• la tenuta degli impianti
  • impianti e dentiere
  • impianti guaio: tre casi

    Il punto su impianti e dentiere

    Autore: Adriana
    Data:   23/04/02 22:35


    Qui c'è la moda di suggerire impianti a tutti.
    E poi gli impianti o i denti non durano, si rompono.
    E poi al cliente dicono che l'osso non ha retto l'impianto...o che il dente si è rotto perché di notte digrigna. Come se fosse colpa del paziente.

    Corsi su corsi sull'occlusione.
    Dubbi su dubbi. Amano i dubbi.


    Ma è possibile che inseriscano degli impianti con un diametro tale da farli sembrare dei pali della luce ??
    Io credo che in una bocca bilanciata il diametro possa essere molto più sottile, perché il carico masticatorio
    è utile ai denti, non è dannoso, né deve esserlo all'
    impianto - che pero' non ha i legamenti del dente.

    La stessa cosa dicasi delle protesi.
    I rapporti dentari delle dentiere sono stravaganti.
    Il paziente tocca davanti da canino a canino.
    Dietro è basso.
    Non esiste sui molari un rapporto cuspide palatina contro fossa o cresta inferiore.
    Ma perché ? Se qualcuno ci ha creato con cuspidi palatine, perché mai le fosse inferiori non le devono
    "ospitare".
    Per evitare i fastidi al paziente lasciano i denti posteriori piccoli, quasi sospesi, oppure lasciano le cuspidi palatine superiori sul vuoto.
    Così per bellezza.
    Mentre i versanti vestibolari esterni inferiori
    sostengono quali lame di coltello le fosse superiori.
    Quando mai, le fosse superiori devono essere utilizzate per reggere il corpo.
    Ma i musei di anatomia a cosa servono.
    Gli occhi dei Professori a cosa servono.
    Insegnano tutto il contrario. Tutto a modo loro.
    Ma perché ?

    Ma perché gli allievi dentisti e gli odontotecnici non si rendono conto dell'assurdità di certi insegnamenti.
    Perché non reagiscono usando il loro cervello.
    E perché quell'assurda disposizione che permette ai
    medici di mettere mano nelle bocche dei pazienti ?
    Già i dentisti fanno fatica a capire e questi altri che magari lavorano in sala operatoria dovrebbero
    capire come mettere in occlusione due denti ?
    Come possono dare importanza ai denti, se il loro lavoro li porta con la testa a ragionare ogni giorno su
    ben altri argomenti, per loro sicuramente maggiormente degni di attenzione ?




    Autore: Luciano Baldetti
    Data:   24/04/02 00:17

    Allora andiamo con ordine :
    Impianti , il discorso è lungo.. siamo passati da una fase fino diciamo alla prima metà degli anni '90 in cui di mettevano gli impianti dove si poteva, dove c'era osso e poi i denti ci si "arrangiavano" sopra come meglio si poteva, ancora vedo adesso nei laboratori impianti che "capitano" magari in mezzo a due denti !!! ovvio che in questi casi l'occlusione diventa un opsional
    Adesso la progettazione degli impianti dovrebbe essere ( si noti il condizionale) essere guidata dai denti, cioè si subordina l'impianto al dente che deve andarci sopra, alla sua forma ed alla sua posizione spaziale.
    La mancanza del legamento parodontale con i relativi propriocettori costituisce un ulteriore ostacolo, in quanto il paziente non ha la coscienza spaziale e la percezione tattile della posizione e del contatto dei denti..
    Pali della luce ????? ma che impianti ha visto ???? Io mi regolo molto semplicemente ( sono un contadino) se la radice del dente che vado a sostituire con un impianto è larga X scelgo ( compatibilmente con l'osso disponibile) un impianto di lunghezza e larghezza simile a quella della radice del dente naturale, non credo che il Padreterno o chi per lui abbia bisogno delle mie idee su come fare i denti e io modestamente ricopio nei limiti delle mie capacità.
    Dentiere : il discorso parte cosi.... negli inizi del secolo scorso visto i materiali e le tecniche le dentiere stavano su con molta difficoltà, allora i dentisti di allora ( se li immagini con i baffoni ed i capelli impomatati ) inventarono l'occlusione bilanciata che significa che quando mastico sulla sinistra la protesi tocca pure a destra in modo che non si sbilancia e non si stacca, dal punto di vista gnatologico è in assoluto l'occlusione più stancante ed antifisiologica, nessuno degli autori moderni ( Passamonti, Pound, in Italia Marino) propone una occlusione del genere, ma tutti cuspide palatina superiore che intercuspida "come pestello nel mortaio" con la fossa di stampo del dente antagonista inferiore....
    Ma parliamo di dentiere ben fatte o di obbrobri fatti da praticoni, con dei piani occlusali inventati, disparalleli rispetto al piano degli occhi, con una forte inclinazione verso l'indietro in senso saggittale, sottoestesee non conformi alla anatomia muscolare nel disegno dei bordi, queste non fanno testo, se dobbiamo confrontarci facciamolo sulle cose fatte a regola d'arte , magari sono fatte male anche quelle,ma discutiamo su quelle cose, altrimenti è inutile...




    Autore: Adriana
    Data:   24/04/02 12:54

    Dottor Baldetti, i denti della mamma di Pasquale sono il massimo dell'obbrobrio. Neanche un sadico potrebbe stravolgere le regole arrivando ad inserire in una bocca umana un tale lavoro.

    Le ricostruzioni o le protesi ancorate ad impianti di cui ho spesso in mano il calco in gesso, che appartengono a persone che spendono dai 30 ai 70 milioni per farsele fare dai Grandi (vedi Appunti pag. 49), sono assurde in quanto a rapporti occlusali e magari bellissime esteticamente.

    Le dentiere che come Lei dice hanno rapporti cuspide palatina contro fossa inferiore sono rare. Ma quand'anche fossero così impostate, viste in bocca
    ovvero valutate dal punto di vista muscolare, quelle fosse è come se non ci fossero, perché troppo "basse".

    E' più facile vedere dentiere con rapporti del tipo pubblicato a pag. 49.
    Il fatto che le dentiere vengano praticamente quasi sempre riposte nel cassetto, ad eccezione di quando la persona esce di casa, non è che la controprova che quelle dentiere, nonostante la loro "bellezza" e gli adesivi, sconvolgono gli equilibri muscolari
    della bocca.

    Certo creare un manufatto che rispecchi gli equilibri
    muscolari di una bocca che ha perso tutti i riferimenti
    dentari è un'impresa difficile. Forse non bisognerebbe mai estrarre i denti pilastro, 4 e 6, oppure 5 e 6...
    5 e 7..
    Su questo siamo d'accordo?

    Sulla Storia dell'Odontoiatria a pag. 48 è riportato:
    "Se un medico rompe i denti di un suo simile, allora bisogna rompergli i propri. Se rompe i denti ad un uomo liberato, deve pagare mezza mira d'argento".

    Mi sembra che da allora, dall'antichità, i Medici abbiano ancora la brutta abitudine, non tutti, di estrarre denti o di devitalizzarli appena il paziente percepisce sensazioni di dolore non causate da carie, Preferiscono estrarre o devitalizzare piuttosto che "leggere" i rapporti occlusali anomali, responsabili
    delle dolenzie a gengive, radici, ecc.

    Non è un atto di magia vedere l'invisibile, ovvero vedere i contatti non corretti dal punto di vista muscolare che soli spesso creano dolore e fastidi.
    O forse lo è, stando la Scuola attuale.
    Saluti.


    Autore: Luciano Baldetti
    Data:   24/04/02 15:51

    sono d'accordo però ste cose dovrebbe dirle con più veemenza al dentista della mamma di pasquale.
    di solito i denti non vengono estratti a capocchia, almeno non dovrebbero, se ho qualche dente anche malandato che mi dia dimenzione verticale e orientamenti sulla ICP che io chiamo centrica tanto per confondere le acque io me lo tengo stretto...
    poi si potrà sempre togliere.. cosi fanno tutti i dentisti di campagna saggi e di buon senso..... ma il buon senso di solito non è apprezzato; laser e segretarie BBone fanno più audience...