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 L' INCREDIBILE
 Sullo yoga integrale
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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 04 giugno 2013 : 21:30:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
È inevitabile che nel corso della sadhana si sperimenti ogni sorta di stati attraverso cui si è condotti alla pienezza della vera coscienza …
È indispensabile avere una grande pazienza, in modo da attraversare questi vari stati senza paura né agitazione, fiduciosi che tutte le difficoltà verranno superate.

Libro 5 – cap. 24 – parte 4 - pag. 209


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 21 giugno 2013 : 17:08:04  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nessun sentiero di yoga è in realtà facile o esente da tali difficoltà e fluttuazioni....
....In ogni yoga, il ricercatore deve mirare a tre obiettivi essenziali:
- l'unione o il contatto permanente con il Divino,
- la liberazione dell'anima o del sé, lo spirito,
- e un certo cambiamento di coscienza, il cambiamento spirituale.

Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Libro 6 - Cap.XXVI-Parte I

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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 05 luglio 2013 : 12:32:47  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

La pressione
dall'interno sul centro della fronte comincia molto spesso dopo la pressione dall'alto sulla fronte;
vuoi dire che è entrata una quantità di Forza sufficiente per esercitare questa seconda pressione.
Quella sulla schiena dev'essere una pressione diretta sulla zona psichica (se è nel centro o vicina al centro della schiena) volta a preparare l'azione nel cuore.

Quando i centri cominciano ad aprirsi, tali esperienze interiori, come la visione di luce o d'immagini attraverso la visione sottile nel centro della fronte, o esperienze e percezioni psichiche nel cuore, diventano frequenti; si diventa gradualmente coscienti del proprio essere interiore come separato da quello esteriore e, al posto degli ordinari movimenti superficiali mentali e vitali, cresce quella che chiamiamo una coscienza yoghica, con tutti i suoi movimenti più profondi.

Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga- Libro 4- Cap XXI -Parte III-


ONESELF is us!
We are not “one of the many”,
we “ARE” the many!
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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 28 agosto 2013 : 11:13:17  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
"Se il tuo cuore è turbato dentro di te, se per un lungo periodo non fai progressi, se la tua forza svanisce e langue, ricorda sempre l'eterna parola del nostro Amante e Maestro, "Io ti libererò da ogni colpa e male; non crucciarti"








Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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amrita
Membro Attivo




220 Messaggi

Inserito il - 19 ottobre 2013 : 16:40:01  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
È un errore pensare che qualsiasi sentiero di yoga sia facile, che ci sia una strada reale o qualche scorciatoia per il Divino, oppure che esista un metodo di "Yoga facile o di "Yoga senza difficoltà"

Dalle "Lettere sullo Yoga" - Libro 6 – cap. 26 – parte 1 - pag. 83

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 30 novembre 2013 : 17:36:52  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Il movimento ascendente e il silenzio sono indispensabili perché si manifesti la Verità...
È' lo scopo della sadhana che la coscienza si sollevi fuori del corpo e si stabilisca in alto, diffondendosi ovunque nella vastità, senza essere limitata al corpo. Così liberati, ci si apre a tutto ciò che si trova sopra quel livello, sopra la mente ordinaria, si riceve tutto ciò che discende dalle altezze e si osserva da lì tutto ciò che è al di sotto. In tal modo è possibile osservare liberamente tutto ciò che è al di sotto e controllarlo, mentre si diviene un ricettacolo o un canale di tutto ciò che discende nel corpo e preme su di esso per prepararlo a essere lo strumento di una manifestazione superiore, rimodellato in una coscienza e natura superiori.

Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Libro 4- Cap XXI- Parte II



Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 05 dicembre 2013 : 12:40:14  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
<<E finalmente, dopo tanto ricercare, il 29 marzo 1914, Mirra [Mère] accompagna suo marito, il diplomatico Paul Richard, nell'India francese e arriva a Pondicherry. Alle 15,30 dello stesso giorno incontrerà per la prima volta Sri Aurobindo, resterà abbagliata, soprattutto perché la figura vestita di bianco che per mesi le aveva dato insegnamenti in sogno e che lei considerava Krishna era esattamente e fisicamente Sri Aurobindo.
Il giorno successivo l'incontro, la Madre scriverà nel suo diario: "Poco importa che ci siano milioni di esseri immersi nella più oscura ignoranza, Colui che abbiamo visto ieri è sulla terra; la sua presenza è sufficiente a provare che verrà un giorno in cui le tenebre saranno trasformate in luce, e che il Tuo regno sarà effettivamente stabilito sulla Terra".>>

[testo dal sito "Sri Aurobindo Yoga" :
http://www.sriaurobindoyoga.it/presentazione_sri_aurobindo_madre.htm]
[foto da - CENTRO PREMANANDA -STUDI DI YOGA INTEGRALE E UMANISTICI]







Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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sunrise
Membro Medio




174 Messaggi

Inserito il - 24 gennaio 2014 : 18:57:49  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tutti i metodi raggruppati sotto il termine comune di “yoga” sono speciali procedimenti psicologici
fondati su di una verità stabilita dalla Natura, che fanno affiorare, partendo dalle funzioni normali,
poteri e risultati latenti da sempre, ma che i moti ordinari della Natura non manifestano se non eccezionalmente.

Sri Aurobindo – “La Sintesi degli Yoga” – Introduzione – pag. 15

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garuda
Membro Medio



139 Messaggi

Inserito il - 26 gennaio 2014 : 18:55:27  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
l'utilità vera dello yoga e il suo ultimo fine non possono essere raggiunti che quando lo yoga, cosciente nell'uomo, incosciente nella Natura, coincide con la vita stessa, onde si possa dire luminosamente guardandone insieme il cammino e l'adempimento:
«In verità, tutta la vita è yoga ».

Sri Aurobindo – “La sintesi degli Yoga” – Introduzione – pag. 16






Il tempo non è affatto quello che sembra.
Non scorre in una sola direzione,
e il futuro esiste contemporaneamente al passato.

Albert Einstein
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ravi
Membro Attivo




200 Messaggi

Inserito il - 28 gennaio 2014 : 13:40:13  Mostra Profilo Invia a ravi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
...
Noi cerchiamo in verità un'affermazione più ampia e più completa. Ci accorgiamo che, nell'ideale dell'ascetismo indiano, la grande formula vedantina de "L'Uno senza secondo" non è stata letta sufficientemente alla luce di quell' altra formula, ugualmente imperativa, "Tutto questo è il Brahman".
L'aspirazione appassionata dell'uomo verso l'alto, verso il divino, non è stata messa sufficientemente in relazione con il movimento discendente del Divino che si china ad abbracciare ...eternamente la Sua manifestazione.

La Vita Divina – Libro 1 – Cap. 3 – pag. 30

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merevita
Membro Medio




178 Messaggi

Inserito il - 07 febbraio 2014 : 18:06:16  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Tre elementi sono necessari affinché lo yoga possa esistere; ci vogliono, per così dire, tre parti consenzienti allo sforzo: Dio, la Natura, e l'anima umana, o, in termini più astratti, il Trascendente, l'Universale e l'Individuale.
Sri Aurobindo – “La Sintesi degli Yoga” – Introduzione – pag. 35

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anisha
Membro




89 Messaggi

Inserito il - 13 febbraio 2014 : 18:51:00  Mostra Profilo Invia a anisha un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

E' infine il Potere divino che impiega la vita come mezzo dello yoga integrale.

Ogni esperienza, ogni contatto esteriore col mondo che ci circonda, per quanto insignificanti e disastrosi possano apparire, servono segretamente all'opera; ed ogni esperienza interiore, compresa la più ripugnante sofferenza o la caduta più umiliante, diviene una tappa sulla via della perfezione

Sri Aurobindo – “La sintesi degli Yoga” – Introduzione – pag. 48


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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 14 febbraio 2014 : 13:19:42  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Il metodo da seguire consiste quindi nel mettere tutto il nostro essere cosciente in relazione ed in contatto col Divino, ed invocare il Divino in noi affinché trasformi l'intero nostro e essere nel Suo essere, e far sì che Dio stesso, la Persona reale in noi, divenga, in un certo senso, il sàdhaka della sàdhana, il Maestro dello yoga che utilizza la personalità inferiore come centro della trasfigurazione divina e come strumento della propria perfezione

Sri Aurobindo – “La Sintesi degli Yoga” – Introduzione – pag. 47


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 08 marzo 2014 : 16:59:07  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Il campo del nostro yoga è la vita, non un al di là lontano, silenzioso, abissale, estatico. Lo scopo centrale dev'essere la trasformazione del nostro modo di pensare, di vedere, di sentire e d'essere, superficiale, limitato e frammentario, in una esistenza interiore ed esteriore integrate, e la trasmutazione dell'ordinario modo umano di vita nella divina maniera di vivere.

Sri Aurobindo – “La sintesi degli Yoga” – Libro 1 – cap. 3 – pag. 84


Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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miraluce
Membro Master



Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna


699 Messaggi

Inserito il - 28 marzo 2014 : 18:22:46  Mostra Profilo  Rispondi Quotando
Ciò che distingue lo yogi dagli altri uomini è il fatto che egli vive in una più alta e più vasta coscienza spirituale; tutta la sua opera di conoscenza o di creazione attinge a quella fonte e non ad un'idea prodotta unicamente dalla mente. Ci sono una verità ed una visione più grandi di quelle dell'uomo mentale che egli ha da esprimere o che insiste per essere espressa attraverso di lui, onde egli modelli le sue opere non per la sua soddisfazione personale, ma per un fine divino.

Sri Aurobindo – “La Sintesi degli Yoga” –Libro 1 – cap. 5 – pag. 130






Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso.
Sri Aurobindo

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