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Quale anatomia?
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- L'arte e l'esperienza
- Il mondo astrale
- Il medico alchimista
- La natura è il vero medico
- L'uomo invisibile
- I requisiti del medico
La sapienza dei nostri medicastri non consiste in una conoscenza della
natura. Conoscono solo il cadavere dell'uomo, non la sua immagine viva
quale è presentata dalla natura, ma su quello che altri hanno immaginato
che la natura sia. Sono diventati falsi e innaturali e quindi la loro
arte è fondata sulle loro fantasie e sulle loro speculazioni che essi
credono essere scienza.
Il vero medico è un prodotto della natura, non un prodotto della
speculazione e dell'immaginazione.
Se non riuscite a vedere una cosa, sarà inutile cercare di immaginare
quello che può sembrare, la percezione permette di vedere,
ma la speculazione è cieca.
Ciò che vediamo con gli occhi esterni è
solo l'ultima materia.
Sezionando il corpo fisico non vedremo mai la prima materia ,
distruggiamo semplicemente l'unità del tutto.
Poichè la vita di una cosa è latente nella forma, viene lasciata libera quando
la forma è distrutta; il suo ingresso in una nuova forma è rigenerazione.
Nell'uomo vi è un continuo processo di morte e rigenerazione.
Il medico dovrebbe saper vedere.
Non si può vedere la vita delle cose che sono morte; gli occhi dell'anima
devono aprirsi.
Se vogliamo ristabilire la salute, dovremo esser capaci di usare le virtù
contenute in tutti e quattro gli elementi del regno celeste e di quello terrestre.
L'organismo dell'uomo è composto di molte parti; se una parte è malata, tutte le altre soffrono
e una sola malattia può provocare la morte dell'insieme.
L'uomo ha in sè l'intero firmamento, le sfere superiori e le inferiori.
Se il suo organismo è malato, egli chiama in aiuto il cielo e la terra.
Paracelso
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Non è un medico colui che può vedere solo quello che è visibile da qualsiasi zotico
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