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amrita
Membro Attivo
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Inserito il - 11 ottobre 2012 : 14:56:52
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Per Forza intendo non l'energia mentale o vitale, bensì la Forza divina dall'alto; come la pace viene dall'alto, e anche la vastità, così fa questa Forza (Shakti). Niente si può fare, neppure pensare o meditare senza qualche azione della Forza. La Forza di cui parlo è una Forza che opera per illuminare, trasformare, purificare, per fare tutto ciò che va fatto in questo yoga, per eliminare le forze ostili e i movimenti sbagliati, e anche naturalmente per compiere il lavoro esteriore - non importa se grande o piccolo in apparenza - se esso fa parte della Volontà divina. Non intendo alcuna forza personale egoistica o rajasica.
Potere significa energia e forza, Shakti, che ci rende capaci di fronteggiare tutto ciò che accade, resistere e vincere, e anche eseguire ciò che la Volontà divina propone. Può includere molte cose: potere sugli uomini, sugli eventi, sulle circostanze, sui mezzi ecc. Questo potere, però, non è di tipo mentale o vitale, ma agisce mediante l'unità della coscienza con il Divino e con tutte le cose e gli esseri. Non è un'energia individuale che dipende da certe capacità personali, bensì il Potere divino che adopera l'individuo come strumento. Non ha una particolare relazione con le siddhi occulte.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 21 – parte 3 - pag. 260
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sunrise
Membro Medio
174 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2012 : 17:09:02
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Quanto alla Forza che discende nella testa, essa presenta due aspetti: uno è la pace, e quando questa predomina si ha quel senso di frescura; quando c'è invece una forte azione dinamica, la sensazione può essere di calore: è il potere di Agni. La maggior parte dei sadhaka sente queste due cose; non sono immaginazioni.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 4 – cap. 21 – parte 3 - pag. 269
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ravi
Membro Attivo
200 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2012 : 12:23:33
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La vera forza è sempre piena di pace. Coloro che sono veramente forti e potenti sono sempre molto calmi. Solo i deboli non sono rilassati. La vera calma è sempre un segno di piena forza. Mère - 4 Maggio 1954
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 22 ottobre 2012 : 18:04:33
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Tutte le esperienze possono essere portate fin nei più piccoli elementi costitutivi dell'essere … … la Coscienza superiore nel fisico più materiale … porta luce, coscienza, forza e Ananda nelle cellule e in tutti i movimenti fisici. Il corpo diventa cosciente e vigile; esegue i movimenti giusti sia obbedendo alla volontà superiore sia, automaticamente, con la forza della coscienza che è entrata in esso. Si diventa più capaci di controllare le funzioni del corpo e correggere tutto ciò che è sbagliato, agire sulla malattia, il dolore, ecc. Si ha un maggiore controllo sia sulle azioni del corpo sia sugli eventi che gli arrivano dall'esterno, controllo che riduce al minimo gli incidenti e i piccoli infortuni. Il corpo diventa uno strumento più efficace per il lavoro. Si diventa capaci di ridurre la stanchezza. Pace, felicità, forza e leggerezza entrano nell'intero organismo.
Dalle "Lettere sullo Yoga" - Libro 4 – cap. 21 – parte 3 - pag. 275
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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sunrise
Membro Medio
174 Messaggi |
Inserito il - 02 gennaio 2013 : 21:33:24
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Il potere necessario nello yoga è quello di affrontare lo sforzo, le difficoltà o le preoccupazioni senza stancarsi, deprimersi, scoraggiarsi o spazientirsi, e senza interrompere lo sforzo o abbandonare lo scopo o la propria risoluzione. Qualunque sia il metodo usato, la costanza e la perseveranza sono essenziali. Infatti, qualunque metodo si usi, la resistenza della natura in tutta la sua complessità sarà sempre li a ostacolano. Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga- Libro 1 - Cap V- parte VI- Pag. 260
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anisha
Membro
89 Messaggi |
Inserito il - 08 gennaio 2013 : 22:32:43
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Affrontate con gioia le vostre difficoltà, opponete un incrollabile buonumore agli ostacoli che nascono sulla strada della trasformazione. Il miglior modo per mettere in fuga il nemico è ridergli sul naso! Potete battervi e lottare corpo a corpo per giorni interi e il nemico dimostrare un vigore intatto: ma ridete di lui una volta soltanto e il gioco è fatto: se ne scapperà a gambe levate! Mère - Colloqui sullo Yoga Integrale - Pag 69
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ONESELF is us! We are not “one of the many”, we “ARE” the many!
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 13 gennaio 2013 : 14:01:01
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La volontà equanime ( uno degli aspetti nello yoga integrale) non dovrà necessariamente sentire rimorso, dolore o scoraggiamento per gli scogli che incontra; se queste reazioni accadono nella mentalità abituale, vedrà semplicemente fino a quale punto esse indicano un'imperfezione e la necessità di correzioni, e così saprà andare oltre nello spirito di una calma e serena direzione. Sri Aurobindo - la sintesi dello Yoga- Libro III- Cap 12 -Pag 154
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 18 gennaio 2013 : 18:34:11
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Questo yoga può essere fatto fino in fondo solo da coloro che lo prendono totalmente sul serio e sono pronti ad abolire il loro piccolo ego umano e le sue richieste per trovare se stessi nel Divino.
- Non si può fare in uno spirito di leggerezza o rilassamento; il lavoro è troppo grande e difficile, i poteri avversi nella Natura inferiore troppo pronti ad approfittare del minimo assenso o della più piccola apertura, l'aspirazione e la tapasya che occorrono troppo costanti e intense. - Non si può fare se c'è una petulante affermazione delle idee della mente umana o un'ostinata indulgenza alle richieste, agli istinti e alle pretese della parte inferiore dell' essere, comunemente legittimata sotto il nome di natura umana. - Non si può fare se si insiste nell'identificare queste infime esigenze dell...'Ignoranza con la Verità divina o anche con la verità minore ammessa sul cammino. - Non si può fare se si rimane attaccati al proprio sé passato e alle sue vecchie formazioni e abitudini mentali, vitali e fisiche; si deve continuamente dimenticare il proprio sé passato e vedere, agire e vivere da un livello cosciente sempre più alto. Non si può fare se si insiste sulla 'libertà' per la propria mente umana e del proprio ego vitale… … Meno di tutti questo yoga può essere fatto se coloro che se ne professano sadhaka continuano sempre a farsi centri, strumenti o portavoce delle forze dell'Ignoranza che ostacolano, rifiutano e ridicolizzano il suo stesso principio e obiettivo.
Dalle "Lettere sullo Yoga - Libro 5 – cap. 23 – parte 4 - pag. 70-71 |
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
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Inserito il - 23 gennaio 2013 : 17:32:49
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Se l'appello dell'anima è presente, anche se non ancora completo, nessun fallimento può essere definitivo e irreparabile, per quanto grandi e ostinate siano le difficoltà; anche quando si interrompe il contatto, esso viene nuovamente ristabilito, riallacciato e portato a termine. Qualcosa è all'opera nella natura stessa in risposta al bisogno interiore e, per quanto lentamente, porta a un risultato. Occorre però un certo consenso interiore
Sri Aurobindo- Lettere sullo Yoga -Libro 6- Cap XXVI - Parte I
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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sunrise
Membro Medio
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Inserito il - 24 gennaio 2013 : 16:54:41
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Scegliere senza preferire ed eseguire senza desiderare, è la grande difficoltà alla base dello sviluppo della vera coscienza e del controllo di se stessi. Indirizzarsi su questo cammino, vuol dire vedere la verità e farla esistere; ma scegliere così, senza nessuna simpatia personale per una cosa, una persona, per un'azione o una circostanza, è una cosa difficile per la comune umanità.
Tuttavia si deve giungere ad agire senza preferenze, al di fuori di ogni attrazione e affinità, basandoci unicamente sulla Verità che ci guida. Dopo aver scelto l'azione da farsi secondo la Verità bisogna eseguirla senza che il desiderio intervenga. Se vi osservate attentamente vedrete che l'azione è mossa da uno slancio interiore, da qualcosa che vi spinge ad agire. Nell'uomo comune questa spinta ha generalm...ente le sue radici nel desiderio. Ebbene, questo movimento dev'essere sostituito da una visione chiara, precisa e costante della Verità.
Qualcuno chiama questa visione la Voce di Dio, o la Volontà di Dio. Il vero senso di questo termine è stato deformato; per questo preferisco dire "la Verità", anche se è un aspetto limitato di Quello, di Colui che non possiamo nominare, ma che è la Sorgente e lo Scopo dell'esistenza.
Non impiego volentieri la parola di Dio perché le religioni hanno fatto di questa parola il simbolo di un essere onnipotente diverso dalla sua creazione, e ciò è inesatto. Tuttavia sul piano fisico la differenza è evidente. Noi siamo ancora quello che non vogliamo essere, e Lui: tutto quello che vogliamo divenire.
Parole dagli scritti di Mère e Sri Aurobindo, pag. 41-42
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tara
Membro
54 Messaggi |
Inserito il - 29 gennaio 2013 : 16:54:40
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chi vuole che il suo yoga sia un sentiero di pace o di gioia, deve essere disposto a dimorare nella propria anima anziché nella mente esteriore e nella natura emotiva.
Dalle "Lettere sullo yoga" - Libro 5 – cap. 23 – parte 4 - pag. 80
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 11 febbraio 2013 : 11:25:25
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Lo yoga pone il principio che solo attraverso un cambiamento di coscienza si può scoprire la vera base della vita: dal di dentro al di fuori, questa invero è la legge. Ma " dentro" non vuol dire un quarto di centimetro dietro alla superficie.... Dobbiamo scegliere tra restare nel vecchio ciarpame a brancolare qua e là nella speranza di andare a sbattere il naso per pura fortuna in qualche scoperta, oppure fare un passo indietro e cercare la luce dentro finché non scopriamo la Divinità e possiamo edificarla al di fuori come al di dentro.
Mère - Conversazioni - 8 Settembre 1954
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 03 maggio 2013 : 16:55:17
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La corrente dall'alto e la corrente dal basso sono fenomeni familiari all'esperienza yoghica. Si tratta dell'energia della Natura superiore e dell'energia della Natura inferiore che diventano attive, rivolte l'una verso l'altra, cercando d'incontrarsi, l'una discendendo e l'altra ascendendo. Ciò che succede quando s'incontrano dipende dal sadhaka : Se la sua volontà costante è di purificare la coscienza inferiore per mezzo della coscienza superiore, allora l'incontro porta questa purificazione e un progresso spirituale. Se la sua mente e il suo vitale sono torbidi e annebbiati, c'è uno scontro, una mescolanza impura e una grande perturbazione.
Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga- Volume III- Cap XVIII- Pag 209
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 04 maggio 2013 : 16:39:53
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Il nemico della fede è il dubbio, e tuttavia anche il dubbio ha la sua utilità e necessità, perchè l'uomo nella sua ignoranza e nel suo progressivo sforzo verso la conoscenza ha necessità di essere visitato dal dubbio, altrimenti rimarrebbe chiuso in una fede ignorante e in una conoscenza limitata, incapace di sfuggire ai suoi errori.
Sri Aurobindo - La Sintesi dello Yoga - Libro III- pag 197-198
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 25 maggio 2013 : 18:13:02
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Solo mediante la costante discesa di una forza dinamica in un'equanimità e una pace inalterabili si può sradicare l'abituale tendenza della natura fisica. La natura fisica tende normalmente a essere inerte e, nella sua inerzia, a rispondere solo alle forze vitali ordinarie invece che alle forze superiori. Se si ha un'equanimità e una pace perfette, si può rimanere indisturbati dall'invasione dell'inerzia e fare discendere in essa, gradualmente o rapidamente, questa stessa pace assieme a una forza della coscienza superiore capaci di modificarla.
Dalle "Lettere sullo Yoga" - Libro 5 – cap. 24 – parte 1 - pag. 192
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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