Che orrore!
Realizziamo che tutto ciò che succede nella società è nostra creazione.
Rallegriamoci per gli orrori che cominciamo a vedere; orrori che ci portano a rimettere tutto in discussione: società,
istituzioni, leggi e soprattutto noi stessi. La società è lo specchio delle persone che la compongono.
Avevamo bisogno de vederci in uno specchio che ingrandisca le immagini per constatare l'orrore che c'era dentro di noi:
la divisione e la guerra.
Ringraziamo le persone che sono state protagoniste di questi orrori. Il loro compito è ingrato.
Ogni giudizio e condanna nei loro confronti sarebbe solo il rifiuto della nostra responsabilità
creatrice.
Nel torpore d'un mondo malato e stanco,
The torpor of a sick and weary world,
Dans la stupeur d'un monde malade et las,
Savitri Canto I v. 62