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garuda
Membro Medio
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Inserito il - 21 giugno 2016 : 17:14:16
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* Sapere di non sapere *
Agenda libro undicesimo – 3 gennaio 1970
... adesso il corpo, quando si trova davanti a “quella Cosa”, all’ignoto che preme per esprimersi, dice: «Ah, com’era facile quando credevo di sapere!» Adesso sa di non sapere niente. |
Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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ravi
Membro Attivo
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Inserito il - 29 giugno 2016 : 16:06:57
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* L'importanza di lavorare sulle abitudini *
Tutto il piccolo funzionamento subconscio delle abitudini, con tutte le gradazioni d´importanza che assumono nella coscienza generale e che, a seconda dell´importanza che si dà loro, rivelano in modo molto interessante tutta una scala di valori. C´è tutta una scala, dalle piccole manie del tutto superficiali - abitudini semplici e ovvie - fino a quelle dei veri maniaci o dei mezzi pazzi: tutta una scala di suoi funzionamenti. E quindi la percezione che si tratta solo di una questione di dosaggio: apparteniamo tutti alla stessa sostanza! … Sono tutte cose considerate `senza importanza´, e invece è proprio questa roba, tutta questa massa di cose, a impedire la trasformazione fisica. E siccome si tratta di cose minime (minime nel senso di APPARENTEMENTE senza importanza, ad esempio considerate irrilevanti dal punto di vista del pensiero), sono loro gli ostacoli peggiori. Ovviamente, se anche la coscienza ne è falsata, prima di tutto bisogna rettificare quella; ma io parlo di coscienze illuminate, che vivono nella Verità, che hanno un´aspirazione, e che si domandano come mai la loro intensità d´aspirazione produca risultati tanto poveri - ora lo so. La povertà dei risultati è dovuta al fatto che non si dà sufficiente importanza a queste piccole cose, che appartengono a un meccanismo subconscio e che consentono ad uno di
Agenda di Mère – Libro sesto - 10 OTTOBRE 1965
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anisha
Membro
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Inserito il - 14 luglio 2016 : 16:23:31
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* l'unica cosa da fare *
Quando siamo assaliti dalla visione di tutto questo disordine e di tutta questa confusione, c’è un’unica cosa da fare: entrare in quella coscienza in cui sappiamo che esiste UN SOLO Essere, UNA SOLA Coscienza, UN SOLO Potere — UNA SOLA Unità. E che tutto succede all’interno di questa Unità. Tutte le nostre piccole visioni, le nostre piccole conoscenze, i nostri piccoli giudizi, le nostre… è tutta roba che non vale niente, roba microscopica in confronto alla Coscienza che presiede al Tutto. Allora, se dentro di noi qualcosa si chiede perché esistono individualità separate, ci rendiamo conto che è per consentire l’aspirazione — perché possa esistere l’aspirazione, questo movimento, questa spinta a darsi, ad abbandonarsi, un movimento di fiducia e di FEDE. Ci rendiamo conto che è questa la ragione per cui si sono costituiti tanti individui separati. E diventare QUELL’UNO, con tutta l’intensità, con tutta la sincerità… è la sola cosa da fare. È la sola cosa da fare, l’UNICA cosa. E l’unica cosa che esiste. Tutto il resto... fantasmagorie.
Agenda di Mère – libro decimo – 16 agosto 1969
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ONESELF is us! We are not “one of the many”, we “ARE” the many!
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 29 luglio 2016 : 18:11:43
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il corpo si può trasformare
Per tutto l'antico yoga indiano il corpo è qualcosa d'intrasformabile, e rappresenta quindi una necessità transitoria destinata a sparire; mentre per Sri Aurobindo il corpo è trasformabile: sicché, dal momento in cui si sente trasformabile, invece di pensare a se stesso come individualità separata pensa a sé come al Signore. Ti garantisco, sai, è una cosa spontanea, naturale, è ...una beatitudine. Mentre sentirsi persona separata è una calamità dolorosa. .... è proprio per questo che ho detto: «Non chiedetemi quel che dovete fare, è nel vostro corpo che dovete saperlo». Io non posso, perché... il Divino si realizza in ciascuno in modo diverso – sennò al mondo esisterebbe una persona sola!
Agenda -Libro 10-18 OTTOBRE 1969
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ravi
Membro Attivo
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Inserito il - 04 agosto 2016 : 19:08:19
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* un fiore che fiorisce ovunque *
La Cosa si può manifestare ovunque, non ha importanza: si manifesta qui, o lì, o laggiù, non ha nessuna importanza, dappertutto. E dove sceglie di manifestarsi, lì si manifesta - ovviamente dove può manifestarsi al suo meglio. L'unica condizione - la sola - è di non consentire che ci si mischi l'illusione o l'inganno: bisogna tenerli a bada senza pietà, sennò... Non ci dev'essere posto per le astuzie dell'ego, no, non ne vogliamo sapere. Sono cose estremamente grette, meschine, stupide, inutili: fanno sprecare un mucchio di tempo e inquinano senza motivo l'atmosfera.
Agenda di Mère – libro Ottavo – 11 ottobre 1967
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 17 agosto 2016 : 17:43:09
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La coscienza delle cellule
Ecco cos’è che vuole la Nuova Coscienza (ci insiste tanto): basta con le divisioni! Essere capaci di capire l’estremo spirituale e l’estremo materiale, trovando.., trovando il punto di congiunzione, là dove.., diventa una forza reale. Questa Coscienza sta cercando d’insegnarlo al corpo anche coi mezzi più radicali. ..... E ti accorgi che appena la coscienza delle cellule assume l’atteggiamento giusto, quello che aveva l’aspetto di un disordine non appare più tale: cambia proprio natura...... Ma non solo. Il ‘sia fatta la Tua Volontà’ (cioè la rinuncia a preoccuparsi
minimamente di come sarà questa Volontà, vale a dire l’accettarla anticipatamente, qualunque essa sia) viene sostituito stranamente — stranamente — da una cosa che non c’entra niente col pensiero e sempre meno anche con la visione, qualcosa di superiore a tutt’e due, cioè da un tipo di percezione: un tipo di percezione nuovo per cui uno SA.
Agenda -Libro 11-3 GENNAIO 1970 |
Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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anisha
Membro
89 Messaggi |
Inserito il - 03 ottobre 2016 : 18:50:58
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* senso della separatezza *
Questa Coscienza è diventata attiva (e lo sta diventando sempre più) da quando il corpo ha perso il senso dell’individualità separata, dell’ego. Sembra che questa sia la base necessaria perché si manifesti. E infatti è da allora che ha cominciato. È davvero interessante. Sembra come se la divisione o la separazione — il senso di separazione — stesse per sparire. Sembra proprio si tratti di questo. C’è ancora semplicemente una specie di vecchia abitudine nell’espressione che non sa più come dire le cose ed è costretta a dirle al vecchio modo: sente benissimo che così non le esprime affatto, però non sa come fare. E con ogni genere di sottigliezze e di sfumature che prima non venivano colte affatto. Potrei fare degli esempi, di per sé insignificanti, però spontanei e continui, senza sforzi. Io so... Anche se non so che cosa sia questo ‘io’: è quello che parla, che raccoglie le esperienze; non è il corpo, ma quel che si serve di questo corpo o ci lavora. Sì, è la coscienza al lavoro in questo corpo; ma non come se lavorasse SU qualcos’altro da sé: infatti è identificata col corpo, ma contemporaneamente non è vincolata a quest’identificazione. Si sente completamente libera e indipendente, eppure è un’identica cosa col corpo... (mi chiedo che cosa potrai capire di quello che sto dicendo!...). Insomma, libera, indipendente MA AL TEMPO STESSO identica.
Agenda di Mère – libro decimo – 19 marzo 1969
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ONESELF is us! We are not “one of the many”, we “ARE” the many!
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ravi
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merevita
Membro Medio
178 Messaggi |
Inserito il - 17 ottobre 2016 : 17:04:07
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Satprem - Carnet d'une Apocalypse - Libeo 12 - 9 gennaio 1992
Con il corpo, non ci si può concentrare su un punto, sono milioni di cose simultanee, e di secondo in secondo – è molto difficile. È una totalità da cambiare in un solo colpo… Ci vuole un secondo molto preciso (!) Lo stesso per la Terra. Probabilmente ad ogni secondo, le galassie e i piccoli buon uomini camminano sullo stesso sentiero. E questo piccolo buon uomo, questo punto, contiene già tutto il suo passato, tutto il suo presente, e tutto il suo avvenire – se no non sarebbe a quel punto, e tutto deraglierebbe! Ebbene… non bisogna avere le vertigini. È evidente che è un solo un Corpo che si muove, imperturbabile, verso il Suo scopo. |
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