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jasmine
Membro Attivo
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Inserito il - 05 aprile 2008 : 15:28:41
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Se l'umanita' non ha ancora avuto accesso all'energia libera c'è un motivo profondo e Tesla stesso lo aveva preannunciato. Egli insisteva sul fatto che l'umanita' per godere dell'energia libera, dovesse cominciare a depurarsi , in quanto se non degna, avrebbe potuto trasformare uno strumento di pace in uno di morte. Lui si focalizzava su una umanita' preparata in cui ognuno si sentisse parte di un tutto proteso verso l'evoluzione.
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Vuoi farti un regalo? Non dirti chi sei. Diventa uno sconosciuto.
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ahriti
Membro Medio
130 Messaggi |
Inserito il - 12 aprile 2008 : 14:57:43
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La scienza convenzionale non gli ha dato molto tributo. Lo si trova menzionato per la corrente alternata e per l'unita' di misura Tesla.
E pensare che proprio alle sue scoperte dobbiamo:
La Fisica dei fulmini-e collegata a questa la fisica dei plasmi Treni a sospensione magnetica Aerei a decollo verticale Risonanza magnetica e raggi x Lo scudo spaziale che opera con particelle ad alta propulsione La teoria dinamica della gravita'(contro Einstein) Teoria di campo magnetico unificato dove esiste una relazione tra gravita' ed elettromagnetismo = elettrogravita'. Edison e Marconi si erano impadroniti di un certo numero dei suoi brevetti e alla sua dipartita pare che l'FBI si sia presa tutto quel che ha trovato!
Lui non si e'lasciato contaminare dal soldo, nemmeno sapeva fare gli affari perche' non lo interessavano, tutto preso per far progredire l'umanita'. Ma quanto si dovra' attendere perche' sia pronta a ricevere?
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merevita
Membro Medio
178 Messaggi |
Inserito il - 12 aprile 2008 : 20:35:19
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quote: Messaggio inserito da jasmine
Se l'umanita' non ha ancora avuto accesso all'energia libera c'è un motivo profondo e Tesla stesso lo aveva preannunciato. Egli insisteva sul fatto che l'umanita' per godere dell'energia libera, dovesse cominciare a depurarsi , in quanto se non degna, avrebbe potuto trasformare uno strumento di pace in uno di morte. Lui si focalizzava su una umanita' preparata in cui ognuno si sentisse parte di un tutto proteso verso l'evoluzione.
Per ora l'umanita' sta andando contro la legge biologica , alterando il funzionamento stesso della natura. Basti pensare che la cellula e' una struttura vivente che lavora di concerto con le altre. Anche noi abbiamo questa capacita' telepatica di lavorare in concerto, ma che l'involuzione (falso processo evolutivo), l'inquinamento psichico, la scienza ufficiale, i mass media ci hanno tolto. La struttura del pensiero collettivo coordina tutti i campi fisici, di qui l'importanza di cambiare il funzionamento della mente. La psiche delle cellule e' controllata dalla psiche centrale. Tutte le strutture subordinate rientrano nel campo energetco della struttura principale.
Facciamo del nostro meglio a livello individuale perche' e' dal singolo che parte la propulsione. Propulsione-amplificazione e ritorno
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darika
Membro
93 Messaggi |
Inserito il - 03 maggio 2008 : 21:24:24
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E' l' interconnessione di tutte le cose
quote: Messaggio inserito da miraluce
La fisica quantistica dice che la realta' non e' come noi la vediamo, ma nel migliore dei casi e' essenzialmente vuota, e in effetti piu' simile a onde di natura insostanziale. I Buddisti tibetani parlano di tutte le cose come di " originazione interdipendente". Nella fisica esiste il concetto di correlazione, che afferma che tutte le particelle sono interconnesse Come puo' una particella essere in due luoghi contemporaneamente? Qual'e' il suono di una sola mano che applaude? dice un Koan zen.
La tradizione vedica si fonda sulla premessa dell’unita’ ultima della vita, e sulla capacita’ del cervello umano di sperimentare direttamente quell’unita’ essenziale e viverla. E se considerate nei dettagli la struttura del cervello , vedete che esso e’ specificamente progettato e attentamente ideato per fare esperienza del campo unificato, per fare esperienza dell’unita’ della vita. John Hagelin
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la bellezza è negli occhi di chi guarda. |
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esseno
Membro Medio
142 Messaggi |
Inserito il - 05 maggio 2008 : 18:57:19
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Non prendiamo dunque alla lettera quando sentiamo parlare di metodo scientifico perche' la scienza corrente, vive nella separazione della forma mentis in uso a cui si aggiunge spesso l'aspetto truffaldino delle varie connivenze di cui sappiamo. Bisogna che partiamo da noi stessi per rischiarare la nostra visione e non cadere nell'inganno. Quando gli scienziati opereranno per il bene del prossimo, senza altri vincoli saranno piu' credibili. Dovranno percepire che non c'e' differenza fra se' e gli altri. Tu sei gli altri e gli altri sono te, appunto la realta' dell'interconnessione.
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"Nessuno e' più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo" (J.W.Goethe) |
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ravi
Membro Attivo
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Inserito il - 07 maggio 2008 : 21:56:10
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Sappiamo dunque che l'interconnnessione di tutte le cose che i buddisti e gli esploratori della coscienza hanno sempre saputo, i fisici ora la confermano.
Quando etichettiamo un evento lo isoliamo. E' il nostro pensiero che frammenta la vita. Se pensiamo che e' la totalita' della vita che fa accadere un evento, va da se' che qualsiasi cosa sia non potrebbe essere altrimenti. E questo per noi puo' essere sconcertante, cosi' abituati come siamo a mettere sempre un se -se avessi detto- se avessi fatto.
Dunque se riconosciamo il senso anche dell'insensato , possiamo iniziare ad accettare cio' che e' e quindi a riallinearci alla totalita' della vita. Poter vivere come se qualsiasi cosa che sentiamo o sperimentiamo, l'avessimo scelta completamente. Questo dicono gli esploratori della coscienza.
Di qui ne deriverebbe dunque che il disagio subentra quando etichettiamo le circostanze in buone e cattive. E come dice Eckart Tolle- se perdo il treno, ho perso il treno e basta, senza reazione di disappunto. Lasciare che le cose siano come sono.
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miraluce
Membro Master
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699 Messaggi |
Inserito il - 12 maggio 2008 : 20:24:12
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Nella migliore delle ipotesi noi cerchiamo di mettere in relazione, ma la visione quantica ci suggerisce che:
Le cose non sono correlate in natura, sono come sono. Correlazione e' un concetto che noi usiamo per descrivere rapporti da noi percepiti. Non esiste la parola correlazione indipendentemente da noi. L'isolamento siamo noi a crearlo, e' una nostra idealizzazione. Il fotone si isola dalla sua interezza perche' noi lo stiamo studiando. Le entita' individuali sono delle idealizzazioni consistenti in rapporti creati da noi. Da un punto di vista pragmatico nulla puo' esser detto riguardo al " mondo la' fuori " se non per mezzo delle nostre categorie concettuali.
Interconnessione fuori dentro -alto basso -vicino-lontano- Tutto e' uno, Il tao.
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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jaya
Membro Medio
167 Messaggi |
Inserito il - 19 maggio 2008 : 12:34:04
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L'interconnessione e' trovare il senso delle cose al di la' delle apparenze. Quello che succede dovrebbe avere una sua ragion d'essere collegato a cose che ci sfuggono... E sempre l'interconnessione ci porta pero' anche a considerare che ogni nostra azione puo' cambiare eventi anche a distanza.
Ogni nostra azione ha un influsso sulla coscienza collettiva - flusso e riflusso . Per il nostro comune modo di pensare tutto puo' rappresentare un paradosso - ma la fisica quantistica ci dice che il paradosso e' la strada da percorrere.
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Open your mind and you will heal your heart. |
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garuda
Membro Medio
139 Messaggi |
Inserito il - 19 giugno 2008 : 21:18:22
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David Bohm , pupillo di Einstein sosteneva dunque che la meccanica quantistica rivela che la realta’ e’ una totalita’ indivisibile in cui tutto e’ connesso in modo profondo, che trascende i limiti ordinari dello spazio e del tempo. Bohm propose il concetto di un ordine implicato da cui scaturirebbe l’ordine esplicato , ovvero l’universo fisico nascosto non rilevabile. E’ il dispiegarsi di questi ordini che da’ origine alla varieta’ del mondo quantico.
Quindi facciamo presto a vedere quanto la scienza sia ben lontana dal considerare l'interconnessione e l'ordine implicato che sottosta alla realta' di superficie. Ci basta d'altronde considerare la scienza medica per vedere come anche l'interconnessione dei fenomeni del corpo sia alquanto carente, figuriamoci i meccanismi sottili che sottostanno a tale funzionamento. Quindi se non c'e' un cambiamento radicale della persona, come si puo' aspettarsi che la scienza sia a servizio dell'uomo?
Leggiamo quanto sia illuminante quel che cosa ne diceva gia' Paracelso e poi Sri Aurobindo
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Il tempo non è affatto quello che sembra. Non scorre in una sola direzione, e il futuro esiste contemporaneamente al passato.
Albert Einstein |
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
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699 Messaggi |
Inserito il - 28 giugno 2008 : 12:44:52
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Sull'interconnessione e l'ordine implicato
Nella teoria di BOHM la visione unitaria della realta' e ' radicale: i singoli sistemi, le particelle o gli insiemi di particelle, non esistono affatto. Essi non sono pensabili come enti separati interagenti tra di loro. Sono piuttosto simili a immagini che si formano e si disfano in un caleidoscopio, o a vortici che si formano e si disfano nella corrente di un fiume. I vortici esisstono solo temporaneamente e sono solo una realta' in una certa misura fittizia e arbitraria ritagliata nel flusso continuo della corrente.
La sola realta' ultima e' la corrente indivisibile del flusso universale. In seno a questo movimento esistono vari livelli di ordine in generale "implicati", ripiegati all'interno della corrente, non percettibili ai nostri sensi. Ma il flusso ininterrotto del movimento porta continuamente alcuni aspetti a dispiegarsi, a divenire "esplicati" o manifesti, percettibili, per poi tornare a immergersi nel tutto, mentre altri aspetti implicati emergono e divengono esplicati...
La fisica classica, quella che studia gli oggetti macroscopici, percettibili dai nostri sensi, prende in considerazione solo il livello esplicato o manifesto del movimento della realta'. Questo livello non e' ovviamente autonomo , non e' retto da una legge propria: esso dipende in primo luogo dal livello sottostante, che e' quello studiato dalla fisica quantistica. Ma neppure quest'ultimo, dice Bohm, rappresenta una descrizione autonoma della realta', poiche' dipende da livelli implicati ancora piu' profondi.
Gli aspetti a noi percepibili nella loro forma fisica o sottile sono soltanto aspetti emergenti di una realta' implicata sottostante ed e' in questa realta' implicata sottostante che va cercata la legge del loro movimento.
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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ravi
Membro Attivo
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Inserito il - 14 luglio 2008 : 13:26:30
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E siamo dunque al grande imbroglio la scientificita', un mito della nostra societa'. Riducendo il problema ai minimi termini, un fenomeno e' vero se scientificamente dimostrabile, ovvero se concorda con certi paradigmi, misurabile e riproducibile.
Se non ci rendiamo conto del fatto che le nostre teorie sono forme di percezione in perpetuo mutamento, la nostra visione è limitata.
Come ci fa notare lo stesso Bohm, l' esperienza con la natura assomiglia molto all'esperienza con gli esseri umani. Se ci avviciniamo a un altro essere umano, con in mente una teoria fissa, che lo considera un nemico da cui dobbiamo difenderci, la persona risponderà in modo analogo, e in tal modo la nostra teoria verrà apparentemente confermata dall'esperienza. Similmente la natura risponde conformemente alla teoria con cui ci accostiamo ad essa. Ciò che impedisce alle nostre teorie di superare i limiti esistenti ed evolverci per far fronte a fatti nuovi e' appunto l'illusione che esse forniscano una vera conoscenza della realtà (il che implicherebbe che non hanno bisogno di cambiare).
Quindi bisogna distinguere le forme indotte nella percezione dal nostro modo di guardare teorico, dalla realtà indipendente dal pensiero e dal punto di vista. Nodo cruciale perchè un atteggiamento che confonde le due cose ci induce ad accostarci alla natura, alla società e agli individui in termini di forme pensiero più o meno fisse ( trovando così apparentemente continue conferme nell'esperienza delle limitazioni di tali forme di pensiero.
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miraluce
Membro Master
Regione: Emilia Romagna
Città: Bologna
699 Messaggi |
Inserito il - 18 luglio 2008 : 19:50:50
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E' attraverso questo procedere che si arriva alla frammentazione E' il modio di guardare teorico che crea distinzioni perchè le differenze vanno considertae come modi di guardare non come descrizioni della realtà, perchè la divisione-dice Bohm- implica l'esistenza separata degli elementi, facendoci percepire il mondo come fatto da elementi separati e facendoci comportare in modo tale da produrre questa stessa frammentazione che è implicita nel nostro atteggiamento teorico.Quindi si crea l'illusione generalizzata.
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Non ascoltare la prudenza del mondo, perché questa è l'ora dell'inatteso. Sri Aurobindo
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amrita
Membro Attivo
220 Messaggi |
Inserito il - 29 luglio 2008 : 17:08:44
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E' come vedere un oggetto da prospettive diverse. L'intero oggetto non viene percepito da nessun punto di vista, bensì viene colto implicitamente come la realtà unitaria che appare in tutte queste visioni prospettiche. Se arriviamo a comprendere che anche le nostre teorie funzionano così, non ricadiamo più nell'abitudine di considerare la realtà e agire su di essa come se fosse fatta di frammenti separati, corrispondenti alle divisioni operate dal nostro pensiero e dalla nostra immaginazione. Bohm insiste sul concetto della frammentazione in cui di norma si incorre, appunto per metterci in guardia.
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niroshama
Membro Medio
144 Messaggi |
Inserito il - 13 agosto 2008 : 13:27:25
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Se consideriamo la teoria atomistica di Democrito-2000 anni fa, tutto sarebbe effetto delle molteplici configurazioni degli atomi in movimento. Questa teoria all'inizio utile è dventata in seguito una delle basi principali di un approccio frammentario della realtà, perchè si è cessato di considerarla come un modo di guardare e si è adottato come principio assoluto che la realtà fosse fatta di mattoni atomici che operano insieme in maniera più o meno meccanica, così per gli esseri umani, il loro cervello, sistema nervoso, mente. Prendere qualsiasi teoria fisica comne realtà assoluta, tende a fissare le forme del pensiero fisico e perciò contribuisce alla frammentazione.
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anisha
Membro
89 Messaggi |
Inserito il - 02 gennaio 2009 : 11:49:31
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Come evidenziato in the Bleep La scoperta del campo unificato presto trasformera’ la civilta’ allontanandola dall’attuale mondo frammentato, che e’ ricoperto dalle rete dei confini arbitrari che separano l’umanita’ dall’umanita’. Un mondo frammentato riflette una comprensione frammentata dell’universo. Ma se Tutto e' Uno come dicono i saggi e i fisici q. - a dispetto dlle nostre analisi raziocinanti - il velo che copre la Realta' dovra' disintegrarsi come nebbia al sole.
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ONESELF is us! We are not “one of the many”, we “ARE” the many!
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