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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 15 marzo 2015 : 18:43:38
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«Nel nostro inconscio nulla è da rifiutare, ma semplicemente da riarmonizzare e trasmutare.» - Carl Gustav Jung
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 03 aprile 2015 : 21:12:33
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..... Devi sapere una cosa e non dimenticarla mai: ossia quello che è vero e sincero rimarrà sempre; solamente quello che è falso ed insincero scomparirà. White Roses 5 Ottobre 1955
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 10 novembre 2015 : 16:23:44
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"Ciliegio" - Esperienza di Mère in "Preghiere e Meditazioni" - 7 aprile 1917
Una grande concentrazione si è impadronita di me e mi sono accorta di identificarmi con un fiore di ciliegio; poi attraverso questo fiore, con tutti i fiori di ciliegio; scendendo poi più profondamente nella coscienza, in seguito ad una corrente di forza azzurrognola, sono diventata improvvisamente il ciliegio stesso, che stendeva verso il cielo , come altrettante braccia, i suoi innumerevoli rami carichi della loro offerta fiorita. Io intesi allora distintamente la frase seguente:
“ Così tu ti sei unita all’anima dei ciliegi ed hai potuto in tal modo constatare che è il Divino che fa al cielo l’offerta di questa preghiera fiorita.”
Dopo che l’ebbi scritto, tutto si cancellò; ma ora il sangue del ciliegio scorre nelle mie vene, e con esso una pace e una forza incomparabili; che differenza c’è tra il corpo umano e il corpo di un albero? Davvero nessuna, e la coscienza che li anima è ugualmente la medesima. Poi il ciliegio mi ha sussurrato all’orecchio: “E’ nel fiore del ciliegio il rimedio per le malattie primaverili”.
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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niroshama
Membro Medio
144 Messaggi |
Inserito il - 20 novembre 2015 : 14:00:37
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Dendranthema Xgrandiflorum - Vita nella materia *come possiamo sostenere che non c'è vita nella pietra e che non esiste mente nella pietra o nell'albero?* Un uomo dorme, crede di dormire un sonno senza sogni, ma sappiamo che in ogni momento la sua coscienza è attiva e sogna, sogna continuamente; egli non sa nulla del proprio corpo e di ciò che lo circonda e nonostante ciò il corpo svolge autonomamente tutte le operazioni necessarie alla vita. Nell'uomo svenuto o in trance si verifica lo stesso fenomeno di divisione dell'essere: la coscienza interiore attiva mentalmente è separata dal corpo che è mentalmente piatto come l'albero o la pietra, ma vitale e funzionante come l'albero. La catalessi mostra il fenomeno ancora più curioso di un corpo morto ed inerte come la pietra, privo finanche della vitalità dell'albero, e di una mente perfettamente consapevole di se stessa, dei propri mezzi e di ciò che la circonda, sebbene non più in possesso dei propri mezzi e quindi incapace di influire sulle circostanze esterne. Di fronte a tali esempi come possiamo sostenere che non c'è vita nella pietra e che non esiste mente nella pietra o nell'albero? La premessa del sillogismo con cui la scienza nega la mente all'albero o la vita alla pietra, cioè l'asserire che l'assenza di manifestazioni vitali o di consapevolezza mentale prova la non esistenza della vita e della consapevolezza mentale stesse, si rivela falsa. Emerge così, in ragione dell'unità della Natura e dell'intelligenza onnipresente in tutte le sue opere, la possibilità, e persino una certa probabilità, che l'albero e la pietra siano nella loro interezza simili ad un essere diviso, una forma non ancora penetrata e posseduta da una mente cosciente, un'intelligenza che sogna se stessa interiormente, o come nello stato catalettico, cosciente dell'ambiente circostante ma, poiché non ancora in pieno possesso dei propri mezzi (l'intelligenza nello stato catalettico è temporaneamente spodestata), incapace di manifestare segni di vita e di consapevolezza mentale o di agire energicamente sull'ambiente esterno.
Sri Aurobindo - L'Ora di Dio- Pag- 32,33
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 24 novembre 2015 : 16:59:15
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Curcuma - "Pace"
Dolce Madre, che cos'è una "pace sostanziale"
Vi è una pace negativa, ossia un'assenza di turbamento; una pace sostanziale è invece una pace positiva. Si può sentire una pace che è una cosa assolutamente positiva, che non è la negazione dell'assenza di pace, una pace che è una cosa solida, concreta, molto...quasi attiva, cioè che ha il potere di contagio, che può espandersi nell'intero essere e portare la pace anche là dove non c'era. Diventa una cosa positiva e molto concreta ...come se si toccasse qualcosa di solido. Questa è la vera pace. L'altra è semplicemente il passo che precede - la negazione del turbamento - cioè si è senza essere disturbati: non si ha alcuna vibrazione anche se si viene disturbati.
La Madre - Conversazioni - 13 ottobre 1954
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anisha
Membro
89 Messaggi |
Inserito il - 25 novembre 2015 : 17:15:12
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Dietro tutte le distruzioni -le grosse distruzioni della Natura - terremoti, eruzioni vulcaniche, cicloni,inondazioni ecc. o dietro le distruzioni umane - guerre, rivoluzioni, rivolte - c'è sempre il potere di Kali e sulla terra Kali lavora per affrettare il progresso terrestre. Tutto quello che è Divino, non solo nella sua essenza ma anche nella realizzazione, è aldilà di queste distruzioni e non può esserne toccato. In tutti i casi, l'estensione del danno dà la misura dell' imperfezione deve essere presa come lezione per l'indispensabile progresso.
Mère- Rose Bianche -8 Marzo 1965
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ONESELF is us! We are not “one of the many”, we “ARE” the many!
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 21 dicembre 2015 : 14:14:17
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Aloe vera -Sogni I sogni dell’infanzia sono le realtà dell’età matura
.....bisogna avere un forte potere di immaginazione, perché (sembra che io vi racconti delle sciocchezze, ma è la realtà) c’è un mondo in cui voi siete il supremo creatore delle forme: è il vostro mondo vitale. Voi siete il supremo creatore delle forme e potete rendere una meraviglia il vostro mondo se sapete usarlo. Se avete una coscienza d’artista, da poeta, se amate l’armonia, la bellezza, voi costruirete là una cosa meravigliosa che tenderà a spingersi nella manifestazione materiale. Quando ero piccola, è quello che io chiamavo “raccontarsi delle fiabe”. Non è per nulla raccontarsele con delle parole nella propria testa; è andare in quel luogo, che è vergine, e … costruirci una storia meravigliosa. E quando sapete raccontarvi una storia come quella, davvero bella, davvero armoniosa, davvero forte e davvero coordinata, quella storia si realizzerà nella vostra esistenza – forse non esattamente sotto la forma in cui voi l’avete creata, ma come una espressione fisica più o meno deformata di ciò che voi avreste fatto. Per far questo ci vogliono forse degli anni; ma la vostra storia tenderà ad organizzare la vostra esistenza. Ma ci son pochissime persone che sanno raccontare una bella storia; e poi ci mescolano sempre degli orrori, che dopo rimpiangono. Se si potesse fare una storia magnifica, senza alcun orrore dentro, niente altro che bellezza, ciò avrebbe una influenza considerevole sull’esistenza di ognuno. E ciò, le persone non lo sanno. Se si sapesse utilizzare questo potere, questo potere creatore nel mondo delle forme vitali, se si sapesse utilizzare ciò quando si è bambino, un piccolo bambino, perché è in quel momento che si costruisce il proprio destino materiale. Ma generalmente, le persone che sono intorno a voi, qualche volta anche i vostri piccoli amici, ma soprattutto i genitori e gli insegnanti, buttano là dentro di tutto e guastano tutto, sebben poche volta la cosa possa riuscire totalmente. Ma diversamente, se fosse fatto in quel modo, con il candore spontaneo di un bambino, potreste organizzare una esistenza meravigliosa (vi parlo del mondo fisico). I sogni dell’infanzia sono le realtà dell’età matura.
Mère - Conversazioni-18 aprile 1956
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 25 agosto 2016 : 19:22:20
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Perché dovrebbero esserci i terremoti per qualche movimento sbagliato dell'uomo? Quando l'uomo non c'era, non c'erano i terremoti? Se egli venisse eliminato da gas velenosi o in altro modo, essi cesserebbero? I terremoti sono una perturbazione nella Natura dovuta a qualche pressione di forze; una frequenza di terremoti può coincidere con una violenza di sollevamenti nella vita umana ma i sollevamenti della terra e della vita umana sono entrambi risultati di una collisione o pressione generale di forze, non sono gli uni la causa degli altri.
Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Libro 6 – cap. 28 – parte 4 - pag. 268
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