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| Aprite se non siete impressionabili: ocalessica e idrossido di calcioIl metodo di devtalizzazione ocalessica è un metodo a me ben noto. Non appare essere affatto un nuovo metodo, anzi. I presupposti biologici attraverso cui fu proposta la terapia ocalessica non sono affatto sbagliati, ma i limiti che codesta tecnica si trova ad affrontare sono proprio di natura eminentemente pratica. In breve : l'ossido di calcio espleta la sua funzione "disinfettante"quando si combina con una sostanza liquida qualsivoglia ( un disinfettante lasciato ad arte nel canale radicolare, ma anche ciò che circonda la zona apicale della radice!) e si trasforma in idrossido di calcio, composto altamente alcalino, efficace nelle zone dove siano presento tessuti infiammati ,che notoriamente presentano ph acido. Ebbene: non è possibile stabilire esattamente quale sia la quantità adeguata di "liquido" da lasciare nel canale radicolare, affinchè risulti una corretta combinazione ossido di calcio/liquido con efficacia comprovata. E' più controllabile, efficace e ripetibile la medicazione con idrossido di calcio in pasta, da prepararsi al momento da confezioni sterili, come noi abitualmente eseguiamo. Questa è a tutt'ora la metodica universalmente riconosciuta come la più affidabile, efficace, e priva di quei numerosi possibili effetti collaterali che la terapia ocalessica (per la sua intrinseca imprecisione) presenta . B.L. dentista Il meccanismo spiegato è corretto. La sostanza che agisce in fin dei conti è l’idrossido. La terapia ocalessica in effetti è più aggressiva. L’idrossido non è altro che “calce spenta”, l’ossido “calce viva”. Sergio Formentelli Torna indietro |