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Inquinamento emotivo
La società
La famiglia
Inquinamento fisico
Perchè l'orrore
Il punto oggi
ancorarsi al centro
1-Eliminare l'amore per se stessi
separere il cervello dal cuore
Interrompere la connessione con il cuore, sede dell'anima-coscienza
Separarsi dal sentimento che conduce all'anima. Coltivare l'indifferenza.
Drogare legalmente con medicine e illegalmente con droghe pesanti.
Sentirsi con la coscienza a posto: fare il bene ed evitare il male.
Assistere le vittime, fare la carità, fare volontariato, sovvenzionare l'assistenza.
Valorizzare il salvatore, sindrome Madre Teresa.
Sostituire l'intuizione con la ragione. Diventare ragionevoli.
Proibire ai bambini di piangere, convincerli che non fa male. Imparare la logica a danno del buon senso.
Ripetere piuttosto che creare. Imparare a memoria.
Amare gli altri piuttosto che se stessi. Tutto per gli altri, niente per sè.
Dimenticarsi. Servire.
gli altri piuttosto che se stessi.
Obbedire ciecamente alle leggi. La legge è legge. Non porre domande alle alterità.
Aspettare l'amore esterno, i genitori amorevoli, il principe azzurro, la donna fatale.
Creare idoli artificiali.
Forzare al conformismo. Scoraggiare l'originalità e l'autenticità.
Incitare al consumo e all'indebitamento.
2-Nostalgia delle buone esperienze che non sono più.
Rimorsi, risentimenti per le sofferenze che ci sono state.
Rimpianti per le gioie che non ci sono state.
Identificazione alla razza.
Odio dei colpevoli e desiderio di vendetta.
3- Coltivare la paura del futuro
Vedere l'altro come diverso e minaccioso.
Promuovere la paura attraverso tutti i media, drammi, pericoli a venire...
Imparare come riuscire a dominare gli altri e a sfruttarli ...
Prepararsi a fare la guerra, ad attaccare e a difendersi.
Garantire il futuro, pensione per la vecchiaia, testamento per la morte.
Assicurare le disgrazie a venire: malattia, furto, incidente, invalidità, morte.
Guislaine
Il sacrifico della sofferenza e del desiderio
The sacrifice of suffering and desire
Le sacrifice de la souffrance et du désir
Savitri Canto I v. 333
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