Problemi d'occlusione? "No problem" vi dira' il
dentista".
C'e' il BITE, ma quello che il cliente non sa e'
che ci sono tanti tipi di Bite, di duri, di morbidi in silicone, di
efficienti, di inefficienti.
I prezzi sono i più vari, c'e' anche chi
ti propone un modico costo iniziale (si fa per dire ) e poi ti fa pagare
una retta mensile per le correzioni successive.
Vi sentirete anche
dire che il bite non puo' provocare danni, (vedi dr. Pelosi dell'accademia
di gnatologia di Parma e relativi allievi) ma questo non è vero: pare che
la maggior parte siano proprio sbagliati o come concetto di partenza o
come modalita' seguita.
Parlatene un po' con il professor Luksich
che rifiuta addiritura questo termine.
I CRITERI che lo gnatologo
seguira' variano a seconda della metodologia, ma il cliente come potra'
mai valutare la scelta se non a lavoro ultimato.
Ti può capitare anche
che, quando riferisci che il bite ti dà fastidio, ti venga detto di
resistere e così alla fine ti ritrovi l'occlusione più dissestata di
prima.
La tua percezione non e' stata considerata, tu il bite l'hai pagato
e stai peggio di prima. A quel punto vai da un altro che ti dice che il
bite morbido non serve a niente, bisogna mettere quello duro.
Ma poi lo sanno bilanciare? Questo è il punto.
Ogni volta che vai a farti vedere dallo specialista devi pagare una visita salata.
Se sei
reduce da un'ortodonzia che ti ha sballato l'occlusione e l"esperto" ha
magari cercato di rimediare con il molaggio aggravando il tutto, entri nel
meandro degli gnatologi dove non e' facile discriminare e districarsi e
ogni volta ti devi pagare la visita anche quando il soggetto ti dice che
non se la sente di prenderti in cura o ti presenta soluzioni incerte:
dopo tanta frequentazione, l'incertezza riesci a coglierla.
Possiamo
riferire casi di gravi dissesti causati dai bite, con sintomi
che coinvolgono testa plesso cardiaco, braccia,
determinando uno stato di generale debilitazione psico-fisica.
Un bite sull'arcata superiore, portando in trauma occlusale gli incisivi, ha provocato pure un collasso.
"L'esperto non ha capito, nè si è prestato a indagare il perchè.
La correlazione bocca-ioide-sterno-plesso cardiaco è pressochè ignorata.
Spesso quando non capiscono il perchè dello scatenarsi dei sintomi,
segnalano il caso come psicosomatico, difficilmente mettono in gioco la loro incompetenza
a bilanciare il bite.
Sarebbe auspicabile anche una maggior conoscenza
dei collegamenti che esistono nel corpo umano, come appunto ATM e muscoli sottoioidei. Lo ioide è il
vertice di una impalcatura la cui base è il bacino.
I dentisti dovrebbero iniziare col riconoscere la loro
malocclusione (basta guardarsi allo specchio -linea occhi-bocca e spalle) e imparare a bilanciarsi, dopo di che potrebbero saper trattare i pazienti con più cognizione.
Si parla di gnatologia posturale: alcuni usano lo STABILOMETRO per vedere
come viene bilanciato il peso del tuo corpo in rapporto all'occlusione: ma
ti puo' capitare anche che ti facciano salire su questa pedana e quando
chiedi il tracciato, non c'e', non e' mai stato "tracciato". Eppure
l'operatore ti aveva detto che era questo un criterio che seguiva per fare
il bite. Il danno e la beffa. Ti aveva parlato di controlli posturali ad
ogni seduta ma se la sbrigava provandoti il bite, fresatina e via.
Alla catena di montaggio non si sfugge.
Ti capita
anche di sorprenderlo a guardare l’orologio a piu' riprese proprio mentre
tu stai parlando dei tuoi disagi.
Alla catena di montaggio non si sfugge.
I più
maldestri sono comunque quelli che cercano di risolvere tutto con IL
MOLAGGIO senza nemmeno aver fatto l'AXIOGRAFIA. Eppure e' l’unica
condizione da rispettare che viene richiesta agli associati di
AIGNATOLOGIA (.it).
Per la tecnica c’e' liberta' di scelta.
Questo
assunto di base da qualche socio non viene considerato: non fa uso
dell’ARTICOLATORE nemmeno dopo una lunga e complessa ortodonzia.
Alla catena di montaggio non si sfugge.
E l'ortodontista che si limita a vedere l'estetica dell'allineamento?
L’A T M che roba è mai?
E il dentista che ha caldeggiato il trattamento ortodontico, seguendolo poi molto distrattamente,
non si dà una mossa a metterti lo scheletrato per evitare che la
mancanza dei denti laterali metta a rischio il lavoro ortodontico.
Ah già prprio non si doveva fare con un settore edentulo!
- Il
sistema e' splintato, non ti puo' succedere niente - dice il dentista - E cosi'
devi aspettare un mese prima che ti prenda le impronte per farti lo scheletrato.
- Non sei
l’unica paziente, nè l'unico caso urgente - ti viene detto.
Nel frattempo si dissesta tutto e allora vai con il molaggio selvaggio.
Alla catena di montaggio non si sfugge.
A
proposito di MOLAGGIO, scrive il dottor Andorlini, vicepresidente
dell’associazione di aignatologia:
IL MOLAGGIO PUO’ ESSERE MOLTO
PERICOLOSO ANCHE SE MOLTI DENTISTI NON CI CREDONO E NE FANNO UN USO
SMODERATO.
Il professor Luksich li definisce addiritura -assassini-
visto che una volta fissata la NORMO -CENTRICA nel 95% dei casi si constata
mancanza di dimensione verticale per
cui bisognerebbe aggiungere e non togliere.
Ma chi altri ti mette
in guardia dai danni del molaggio? Te ne accorgi a posteriori quando sei
alla saturazione: allora se ti entra la fresa in bocca anche per un
secondo, per tutta la notte ti senti trapassare le orecchie da queste
insopportabili onde vibratorie che ti attraversano il corpo, come
se ti fossi impigliato in una rete di corrente senza poterne
uscire.
Continui ad avere fastidio agli orecchi per giorni e giorni.
Ma lo sanno i dentisti che
tutto rimane IMPRESSO nelle CELLULE, anche quello che loro considerano
disagio passeggero?
A proposito di FRESA, in certi casi potrebbe forse
essere sostituita
dalla pneumo abrasione, sistema a ventilazione.
Per ora il sistema è costoso e non applicabile ad ogni uso.
La vibrazione del trapano e il relativo campo coinvolge anche il dentista anche se non
con l’intensità di chi li riceve in bocca. Tutto il santo giorno anche loro sono
avvolti da intensi campi elettromagnetici che uniti ai vapori di
mercurio (per chi usa l’amalgama o per chi la rimuove) che vengono immediatamente
assorbiti dal cervello, vanno annoverati fra le maggiori cause di stress,
unitamente all’effetto catena di montaggio.
Ma chi non riesce a prenderne coscienza come puo’
identificarsi con il paziente cogliendone i disagi?
Pare che in
America si usi molto di più il laser al posto del trapano. Le applicazioni vanno via
via estendendosi.
Dato lo stress da super lavoro hanno bisogno di fare
anche 40 giorni continuativi di ferie e tutti d'accordo nello stesso mese: e'
tassativamente proibito aver problemi nel mese di agosto.
D'altronde
questo fa parte della mania collettiva.
Avrete notato che molti gnatologi per ricercare la corretta occlusione,
vi spingono in dentro
il mento, a volte anche energicamente per forzare un'occlusione che non c'è.
Pare che questa manovra sia molto pericolosa per
l’ A T M. E' una tecnica degli anni settanta non ancora abbandonata
dai meno informati, cioe'i più.
Il professor Luksich la definisce
molto dannosa.
Ogni gnatologo opera nell’ambito di una tecnica a
cui aggiunge il suo tocco personale.
Se ne consultate molti scoprirete
che ognuno puo’ avere degli elementi in più e degli elementi in meno degli
altri.
Ti verrebbe voglia di fare un convegno per riunirli tutti e
far fluire le informazioni: c’e' troppa chiusura nell’ambito delle
singole scuole.
Ci sono gli empirici che credono ciecamente solo
nei test chinesiologici, ci sono i posturologi ma credo che in molti casi
rimanga un esame iniziale con scarso riscontro periodico durante la cura,
salvo magari a dirti di fare qualche seduta dal chiropratico o
dall'osteopata, ci sono poi i tradizionalisti che ti fanno fare gli
accertamenti anche radiografici dell'A T M (inutile assorbimento di radiazioni che distribuiscono con troppa facilità).
Forse l’ideale sarebbe
opportuno confrontare le proprie metodologie con relativi risultati.
Ogni tecnica puo' esser buona, dice
il dottor Bernkopf, ma nessuna e' garantita; prima di pronunciarsi sull'efficacia
bisogna che il lavoro sia portato a buon fine.
In ogni caso il paziente paga
E’ da auspicare che chi lavora nella bocca del prossimo, per di piu'
con l'intento di cambiare un
assetto, sappia che si agisce su meccanismi molto sottili data la
vicinanza del cervello e dato lo spazio percettivo che la bocca occupa in
questo (40% rispetto a tutto il corpo salvo ad allargarsi quando si
determina ipersensibilita').
Dal punto di vista psicologico e'
tutta la sfera della sua oralita' che il paziente mette nelle mani
del dentista diventato anche terapeuta nel momento in cui sa cogliere che
si sta occupando di una sfera intima del soggetto e che questi e' portato
a vivere anche momenti di regressione, quindi di bisogno, di richiesta di
aiuto, di rassicurazione e di sostegno.
ù
E’ auspicabile inoltre che
il medico quale dovrebbe essere il dentista faccia un lavoro su di se' per
potersi sintonizzare col paziente escludendo o almeno limitando le
interferenze delle proprie problematiche.
I CASI PARTICOLARI, quelli che passano da un esperto all'altro, difficilmente
vengono divulgati: coi tempi che corrono chi mai si prende la briga di
fare da coordinatore, soprattutto se il caso non lo sa risolvere?
Bisognerebbe che il primo obiettivo fosse la salute del paziente, la
soluzione del problema, non l'aspetto lucrativo e la conseguente catena
di montaggio
Si perchè incontri anche quello che non ha una strategia di lavoro, ma coglie l'occasione per fare anche lui un po' di lucro sul disastrato di turno, ti crea nuovi danni poi ti smolla dopo essersi fatto pagare s'intende.
Un caso-sfida
per gli gnatologi:
Vi è mai capitato di trattare un paziente splintato
e maloccluso dopo lunga ortodonzia? A seguito di perforazione
delle radici durante una precedente rimozione di amalgama, il paziente ha subìto
rizectomia con relativo inserimento di una capsula provvisoria al
premolare inferiore. Si è verificato aggravamento della malocclusione e relativa sintomatologia
Che cosa succede se si inserisce una capsula in un contesto splintato e
maloccluso?
Mancato assestamento e ulteriore dissesto.
La capsula, che poggia su scarso supporto osseo è rimasta provvisoria dato lo stato di malocclusione che il luminare non sapeva risolvere, demandando ad altri una strategia mirata.
In seguito l' innaveduto inserimento di uno scheletrato nel settore edentulo superiore, senza aver ricercato prima un reiquilibrio ha messo in atto trazioni anomale nel contesto splintato che reagisce come sistema unico
Il malaccorto allora ricorre a un bite fatto con i
criteri classici, secondo lui (RX transcraniale, cefalometria, articolatore).
In realtà questi esami invasivi supplivano l'inadeguatezza del suddetto
rivelandosi inutili. Data la mancanza di denti, si decide di inserirlo
nell'arcata superiore, ma dopo un mese,
improvvisamente si scatena una
crisi di rigetto sia a livello locale che organico generalizzato con
tensione e pressione nel plesso cardiaco fino ad una crisi di collasso.
Il trauma occlusale degli incisivi non era stato considerato, il bite non lo sanno bilanciare
Approfondire l'indagine al di là delle proprie teorie richiede un'apertura e una disponibilità che pochi hanno.
Certo che medici e dentisti non sembrano molto conoscere la connessione A T M ,
ioide-sterno-plesso cardiaco.
Altrettanto utile sarebbe anche una sia pur vaga
conoscenza dei meidiani dell'agopuntura o delle semplici dermalgie riflesse.
Il paziente che a fine ortodonzia
ha subito un molaggio eccessivo quanto fuori luogo, ogni volta che vengono usati strumenti rotanti ha una sgradevole sensazione di corrente che parte dalla bocca, probabilmente attivata dal plurimetallismo (ponte oro-ceramica e splintaggio nikel-cromo). Non
ci sono le condizioni per fare un impianto, nè il paziente potrebbe
sopportare altri bistrattamenti.
Oltre al danno il paziente ha subito anche una notevole fuoriuscita di danaro.
Ogni caso è unico nel suo genere.
se avete considerazioni, informazioni, strategie, disponibilità insomma ad
una cooperazione, accetteremo di buon grado.
Il paziente si è già
rivolto in passato ad alcune scuole di gnatologia chiedendo aiuto e proponendo di
sottoporre il caso a studio durante seminario o convegno: o non ha avuto
risposta o si è sentito dire che nessuno avrebbe accettato di spostarsi
per esaminare un caso.
Non si può dire che disponibilità e buona volontà siano
l'insegna di questa categoria.
Si pagano fior di quattrini per andare a
sentire il luminare di turno ma l'evento umano non interessa, nemmeno se
fornisce materia di apprendimento.
Sarebbe auspicabile che medici e
dentisti allargassero la loro sfera di conoscenza, documentandosi magari
su qualche testo di osteopatia o di medicina cinese-agopuntura per capire
come nel corpo sia tutto correlato e come i denti siano in risonanza con
il tutto.
Se qualche dentista volesse dimostrare la sua disponibilità per lo studio del caso, riscattando la categoria dal torpore routinario dell'acquisito, può mandarci una e-mail.
Riassumendo:
Sbilanciamento occlusale
con eliminazione delle cuspidi nei molari di sinistra, nell'arcata superiore, a destra tre denti mancanti, capsula provvisoria nel premolare inferiore di sinistra. Il sistema è tutto splintato.
Coraggio esperti, qui si parrà la vostra nobilitate!
Vi è sembrata complessa la storia? Beh guardate l'aggiornamento ad agosto 2011
Qualcuno disponibile a promuovere una commissione di studio e ricerca per un caso prodotto da incompetenza e leggerezza della categoria?
Vedete il seguito della vicenda integrata e dettagliata