la riabilitazione tradizionale: quale futuro?
Dentisti da buttare
Autore: Daniela
Data: 29/10/02 15:08
Poco fa dei parenti son venuti a trovarmi. Naturalmente, come sto facendo da un po' di tempo a questa parte ho cominciato anche con loro a parlare dell'appim e dei suoi simpatici soci. Abbiamo constatato come, tutt' ad un tratto, mi sia tornata la fiducia e la voglia di reagire.
Prima di venire a conoscenza di questo centro pensavo di essere destinata a soffrire in eterno. A casa continuavano a dirmi di non arrendermi e di cercare altri medici ( convinti che il dolore fosse di origine psicosomatica mi dicevano che se non volevo andare da un altro medico era perchè, evidentemente, non avevo voglia di guarire).
Non capivano che non avevo più la forza di raccontare per l'ennesima volta la mia lunga storia a persone che se in un primo tempo si sarebbero interessate al mio caso , alla prima sconfitta, mi avrebbero abbandonata al mio destino (con tutta la delusione che poi ne sarebbe derivata aggiungendosi a quella già
accumulata in seguito alle visite precedenti).
Mi ricordo che ogni volta che trovavo un nuovo medico dicevo " Questo mi sembra in gamba, finalmente risolverà il problema".
Povera illusa!! Era semplicemente un altro "cretinetti"(per usare una parola di Valter).
Il "cretinetti" si beccava i soldi, si faveva le vacanze a spese mie (e dei disgraziati come me) e Daniela continuava a soffrire e , badate bene, non solo fisicamente ma anche psicologicamente perchè il cretinetti la riampiva di promesse alle quali lei si aggrappava con tutte le sue forze, promesse che per un motivo o per l'altro non venivano mantenute.
Poi un giorno Daniela si è svegliata. Ha conosciuto tanta gente che presenta problemi simili ai suoi ed è stata subito meglio almeno dal punto di vista psicologico.E non è poco (altro che psicologi...)
Voi non vi rendete conto della forza che mi state dando. I dentisti che ho consultato non solo non mi hanno fatto passare il dolore ma mi hanno tolto anche la voglia di vivere. Voi me l'avete restituita e questo non è da sottovalutare.
Ogni tanto bisognerebbe fermarsi un attimo e pensare che a volte basta così poco per rialzarsi in piedi ed andare avanti.Ci ho messo 10 anni a trovare quel poco ma pazienza, l'importante è averlo trovato.
Grazie a tutti e grazie all'appim.Spero presto di poter ringraziare anche il mio bite. Questo periodo stiamo litigando di continuo ma prima o poi faremo la pace. In fondo in fondo ci vogliamo bene!!
Autore: maurizio
Data: 29/10/02 19:07
Daniela, vai a trovare i tuoi medici"cretinetti", guardali in viso,fagli una diagnosi ......vedrai che sono loro stessi sofferenti!
Puoi sempre consigliare loro un buon psichiatra!
Io al mio medico curante,che manca di denti sul lato sx e ha problemi di schiena........gli ho consigliato un buon psicologo......(si sta bilanciando il bite!).
Autore: Adriana
Data: 29/10/02 20:10
L'idea di spedire qualche lettera ai medici che non ci capivano, è buona. Ne ho spedite anch'io tempo fa anche agli oculisti e agli otorini , spiegando che i problemi ad occhi e orecchie mi erano passati solo bilanciando la bocca.
Autore: Daniela
Data: 30/10/02 07:36
Ciao Robi spero che il mio post ti sia servito per darti un pò di carica.
A dir la verità ancora non sto bene ma siccome credo nell'appim sono sicura che prima o poi tutto si risolverà.
Non c'è bisogno di essere psicologi per capire che qualunque cosa tu voglia fare devi crederci con tutte le tue forze. Quindi forza e coraggio.
Lo so, è dura e so anche che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare ma è inutile stare con le mani in mano e aspettare che il dolore passi da solo.
Per quanto riguarda poi le lettere da spedire ai medici, sarebbe una buonissima idea se ci trovassimo di fronte a persone intelligenti disposte anche ad ascoltare le opinioni altrui ed eventualmente cambiare la propria.
Sono sicura che i medici che ho incontrato io cestinerebbero subito quelle lettere probabilmente senza neanche leggerle.Ci sono tante potenziali vittime in giro e questi medici lo sanno bene e sanno anche che il lavoro non gli mancherà mai.
Per loro noi siamo semplicemente numeri.
Ma voi pensate davvero che quando io o i miei genitori andavamo da loro con le lacrime agli occhi pregandoli di aiutarci gliene fregasse qualcosa?
Credetemi nessuno più di me vorrebbe evitare che altre persone soffrano quanto ho sofferto io. Sono tanto dispiaciuta per quel ragazzo di 20 anni che ha una vita insopportabile. Anch'io avevo 20 anni quando è iniziato il calvario.
E' una vita che sto combattendo ma mi sono sempre scontrata con persone che tutto avevano tranne la voglia di ascoltarmi. Per quanto mi riguarda è una battaglia persa in partenza.
P.S.Vorrei precisare che sto parlando dei medici che ho consultato io (e voi) senza successo. Non mi riferisco a tutta la categoria.Voglio pensare che tra i medici ce ne sia qualcuno disposto a svolgere seriamente la sua professione, quella di aiutare il prossimo.
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