 5 – cap. 24 – parte 5 - pag. 223

Questo Sé è quadruplice:

il Sé di Veglia che ha l'intelligenza esteriore e gode delle cose esteriori, è la sua prima parte;
il Sé di Sogno che ha l'intelligenza interiore e gode delle cose sottili, è la sua seconda parte;
il Sé di Sonno, unificato, intelligenza concentrata, beato e che gode della beatitudine, è la terza parte ...
il signore di tutto, l'onnisciente, la Guida interiore.
Quello che è invisibile, indefinibile, evidente a se stesso nella sua personalità unica, è la quarta parte: questo è il Sé, questo è quanto dev'essere conosciuto.

Mandukya Upanishad, vv. 2-7
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