Autore: Luciano Baldetti
Data: 24/04/02 00:17
Allora andiamo con ordine :
Impianti , il discorso è lungo.. siamo passati da una fase fino diciamo alla prima metà degli anni '90 in cui di mettevano gli impianti dove si poteva, dove c'era osso e poi i denti ci si "arrangiavano" sopra come meglio si poteva, ancora vedo adesso nei laboratori impianti che "capitano" magari in mezzo a due denti !!! ovvio che in questi casi l'occlusione diventa un opsional
Adesso la progettazione degli impianti dovrebbe essere ( si noti il condizionale) essere guidata dai denti, cioè si subordina l'impianto al dente che deve andarci sopra, alla sua forma ed alla sua posizione spaziale.
La mancanza del legamento parodontale con i relativi propriocettori costituisce un ulteriore ostacolo, in quanto il paziente non ha la coscienza spaziale e la percezione tattile della posizione e del contatto dei denti..
Pali della luce ????? ma che impianti ha visto ???? Io mi regolo molto semplicemente ( sono un contadino) se la radice del dente che vado a sostituire con un impianto è larga X scelgo ( compatibilmente con l'osso disponibile) un impianto di lunghezza e larghezza simile a quella della radice del dente naturale, non credo che il Padreterno o chi per lui abbia bisogno delle mie idee su come fare i denti e io modestamente ricopio nei limiti delle mie capacità.
Dentiere : il discorso parte cosi.... negli inizi del secolo scorso visto i materiali e le tecniche le dentiere stavano su con molta difficoltà, allora i dentisti di allora ( se li immagini con i baffoni ed i capelli impomatati ) inventarono l'occlusione bilanciata che significa che quando mastico sulla sinistra la protesi tocca pure a destra in modo che non si sbilancia e non si stacca, dal punto di vista gnatologico è in assoluto l'occlusione più stancante ed antifisiologica, nessuno degli autori moderni ( Passamonti, Pound, in Italia Marino) propone una occlusione del genere, ma tutti cuspide palatina superiore che intercuspida "come pestello nel mortaio" con la fossa di stampo del dente antagonista inferiore....
Ma parliamo di dentiere ben fatte o di obbrobri fatti da praticoni, con dei piani occlusali inventati, disparalleli rispetto al piano degli occhi, con una forte inclinazione verso l'indietro in senso saggittale, sottoestesee non conformi alla anatomia muscolare nel disegno dei bordi, queste non fanno testo, se dobbiamo confrontarci facciamolo sulle cose fatte a regola d'arte , magari sono fatte male anche quelle,ma discutiamo su quelle cose, altrimenti è inutile...
Autore: Adriana
Data: 24/04/02 12:54
Dottor Baldetti, i denti della mamma di Pasquale sono il massimo dell'obbrobrio. Neanche un sadico potrebbe stravolgere le regole arrivando ad inserire in una bocca umana un tale lavoro.
Le ricostruzioni o le protesi ancorate ad impianti di cui ho spesso in mano il calco in gesso, che appartengono a persone che spendono dai 30 ai 70 milioni per farsele fare dai Grandi (vedi Appunti pag. 49), sono assurde in quanto a rapporti occlusali e magari bellissime esteticamente.
Le dentiere che come Lei dice hanno rapporti cuspide palatina contro fossa inferiore sono rare. Ma quand'anche fossero così impostate, viste in bocca
ovvero valutate dal punto di vista muscolare, quelle fosse è come se non ci fossero, perché troppo "basse".
E' più facile vedere dentiere con rapporti del tipo pubblicato a pag. 49.
Il fatto che le dentiere vengano praticamente quasi sempre riposte nel cassetto, ad eccezione di quando la persona esce di casa, non è che la controprova che quelle dentiere, nonostante la loro "bellezza" e gli adesivi, sconvolgono gli equilibri muscolari
della bocca.
Certo creare un manufatto che rispecchi gli equilibri
muscolari di una bocca che ha perso tutti i riferimenti
dentari è un'impresa difficile. Forse non bisognerebbe mai estrarre i denti pilastro, 4 e 6, oppure 5 e 6...
5 e 7..
Su questo siamo d'accordo?
Sulla Storia dell'Odontoiatria a pag. 48 è riportato:
"Se un medico rompe i denti di un suo simile, allora bisogna rompergli i propri. Se rompe i denti ad un uomo liberato, deve pagare mezza mira d'argento".
Mi sembra che da allora, dall'antichità, i Medici abbiano ancora la brutta abitudine, non tutti, di estrarre denti o di devitalizzarli appena il paziente percepisce sensazioni di dolore non causate da carie, Preferiscono estrarre o devitalizzare piuttosto che "leggere" i rapporti occlusali anomali, responsabili
delle dolenzie a gengive, radici, ecc.
Non è un atto di magia vedere l'invisibile, ovvero vedere i contatti non corretti dal punto di vista muscolare che soli spesso creano dolore e fastidi.
O forse lo è, stando la Scuola attuale.
Saluti.
Autore: Luciano Baldetti
Data: 24/04/02 15:51
sono d'accordo però ste cose dovrebbe dirle con più veemenza al dentista della mamma di pasquale.
di solito i denti non vengono estratti a capocchia, almeno non dovrebbero, se ho qualche dente anche malandato che mi dia dimenzione verticale e orientamenti sulla ICP che io chiamo centrica tanto per confondere le acque io me lo tengo stretto...
poi si potrà sempre togliere.. cosi fanno tutti i dentisti di campagna saggi e
di buon senso..... ma il buon senso di solito non è apprezzato; laser e segretarie BBone fanno
più audience...